Amate i vostri nemici: è davvero possibile farlo?

Le parole di Gesù sono chiare: “Amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano“.

Possibile?

Probabilmente molti professionisti direbbero che questo è un “buonismo” falso, e che fa male alla nostra mente e alle nostre emozioni.
(magari anche all’autostima, chissà!)

Ma è proprio in questa richiesta di Gesù che si nasconde il motivo di cui ti parlavo la scorsa settimana.

Non puoi mettere in pratica le parole di Gesù se non comprendi l’indipendenza emotiva.

Posso amare se odio?
Posso amare se provo rabbia contro di te?

Non posso.
Non puoi servire due padroni, non puoi amare se ti lasci dominare dalla paura.

come posso amare chi cerca di farmi del male?
Come posso amare chi vuole la mia rovina, sorride della mia sofferenza, desidera la mia morte?
(e a volte cerca anche di procurarmela?)

Come posso fare quel che mi dice Gesù?
Solo capendo che NULLA di ciò che ci accade determina cosa proviamo.

 

Amate i vostri nemici (capendo il dono che Dio ci ha fatto)

Amate i vostri nemici

Per amare chi vorrebbe la mia distruzione, devo poter essere padrone di quel che provo.
(se a tanti sembra impossibile amare i propri nemici, è perché non sanno come funzionano le proprie emozioni)

Il punto è questo: ciò che fai, dipende da cosa provi.

Se prego sinceramente per la felicità di chi mi perseguita, è perché NON provo emozioni negative nei suoi confronti.

Se provi odio, rancore, rabbia, indifferenza…
Non desideri il bene dell’altro, non agisci per aiutarlo, non ami.

Se quel che provi dipendesse da cosa fanno gli altri, come ci hanno insegnato tutti, allora sarebbe impossibile fare come Gesù.

Come posso amarti se ti odio per causa di quel che mi fai?

Così, il motivo prioritario per cui non riusciamo a fare quel che Gesù insegnò è che non siamo liberai dalla sofferenza.
E non lo siamo finché non capiamo che siamo noi a crearla.

Non cosa dicono o fanno gli altri.

L’indipendenza emotiva non è infatti una mia teoria.
Si tratta solamente del modo in cui è fatta la natura umana.

Ogni tua emozione dipende solo da cosa pensi.
Da cosa credi.

Noti quest’ultima parola come sia speciale?

Nessuna persecuzione è responsabile di quello che provo.
Nessuno e niente può farmi odiare.

Ogni mia emozione, ogni tua emozione, è solo una tua creazione.

Se comprendi che tu crei le tue emozioni, che sono una tua scelta…
Allora capisci che Gesù ha ragione a invitarti ad amare i tuoi nemici.

Sei tu che scegli chi amare.
Sei tu che scegli se odiare.

E lui suggerisce di scegliere SEMPRE l’amore.
Amare, sempre e comunque.

Quando comprendi che tu scegli le tue emozioni, tutte e senza eccezioni, allora il messaggio di Gesù non è più così difficile da vivere.
Anzi, ti libera da ogni paura e sofferenza.

Già, perché chi fa come Lui consiglia, trova che il “peso” della vita e dei problemi diventa leggero.

Puoi amare i tuoi nemici solo se tu sei la persona che sceglie cosa provare di fronte anche alla peggiore delle cattiverie.
Al più mostruoso dei comportamenti.

l’indipendenza emotiva è il dono che Dio ci ha fatto perché potessimo essere creature libere.

Nessuno può determinare le tue emozioni.
Niente può costringerti a provare qualcosa.
(se hai dubbi, leggi questa newsletter ⇒)

La nostra libertà sta proprio in questo dono.
Quando lo comprendi, puoi amare anche chi ti tratta male e cerca di farti del male.

E chiaramente puoi porre i giusti limiti.




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Anna Lanzara
Anna Lanzara
Ospite
2 mesi fa

Buonasera Giacomo, sono Anna Lanzara ed anch io sono cristiana. Piu’ precisamente cristiana evangelica. Uno dei motivi per cui ho cominciato a seguire la tua scuola di indipendenza emotiva e’ proprio quello di capire meglio la portata esatta della Parola di Dio, ossia capire meglio come fare per mettere in pratica i precetti di Dio. Quindi l’idea di una newsletter che spiega meglio cosa vogliono dire in termini pscicologici i concetti di Dio e come arrivarci e’ davvero splendida.
A me interesserebbe capire meglio la dinamica psicologica del perdono perche’ anche se dico di perdonare chi mi ha fatto del male, quando la vedo ancora non sento pace ma mi vengono in mente tutti i torti subiti. Sarebbe bello quindi capire come arrivare psicologicamente a un perdono vero che mi porta pace vera. Grazie e complimenti