Oggi ti spiego come eliminare l’ansia d’approccio. Neanche a farlo apposta sto aiutando uno dei miei studenti proprio in questi giorni a ottenere questo risultato.
Lo chiamerò Francesco, per non dire il suo vero nome.
Contrariamente agli altri siti che ti propongo risposte su questo, noi non siamo un blog di seduzione, ma una scuola di coaching, per cui siamo esperti in mente ed emozioni.
Non voglio venderti un corso per sedurre, ma solo insegnarti gratuitamente come vincere la paura di approcciarti a una persona, sia uomo o donna.
Iniziamo, sarà semplice e molto pratico.
Perché provi ansia d’approccio (le vera cause)
Parlando con il nostro “Francesco” della sua ansia d’approccio posso dirti che la ragione per cui la provi è semplice.
Innanzitutto no, non ha a che vedere con te, le tue capacità seduttive o la persona che vuoi approcciare.
Lui prova ansia perché ha paura che succeda qualcosa di brutto. Cosa?
Perdere un’occasione.
Magari “l’occasione”, quella con la ragazza, o il ragazzo, che hai sempre desiderato o che ti piace troppo.
Senza dilungarmi troppo in teorie che poco ti interessano, considera che per provare ansia devono verificarsi contemporaneamente due condizioni fondamentali:
- Devi PENSARE che ci sia una minaccia, per cui il tuo approccio potrebbe danneggiarti e hai paura di stare male.
- Devi PENSARE di non essere all’altezza di questa minaccia, ossia incapace di gestire la situazione e quindi subire un danno.
Anche solo perdere l’occasione, sentirti incapace, potrebbero essere due ottime ragioni per cui approcciarti sembra una situazione pericolosa.
La paura di fare una brutta figura, sembrare “uno sfigato” o “una sfigata” o qualsiasi altro pensiero legato alla paura dei giudizi degli altri, e di questa persona in particolare.
Se stai in ansia ti chiedo: cosa ti immagini?
Per provare ansia devi sicuramente immaginarti qualcosa di negativo.
Francesco si immagina che lei dica di “no”, che non sia interessata, che si scocci, lo snobbi, che preferisca altri a lui.
Francesco si immagina che quella ragazza sia fantastica e perfetta per lui e possa perdere un’occasione unica di conoscerla e iniziare una relazione con lei.
Minaccia non è solo qualcosa che ti crea problemi in senso “attivo”, ma anche che ti toglie qualcosa, ti fa perdere qualcosa.
Considera questo: avresti ansia se avessi al certezza che la persona che vuoi approcciare sia super contenta e intrigata dal tuo approccio?
No, ovviamente…
E così non basta neanche che tu ti immagini che qualcosa vada male: devi anche pensare di non essere all’altezza di gestire quella situazione.
Se un rifiuto ti mette a disagio, ti fa sentire sbagliato, o sbagliata, se ti porta a provare emozioni negative, allora è chiaro che lo temi.
E non dipende da te.
Altra importante caratteristica dell’ansia: ti concentri di qualcosa che non puoi controllare (cosa penserà l’altra persona).
E poi c’è un ultimo elemento importante: ti immagini felice se il tuo approccio fallisce e va male?
No, vero?
Altro problema che alimenta la tua ansia.
Ricorda che, alla fine, tu vuoi una COSA SOLA: essere felice.
Nient’altro.
Ogni approccio, ogni parola, ogni gesto, ogni azione deve sempre portarti verso la felicità.
Ok, sarò più chiaro: felicità significa che stai bene, significa gioia di vivere, entusiasmo pace interiore, benessere, emozioni positive.
Anche il piacere (sesso ad esempio) perché lo desideriamo se non nella misura in cui ci aiuta a vivere una vita più felice?
Ricorda sempre: tu desideri SOLO la felicità, anche quando ti approcci a una persona.
No, queste cose sui siti di seduzione non le trovi di solito, per questo i loro consigli non elimineranno mai l’ansia d’approccio.
Invece ora ti dico come sbarazzartene per sempre: pensa come sarebbe se tu potessi approcciarti a chiunque con serenità e calma, riuscendo sempre a essere te stesso, o te stessa, in modo autentico e spontaneo.
Per farlo fissiamo i problemi visti finora:
- Ti aspetti qualcosa di negativo, una minaccia (pensieri negativi)
- Pensi di non poterla gestire questa minaccia (insicurezza)
- Ti concentri su qualcosa che non puoi controllare (la reazione dell’altro)
- Vuoi essere felice.
Ora possiamo risolverli tutti ed eliminare l’ansia d’approccio.
Come superare l’ansia da approccio
Adesso ti spiego come superare ognuno di questi elementi, perché ricorda che l’ansia che provi non dipende MAI da quello che ti accade o da cosa fanno gli altri, ma SEMPRE E SOLO da cosa pensi tu.
Si chiama indipendenza emotiva, approfondire questo tema sarà importantissimo.
Ora però noi ci focalizziamo su questi 4 aspetti.
1. Ti aspetti qualcosa di negativo, una minaccia (pensieri negativi)
La prima cosa da afre è capire come eliminare i pensieri negativi.
Non ti servono e di solito ti bloccano solamente facendoti perdere spontaneità e leggerezza.
Francesco si sentiva a disagio anche in una normalissima chat con la ragazza che gli piaceva e voleva conoscere meglio.
Così che fa?
Si blocca, scrive con timore, non è spontaneo.
Allora gli ho suggerito la soluzione più semplice: tornare a essere lui.
Immaginati una persona con cui non hai alcuna ansia di approccio. Dello stesso sesso della persona che vuoi approcciare, ma senza problemi per te.
- Come le scriveresti?
- Cosa le diresti?
- Che tuono useresti?
- Che parole?
- Saresti più o meno aggressivo?
- Più o meno cauto?
Queste le domande che ho fatto a Francesco e lui, subito, ha capito che immaginandosi con una sua amica (a cui non è interessato) avrebbe agito diversamente e si sarebbe sentito se stesso.
Puoi anche chiederti: “Se questa persona non mi interessasse, come la approccerei? Che le direi?”
Immagina nei minimi dettagli le tue risposte quando sei in una condizione di calma e serenità, a mente lucida.
Puoi anche farti riprendere dai tuoi amici mentre sei tranquillo, o tranquilla, e non hai ansia d’approccio.
Così puoi vedere come ti muovi, gesticoli, parli quando non c’è pressione e sarà più facile concentrarti su questo tuo modo di essere spontaneo anche quando approccerai la persona che ti interessa.
Questo mi fa ricordare che ho anche scritto una guida per spiegarti come superare la timidezza. Leggila 😉
Pensi di non poterla gestire questa minaccia (insicurezza)
Altro punto chiave è la paura delle conseguenze.
Che cosa succederebbe se ti dicesse di no? Se ti prendesse in giro?
Ok, dimmi tu cosa temi, innanzitutto.
Immagina di approcciare questa persona e che vada davvero male, che il tuo approccio faccia schifo e sia un disastro 😀
Che cosa temi che accada?
Cosa ti immagini che faccia questa persona?
Che conseguenze temi per te se il tuo approccio va male?
Scrivile. TUTTE.
E cerca di andare nel dettaglio.
Ad esempio Francesco non temeva i giudizi ma che potesse perdere quest’occasione. Poco, così gli chiedo “che problema c’è se la perdi?”
E così viene fuori che teme di perderle tutte.
Solo questo, nient’altro.
Per cui con lui passo direttamente alla fase successiva, ma a te chiedo di scrivere l’elenco e per ogni conseguenza negativa trova una soluzione.
Ossia devi sapere cosa fare e come farlo se dovesse davvero andare male.
Ricorda questo: il problema non è come va il tuo tentativo d’approccio, ma cosa ti immagini che succeda dopo.
A ogni conseguenza possibile (ricorda che l’ansia è sempre anticipatoria) tu devi avere una soluzione.
Questo sarà più semplice leggendo queste guide gratuite:
- Problemi solving (come risolvere ogni problema)
- Come aumentare l’autostima (e non lasciare che dipenda dai tuoi risultati)
- Come gestire le emozioni (e non farle condizionare da quello che ti accade)
Detto questo, prossimo passo.
Ti concentri su qualcosa che non puoi controllare (la reazione dell’altro)
Neanche Brad Pitt ha sempre successo nei suoi approcci.
Davvero… dico sul serio!
Il problema è che se tu ti concentri su come reagirà l’altra persona, non puoi controllarlo e questo alimenta la tua ansia da approccio.
Sei tu che decidi cosa dirà?
Se le piacerà il tuo modo, le tue parole o le tue proposte?
Chiaramente no.
Ma tu decidi LA COSA più importante: cosa farai.
Con Francesco, che temeva di aver chattato male, gli ho chiesto: come fai a dirlo?
E lui lo diceva perché lei, al suo invito a uscire, risponde con “ti faccio sapere”.
Chi si occupa di seduzione, ossia di manipolare gli altri per usarli ai propri scopi (sì, è brutto ma è la verità, almeno nel 90% dei casi) ti dirà che questa risposta è brutta.
Forse.
Ma sai che tre giorni dopo lei scrive a Francesco e gli chiede se si vedranno quel sabato sera?
Se hai scritto male, parlato male o fatto qualcosa male, non puoi stabilirlo in base alla reazione dell’altro. Altrimenti la tua autostima sarà sempre un disastro.
Il giudizio degli altri non è la verità, è solo una loro opinione.
L’approccio che a me infastidisce, a un’altra persona intriga, a un’altra fa ridere.
Il segreto?
Sii te stesso, o te stessa.
Parla, dici, scrivi, muoviti come tu senti bello e senti tuo.
Conquistare è un termine militare.
Cosa centra con l’amore?
Nulla.
Ok, tu potresti dire che anche l’approccio non riguarda l’amore, parolona grossa.
E così passiamo all’ultimo problema, la tua felicità.
Non prima di aver sottolineato che il modo migliore per non CREARE l’ansia è concentrarti solo su quello che controlli.
Ossia cosa dici, pensi e fai tu.
Perché il tuo vero obiettivo dovrebbe essere quello di scoprire se vi piacete, non di ingannare l’altro…
Vuoi essere felice.
Perché Francesco ha ansia d’approccio?
Perché vuole qualcosa da quella donna.
Quando ti concentri su qualcosa che non controlli tu, crei ansia.
Venire a letto con te, uscire con te, fare una passeggiata con te, passere del tempo a chattare con te.
Sono tutte cose che tu vuoi dall’altro.
Le controlli tu?
NO.
Bene, ansia.
Hai mai notato che quando approcci qualcuno da cui non vuoi ottenere nulla, non provi ansia e sei spontaneo, o spontanea?
Francesco lo sapeva benissimo.
Magari ballava con una ragazza per cui non aveva interesse. Spontaneo, brillante, simpatico.
Poi lei dice che gli piace e lui che fa?
Si blocca.
Scherzando gli dissi un giorno: “Certo, quando una donna ti dice che gli è piaciuto tanto, sei fregato!” 😀
Ci riferivamo al ballo, ma vale per tutto 😉
Il segreto è non volere nulla.
Ti approcci a quella persona?
Non chiederle nulla, non darti l’obiettivo che dica “Sì” a qualche tua richiesta.
Anzi, se ti propone lei qualcosa rifiuta gentilmente.
Sì, dico sul serio.
Non prendere nulla, approcciati solo per dare.
Se il tuo scopo è ottenere qualcosa, ti blocchi perché crei ansia dal momento che desideri ciò che non dipende da te.
E tu pensi, illudendoti, che quello che chiedi serva alla tua felicità. Questo è FALSO, e che non lo dica nessuno spiega perché il mondo sia così infelice e insoddisfatto.
Se vuoi ELIMIANRE l’ansia da approccio, smetti di approcciarti alle persone per ottenere qualcosa da loro.
Per essere felice non hai bisogno degli altri (leggi la mia guida sulla crescita personale per capirlo).
Approcciati per dare.
Cosa?
TE.
E lascia che conoscendovi qualcosa nasca da sola, se nascerà.
Se ti approcci a una persona per ottenere da lei qualcosa, tu la stai usando, non amando. Diventa ai tuoi occhi un oggetto con cui soddisfare i tuoi bisogni.
E così tu diventi un oggetto (ai tuoi e suoi occhi) con cui soddisfare il suo bisogno.
Così non sarai mai felice: potrai collezionare approcci, letti, relazioni e piacere, ma sentirai sempre quel senso di vuoto di chi usa e non ama.
Il senso della vita è un altro e in fondo ricordalo: se approcci qualcuno è perché vuoi la felicità.
Se non sai come raggiungere la felicità, potrai diventare un gran seduttore (o una grande seduttrice) e continuare a vivere comunque una vita infelice.
Spero non sia questa al tua scelta 😉