Autorealizzazione: dai bisogni di Maslow alle 3 Aree della Vita

L’autorealizzazione è la sensazione di pienezza per una vita degna di essere vissuta, una vita che ha senso, nella quale abbiamo raggiunto la piena espressione di noi stessi, delle nostre potenzialità e del nostro valore.

Possiamo puntare a raggiungere la nostra realizzazione attraverso una visione improntata ai bisogni, come spiega la piramide di Maslow, oppure attraverso la completezza nelle 3 aree della vita.

Adesso vedrai entrambe queste strade per poter scegliere quella che ritieni migliore per te.

 

Che cosa si intende per autorealizzazione (Maslow e non solo)?

Autorealizzazione

Per autorealizzazione si intende che tu hai realizzato pienamente il tuo potenziale, sviluppandolo ed esprimendolo nella tua vita.

Secondo Abraham Maslow ognuno di noi sperimenta il bisogno di autorealizzazione solo dopo aver soddisfatto ogni altro bisogno.

Questa è una delle basi centrali della sua teoria dei bisogni, famosa come “piramide”.

 

Che cosa rappresenta la piramide di Maslow?

La piramide di Maslow rappresenta una teoria psicologica che spiega l’autorealizzazione come il soddisfacimento di tutti i bisogni inferiori.

Secondo lo psicologo Statunitense prima vanno soddisfatti i bisogni primari (o bisogni fisiologici) come il dormire o il nutrirci, che sono fondamentali per la nostra sopravvivenza.

Solo dopo possiamo soddisfare i bisogni secondari, come la sicurezza, l’intimità sessuale, l’amicizia, la stima.

In particolare egli sosteneva che questi bisogni emergono spontaneamente quando quelli basilari sono stati soddisfatti.

Al vertice di tutto arriviamo infine all’autorealizzazione, che richiede alcune abilità come il problem solving, la creatività, l’empatia.

 

Cos’è un bisogno in psicologia?

Un bisogno non è altro che una mancanza, qualcosa che non abbiamo ma che ci risulta indispensabile.

Questo approccio nasce dall’idea che per raggiungere un’autorealizzazione piena dobbiamo soddisfare ogni nostro bisogno.

L’idea di base è che il nostro comportamento sia sempre e soltanto controllato dai nostri bisogni (insoddisfatti) e che la vita sia per lo più una ricerca di soddisfazione.

Questa visione riduzionistica dell’essere umano non tiene conto dei bisogni fondamentali, che sono una categoria diversa di bisogni, solitamente trascurata dalle teorie psicologiche dominanti.

 

Quali tipologie di bisogni possiamo individuare?

Possiamo individuare 3 tipologie di bisogni:

  1. Bisogni primari (o fisiologici).
  2. Bisogni secondari (o culturali)
  3. Bisogni fondamentali (o naturali)

I bisogni primari sono quelli fisiologici: respirare, dormire, nutrirci, eliminare le scorie.

I bisogni secondari sono molto ampi e diversificati, derivano dalla nostra cultura, dall’educazione, dalle nostre esperienze dirette.

Sono bisogni che rispondono sostanzialmente a questa domanda: Cosa mi serve per stare bene?

Essendo culturali, cambiano in base al contesto o al periodo storico e non sono mai realmente fonte di benessere, poiché rappresentano solo un mezzo per soddisfare i veri bisogni umani.

I Bisogni fondamentali sono quelli che per natura ci permettono di provare benessere ed equilibrio emotivo e psicologico.

Non dipendono dal contesto, o dall’educazione, non derivano da teorie, ma sono sostanzialmente l’equivale psicologico dei bisogni fisiologici.

In realtà, come vedremo tra poco, sono più importanti anche di quelli di sopravvivenza.

 

Autorealizzazione: quali sono i bisogni più profondi dell’uomo?

I 5 Bisogni Fondamentali

Alla base di ogni nostra scelta, troviamo alcuni bisogni universali, che non dipendono dalla cultura (come i bisogni secondari) e che hanno la precedenza anche sulla nostra stessa sopravvivenza.

Se davvero fossero i bisogni fisiologici a comandare, come spigheresti che alcune persone sono pronte anche a morire per aiutare altri (persone intime o anche sconosciuti)?

O per un ideale (politico, la libertà, la giustizia) o religioso?

I bisogni fondamentali sono 5:

  1. Sicurezza: sapere cosa è vero e possedere punti di riferimento stabili e solidi.
  2. Direzione: sapere quali scelte prendere quando compi una decisione.
  3. Visione: saper riconoscere ciò che è sano per te da quel che può farti del male.
  4. Forza: avere l’energia per affrontare ogni sfida o problema (o solo alzarti dal letto la mattina 😉
  5. Senso: sapere che la tua vita serve, ha un significato e non è inutile.

Se non soddisfi questi bisogni, il risultato è il malessere emotivo.
Proprio per questo è importante comprenderli.

In oltre 10 anni di esperienza con decine di migliaia di persone, abbiamo sviluppato un test che permette di identificare il proprio Bisogno Fondamentale Sofferente.

 

La soddisfazione di questi 5 bisogni porta alla piena autorealizzazione.
E questo avviene attraverso 3 aree.

Come raggiungere l’autorealizzazione?

Come raggiungere l'autorealizzazione

Se l’autorealizzazione consiste nello sviluppo di tutte le proprie potenzialità umane, per arrivarci diventa fondamentale fare un percorso di crescita personale.

Non significa seguire corsi online o avere una guida, ma imparare a conoscere se stessi e comprendere il proprio valore, per allenarlo ogni giorno ed esprimerlo continuamente.

Ogni giorno noi possiamo accrescere la nostra realizzazione personale lavorando su ognuna delle 3 aree della vita:

  1. Il rapporto con noi stessi
  2. Il rapporto con gli altri
  3. Il rapporto con la realtà

 

Area 1: il rapporto con se stessi

Il problema principale è che spesso abbiamo un pessimo rapporto con noi stessi.

Lo riscontri se hai difficoltà a capire cosa desideri davvero, a sentire la tua “voce interiore”, a comprendere i tuoi reali bisogni.

Per sviluppare il tuo potenziale in questa prima area devi lavorare su 4 elementi:

  1. Il tempo che passi con te deve essere di qualità. Sei l’unica persona che sarà sempre al tuo fianco, in ogni situazione. Approfondisci quanto sia importante (e come) amare se stessi.
  2. Devi conoscerti, scoprire chi sei, imparare a comprendere le tue emozioni e il messaggio che trasmettono. In questo è importante che tu scriva (bene) il diario emotivo.
  3. Devi riconoscere il tuo valore, sviluppare una Sana autostima è un passaggio indispensabile.
  4. Devi individuale ed eliminare i tuoi “conflitti interiori”, creando armonia tra ciò che pensi, ciò che provi, e ciò che fai.

I link qui sopra ti aiuteranno a iniziare un lavoro chiaro e concreto su questa prima area.
Passiamo alla seconda.

 

Area 2: il rapporto con gli altri

Il problema principale in questa area sono i conflitti con le altre persone (soprattutto, paradossalmente, coloro a cui teniamo di più).

In particolare modo sono 4 gli errori che di impediscono di lavorare in modo sano sulle nostre relazioni:

  1. Attribuire agli altri la responsabilità, o la colpa, delle tue emozioni. Su questo è importante che tu capisca cos’è l’indipendenza emotiva.
  2. Costruire relazioni basate sul bisogno. Ossia identificare i bisogni secondari e poi pretendere che qualcuno li soddisfi per te. Approfondisci come questo porti a una profonda insoddisfazione.
  3. Far prevalere il proprio egoismo, mettendo il mio interesse PRIMA di quello degli altri (a volte lo facciamo così bene che sembriamo essere invece pronti a sacrificarci per loro, salvo poi farlo solo perché ci aspettiamo qualcosa in cambio).
  4. Non avere coerenza profonda, non mostrarci davvero per come siamo, esprimendo pensieri, emozioni e idee per paura del rifiuto degli altri.

Questi errori sono indipendenti dal comportamento degli altri.
Non sottolineo mai abbastanza quanto le persone possano trattarci male e comportarsi in modo negativo, ma non è questo il problema principale.

Chiaramente imparare a dire di no è essenziale per costruire un sano equilibrio nei rapporti con gli altri, ma il lavoro chiave è nel cambiare come tu vivi le relazioni con gli altri.

Al netto di cosa faranno loro.

Non possiamo controllare scelte, pensieri, parole o decisioni altrui.
E neanche ci serve.

Passiamo alla terza area della tua vita.

 

Area 3: il rapporto con la realtà

Il problema di base è che viviamo la vita come “qualcosa che ci accade”, spesso subendola passivamente. Impossibile così arrivare all’autorealizzazione.

Per avere un rapporto sano con la realtà, ti servono 3 capacità fondamentali:

  1. Focalizzare la tua attenzione solo su quello che puoi controllare. Tutte le tue energie devono andare qui, lasciando andare quello che non dipende da te.
  2. Andare sempre in profondità e comprendere il motivo per cui fai quel che fai, provi quel che provi e pensi quel che pensi. Approfondiscilo capendo le basi psicologiche della crescita personale.
  3. Sviluppare un atteggiamento mentale positivo, un sano ottimismo (da non confondere con la superficialità o il “raccontarsela” anche quando hai un problema). In questo è importantissimo sviluppare il problem solving.

 

L’autorealizzazione non passa dalla soddisfazione degli infiniti bisogni culturali che potresti individuare (senza dimenticare che la società ne crea sempre nuovi per venderti qualcosa!).

L’autorealizzazione è invece un processo in cui armonizzi e vivi in modo sano ognuna delle 3 aree della Vita.

La pienezza la sperimenti quando hai un ottimo rapporto con te, con gli altri e con la realtà che devi affrontare ogni giorno.

E tutto questo, se ci pensi, riguarda sempre le tue emozioni.

Oggi non solo hai scoperto quali sono le 3 Aree della Vita su cui lavorare e i 5 Bisogni Fondamentali.
(hai identificato il tuo bisogno sofferente con il nostro test?)

Hai anche una serie di approfondimenti che ti ho suggerito con tanti link ad altrettante risorse gratuite con cui, nella nostra Scuola, potrai comprendere come iniziare subito un processo che ti porti alla vera e piena autorealizzazione.





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