Come fare perché gli altri si fidino di te (dipende tutto da te)

Ieri mi sono accorta di quanto io ultimamente venga rispettata e tenuta in considerazione al Rifugio.

Sono la titolare dell’attività, il “capo” per intenderci, ma fino a qualche mese fa c’era molto disordine.

Ognuno faceva un po’ come credeva e io spesso mi trovavo nei problemi per non essere riuscita a mantenere l’ordine e a far svolgere ai collaboratori le mansioni che servivano per mandare avanti al meglio le cose.

Mi sono accorta che ora le persone si lasciano guidare da me, ascoltano quello che gli dico non come fosse un ordine, ma con fiducia.

Tengono molto in considerazione le mie soluzioni.
Prima ognuno doveva dire la sua finendo per andare tutti in direzioni diverse senza nessuna conclusione pratica e utile.

Ora aspettano di sentire la mia opinione e la prendono come punto di partenza su cui eventualmente discutere e lavorare.

Cosa è successo?

 

Come fare perché gli altri si fidino di te

come fare perché gli altri si fidino di te

Io non ho più paura!
E’ migliorata la mia autostima
e di conseguenza sono diventata integra e coerente.

Per paura, tempo fa, facevo giri assurdi per arrivare dove volevo, complicavo le cose di molto prendendole da lontano.

Ogni decisione o azione richiedevano inutilmente tempo ed energia.
Ero il capo, ma non mi andava di mostrarmi superiore, temevo di non essere apprezzata e di venire rifiutata.

Così semplicemente se avevo bisogno che un mio aiutante svolgesse una semplice mansione anziché semplicemente chiedere, cercavo il modo di farglielo capire.

Magari iniziavo io facendo pesare che avevo tutto da fare e creando piccoli sensi di colpa negli altri con la speranza che mi dicessero: ti do mano!

A volte ci arrivavano e volte non si accorgevano neanche.
E io pensavo di non valere nulla!

Mi trovavo a fare tutto da sola lasciando le cose fatte a metà per stare nei tempi e rispettare le necessità. Creavo confusione e malintesi e spesso nascevano malumori e disordine sul lavoro.

In tutto questo accumulavo uno stress enorme.

La mia paura di non essere apprezzata mi portava al punto di sentirmi in colpa quando gli avventori mi chiedevano il conto.
Erano visibilmente soddisfatti del servizio ricevuto, ma temevo sempre il conto fosse inadeguato.

Inadeguato per cosa?

Inadeguato perché io mi sentissi apprezzata!
Se fosse stato sbagliato sarei potuta essere giudicata male e quindi rifiutata, così cercavo di tener buono il cliente abbassando la cifra offrendo questo e quell’altro.

Perdevo sempre più credibilità e, di nuovo, accumulavo uno stress enorme.

Ma cosa mi serviva tutto questo?

Non mi fidavo di me stessa, così dipendevo tremendamente dal giudizio degli altri.

Pensavo: se gli altri non mi accettano e si allontanano da me come me la caverò?
Come farò da sola?

Poco per volta sono cresciuta e imparando ad amare ho cominciato a fidarmi di me stessa e più mi fidavo, più capivo il mio valore, più potevo esprimerlo al mondo.

Ho iniziato a essere coerente.
Non dovevo più nascondere chi avevo dentro e quello che avevo dentro ha cominciato a coincidere con quello che ero fuori.

Ho cominciato a dire quello che pensavo, a chiedere quello che mi serviva, fare quello che ritenevo giusto.

Ho cominciato a esprimermi!
Non c’erano più giri strani e incomprensibili.

Per come ero prima risultavo inaffidabile perché c’era poca chiarezza e scarsa coerenza tra una situazione e la successiva. Il mio comportamento era spesso falso e quindi poco credibile.

Era la risultante di ciò che pensavo mi avrebbe permesso di essere apprezzata e quindi accettata.

Ora che amo faccio sempre quello che ritengo giusto e quello che ritengo giusto lo esprimo.
Più lo faccio più mi sento sicura di me stessa proprio perché so che è giusto.

Agisco, mostro risultati, sono da guida e riferimento e tutti mi seguono in circolo virtuoso che si alimenta costantemente.

Se ami e ti fidi di te stesso, o te stessa, non avrai più paura di rimanere solo, sarai coerente e gli altri, paradossalmente si fideranno di te trasformandoti in vero e proprio riferimento.

Sanno che se dici una cosa è quella “giusta”, guidata dall’amore e se la dici è perché ci credi e la farai.

Ieri sera arrivata a casa sono passata a salutare i miei genitori.

L’altro giorno ti ho scritto raccontando di come mi sono assunta la responsabilità di aiutare mio papà a prendere una decisione firmando un patto di eternità, amore e fiducia reciproca.

Se hai perso quella newsletter, la puoi leggere in questa pagina ⇒

La decisione guardava dei lavori fuori casa in particolare riferita al taglio della legna.
L’ho presa in questo modo, sapendo che l’avrei portata a termine senza mezze misure.

Mio papà ha imparato a fidarsi di me perché sono diventata integra e coerente.

Sa che rispetterò il patto.

Così mi ha mostrato quello che ho interpretato come la controfirma del patto stesso e l’accettazione della mia assunzione di responsabilità: una motosega nuova comprata per me su mia misura perché lui possa insegnarmi ciò per cui ho firmato 🙂



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