Cos’è la noia: come riempire il vuoto che abbiamo dentro

Cos’è la noia?

Ho spesso sentito rispondere “ci annoiavamo”, quando alcuni ragazzi, autori di atti di vandalismo o violenza, erano interrogati sulle motivazioni di gesti purtroppo a volte mortali o comunque spesso pericolosi.

Alcuni sono sgomenti di fronte a questa sconsideratezza, e difatti sembra assurdo appiccare il fuoco a un uomo o violentare una ragazza per noia.

Già, ma cos’è la noia?

 

La noia è un senso profondo di vuoto

Il dizionario la definisce una sensazione di malessere interiore connesso a una prolungata condizione di monotonia o di uniformità.

Uniformità, ciò che dilaga spaventosamente oggi, conformismo, mancanza di unicità non nel senso di essere migliori di altri, ma semplicemente differenti, unici appunto.

La definizione apre lo spiraglio a parlare male, ancora una volta, della nostra società, ma io credo che non dica tutto, sebbene sia vero che abbia a che fare con una sensazione di malessere interiore.

Da dove nasce, però, il malessere? Da una carenza.

Pensiamoci un attimo: quando nella vita non sentiamo problemi o sofferenze di alcun genere, di solito, ci sentiamo apposto, non abbiamo pretese, stiamo bene, potrei dire che ci sentiamo pieni di quel che siamo e abbiamo.

In una parola ci sentiamo completi.

 

 

La noia nasce quando non viviamo appieno la nostra vita

Vivere pienamente, a mio avviso, vuol dire vivere in modo pieno, senza buchi, in modo completo.

Cos’è dunque la noia?

La noia è una sensazione di vuoto interiore e quindi di mancanza.

Ci annoiamo perché dentro qualcosa manca, c’è del vuoto che pretende di essere colmato.

Così come altre sensazioni generalmente considerate sgradevoli, anche la noia è un segnale preciso che dovremmo comprendere: qualcosa non va, l’integrità, la pienezza che cerchiamo e che dovrebbe contraddistinguerci, non c’è, manca.

La noia ci segnala che dobbiamo intervenire. Proprio come ogni altra emozione negativa.

Purtroppo siamo ingannati dall’idea che se c’è un vuoto dobbiamo riempirlo con qualcosa, e così cominciamo a fare proprio questo: riempire il vuoto.

Magari usiamo il cibo, oppure lo shopping, potremmo anche scegliere l’alcool, o la droga, o meglio le amicizie, il sesso o una relazione di coppia. Possiamo giocare o compiere atti che ci distraggano.

Qualsiasi scelta ha solo uno scopo: riempire un vuoto interiore.

 

La noia non si riempe dall’esterno!

Appunto, non serve a nulla tutto questo, perché il vuoto non è una perdita verso l’esterno, ma una mancanza dall’interno.

Mi spiego meglio: non è che abbiamo perso qualcosa come da un sacco bucato e dobbiamo reintegrarla, è che da dentro, dal profondo di noi stessi, non stiamo più esprimendo pienamente chi siamo.

E noi siamo nati per amare, siamo esseri fatti per amare.

La noia è il vuoto che trova spazio se smettiamo di amare, se non riempiamo, appunto, la nostra vita con l’amore.

Questo significa che la noia, ovviamente, altro non è che una nostra creazione, non sta nelle persone o nelle città, sta dentro di noi, e quando non la sentiamo è solo perché abbiamo le orecchie tappate.

Una sola cura pone fine a questo malessere: riempire la nostra vita, nuovamente, imparando ad amare.





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