Cosa conta nella vita: non sempre quel che luccica vale di più!

Una di queste sere stavo seguendo un corso di aggiornamento in Croce Rossa in cui si parlava di rianimazione neonatale.

Quando il bambino nasce il suo corpo subisce tutta una serie di piccole, ma importanti trasformazioni che gli permettono di distribuire il sangue ossigenato a tutto l’organismo, mente nel grembo materno è la parte destra a ricevere più ossigeno.

Senza tutte queste trasformazioni il bimbo morirebbe.

Così mi è parsa estremamente evidente l’assoluta importanza dell’ossigeno.

Cosa conta nella vita: oro o ossigeno?

Cosa conta nella vita

Ma se chiedessi a chiunque qual è la cosa più preziosa? Cosa risponderebbe la gente a questa domanda?

Credo che la maggior parte delle persone risponderebbero qualcosa tipo: l’oro.

Ma prova a immaginare di cercare l’oro.
In natura lo troverai setacciando fiumi o scavando in miniera. Lo troverai in qualcosa di più o meno simile a un sasso qualunque che dovrai poi lavorare per estrarre il minerale.

Fare tutto questo ti costerà fatica fisica e quindi per respirare brucerai ossigeno più del normale praticamente senza neanche accorgertene, senza goderne, sprecando la cosa più preziosa che hai.

E se per trovarlo devi entrare in una profonda miniera e non pensi all’ossigeno credi che riuscirai ad arrivarci?

Forse ci arriverai respirando a fatica e invece di apprezzare l’oro, allora sì che comincerai a pensare all’ossigeno. Potresti anche morire in quella miniera se dimentichi quanto è importante e non te ne metti sulle spalle una bombola piena!

Ora rifletti. Pensi di dare il giusto valore alle cose che fanno parte della nostra vita?

Spesso vedo situazioni di questo tipo:

  • Cerco di ottenere una promozione, ma non mi accorgo del lavoro che faccio e non me lo godo.
  • Studio sodo per ottenere un bel voto, ma quasi non so nemmeno cosa sto studiando.
  • Mi aspetto che mio figlio ottenga un risultato impeccabile e magari non mi accorgo neanche di lui.

Molte volte diamo enorme valore a tutte queste cose, ma trascuriamo tante piccole meraviglie quotidiane che consideriamo invece scontate e banali (un fiore, un sorriso, un buon cibo o un tramonto per esempio).

Ma in base a quale parametro decidiamo il valore delle cose?

Beh, se tu avessi bisogno di soldi, possedendo qualche oggetto d’oro venderesti quello, mica l’ossigeno!

Ma se anche l’ossigeno avesse maggiore valore economico, lo venderesti sapendo che facendone a meno morirai?

Io credo di no.

Quindi, in fin dei conti vale di più l’oro o l’ossigeno?

Il valore dipende da come guardi la realtà

Osservare per capire

Come vedi ciò che per noi ha più valore dipende dai parametri che usiamo per valutarlo e siamo noi a decidere quali usare.

L’eccellente risultato di tuo figlio ti dice che sa fare una certa cosa, ma cosa vale di più, lui o quello che sa fare?

La tua promozione al lavoro dice che guadagnerai più soldi e avrai più prestigio, ma valgono di più soldi e prestigio o fare bene il lavoro che fai, con cura e passione, divertendoti e rendendo spettacolare ogni attimo che vivi mentre lo fai?

Un buon voto a scuola dice che hai saputo fare una buona prova, un buon esame, ma vale di più quello o cosa stai imparando?

Cosa è più importante per te?

Come vedi quello che vale di più per te è un po’ diverso da quello che di solito pensiamo.

Ma imparare a dare valore a queste cose significa imparare ad amare. E imparare ad amare è come imparare a respirare.

Senza amore moriremmo dentro, non amare significherebbe togliere ossigeno alla nostra anima.

Ti dico di più, pensa al neonato.
È necessario che l’ossigeno vada ovunque perché sopravviva, così il corpo si modifica.

Vale anche per noi. L’amore deve andare ovunque, a costo di cambiare qualunque cosa sia necessario cambiare.

Così, non ti sto dicendo che il risultato di tuo figlio, la tua promozione e un buon voto siano cose sbagliate, ti sto solo ricordando di prendere la bombola di ossigeno per poter respirare mentre cerchi l’oro.

Poi vedi tu se prenderla o meno 😉





5 Verità sulla tua vita

Ci sono 5 verità che ti riguardano da vicino e che in questo momento stanno decidendo chi sei, se sei felice, perché hai trovato il mio sito. In 5 semplici domande ti aiuterò a scoprirle, capirle e dominarle.

Fai subito il test ⇓


Ricevi aggiornamenti
Notificami
guest

56 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Anna
Anna
Ospite
4 anni fa

Grazie per le vostre utili mail. Sono da mesi in un momento molto angosciante della mia vita,dal quale non riesco a venir fuori,ma cerco di seguire i vostri consigli.

Giacomo Papasidero
Giacomo Papasidero
Mental Coach
In risposta a  Anna
4 anni fa

Ciao Anna,
felice di poterti essere utile.
Se ti serve una mano possiamo anche sentirci e parlare, leggi questa pagina e proviamo 🙂

Laura
Laura
Ospite
4 anni fa

Ciao Serena, bell’articolo, lo condivido. Vorrei due tue opinioni. Ho anche chiesto a Giacomo.
A lavoro, provo a svolgerlo con amore e dedizione, nonostante sia faticoso essendo fisico.
Pulisco in pratica.
Purtroppo mi ritrovo una collega in particolare che critica tutto e tutti, e adesso ha preso di mira anche me bisbigliando alle mie spalle e alludendo davanti a me che dovrei fare anche altre cose oltre a quelle che faccio. Purtroppo il titolare non mi ha voluto dare un piano di lavoro, lasciandomi in balia di 3 persone. Due di loro mi hanno detto il primo giorno cosa fare. Loro due ogni tanto mettono il naso in come pulisco, loro sono più brave, io evito di rispondere. Mi sembra una inutile,sciocca, bassa “guerra fra comari” (donne che si criticano per come cucinano e puliscono casa. Una tristezza infinita, che le donne hanno portato avanti per secoli, essendo state “nominate” regine del focolaio domestico, alias donne delle pulizie, cuoche, tate e badanti vita natural durante). Dunque le ignoro, a parte questo sono abbastanza innoque.
Questa terza persona, invece, a quanto pare, non è contenta e continua ad alludere che devo fare ben altro “come tutti gli altri” (tutti tranne lei, che ha ottenuto un certificato medico che deve fare meno di tutti). Io lavoro metà ore di tutte loro, metà stipendio dunque.
Non è una persona con cui si possa dialogare. Urla appena contraddetta. Ho pensato di parlare con le altre due e scrivere i miei compiti con loro, così l’altra potrà parlare quanto vuole, ma lo farà a vuoto.
Tu cosa ne pensi? Io provo a vivere con amore e l’attimo presente, ma mi ritrovo persone che una volta varcata la soglia del posto do lavoro mi mettono di cattivo umore, si accapigliano per sciocchezze e sono sempre arrabbiate.

Lara
Lara
Ospite
In risposta a  Serena Sironi
4 anni fa

Ciao Serena, Grazie della risposta. È vero, non devo preoccuparmi del giudizio altrui, ma fare del mio meglio con amore. Però c’è un altro problema. Come ti ho scritto il titolare si è rifiutato di dirmi quali spazi dovevo pulire, invece le altre hanno tutto scritto perché assunte da più tempo. A me ha semplicemente detto ” te lo dicono loro”. Grave errore, perché così esponi l’ultimo arrivato a eventuali soprusi. Appena arrivato due di loro mi hanno detto cosa dovevo fare. La terza collega, quella con certificato che deve lavorare poco, si lamenta che faccio poco ,adesso che sono passati mesi pressa sempre più. Mi sembrano pretese meschine.
Io ho perso la pazienza. Come posso difendermi da questo sopruso? Il titolare non mi dà per iscritto i miei compiti. Le altre due ho paura che vengano influenzate da lei. Cosa devo fare litigare?

Lara
Lara
Ospite
In risposta a  Serena Sironi
4 anni fa

Grazie per il bellissimo consiglio Serena!
È vero, così posso esercitare la pazienza e spetta sempre a me filtrare quello che mi dicono. Voglio tenermi lontana dalle zuffe inutili.
L’unica cosa che mi preme e’ che non si inventino che devo fare anche altre cose, visto che il capo non mi ha dato niente di scritto. Io ho parlato con il capo, gli ho chiesto di darmi un documento scritto con scritto quello che devo fare, ma si è rifiutato dicendomi “Fattelo dire da loro”. Mi preme solo questo. Che non aggiungano cose man mano . Non ho un documento scritto. E qui purtroppo non credo di poter evitare uno scontro.

Lara
Lara
Ospite
In risposta a  Serena Sironi
4 anni fa

Mi sei stata di grande aiuto. Sono dei consigli illuminanti. Avrei un’altra domanda, Che c’entra un po’ meno. Sicuramente sarà successo anche a te di trovarti con persone che dicono frasi, magari non vere, su di te, e magari nemmeno le conosci. Esempio banale: sei al bar con il giornale da 20 minuti, lo leggi velocemente senza chiacchierare, poi lo chiudi e metti a lato. Ad un certo punto una persona si alza da un tavolo, viene verso di te, e dice a chi è con lui: Vediamo se riesco a prendere il giornale, lo tengono sempre 5 ore! Prendi il giornale e si mette a sfogliarlo Mentre continua a chiacchierare col suo amico ( quindi immagina quando lo terrà!). Tu avresti risposto, magari con una battuta, o saresti stata muta lasciando correre?

Lara
Lara
Ospite
In risposta a  Serena Sironi
4 anni fa

E se anziché frecciatina si risponde seriamente che stanno dicendo una cosa falsa?

Lara
Lara
Ospite
In risposta a  Serena Sironi
4 anni fa

Provo un enorme fastidio quando mi criticano. Sento proprio dentro di me un dolore fisico, sento proprio nel petto la tensione che nasce. Mi dico che la scelta migliore e’ fare il superiore e nemmeno rispondere, volare al di sopra di queste cose. Eppure sento quel dolore nel petto e poi rimugino su quello che avrei potuto dire.
Mi sento una sfigata che non si sa nemmeno difendere.