Cosa vuoi davvero dalla vita (e finora non l’hai mai capito)

Cosa vuoi davvero dalla vita?
Cosa vogliamo tutti?

Facile, essere felici.
Ma tutte le cose, le situazioni, le relazioni, gli obiettivi che inseguiamo per esserlo, sono davvero quel che vogliamo?
Questa è “la” domanda, e nel video di oggi ti spiego il meccanismo con cui capire cosa vuoi davvero dalla tua vita.





5 Verità sulla tua vita

Ci sono 5 verità che ti riguardano da vicino e che in questo momento stanno decidendo chi sei, se sei felice, perché hai trovato il mio sito. In 5 semplici domande ti aiuterò a scoprirle, capirle e dominarle.

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Stefania Chiarenza
Stefania Chiarenza
Ospite
2 anni fa

Penso che soprattutto se ti fa star male un allontanamento,dovuto da una tua gelosia,e riconoscendo l’esagerazione..si cerca con un abbraccio a trasmettere tanto…se io nn abbraccio luo nn abbraccia come si può salvare un rapporto?

Silvy
Silvy
Ospite
2 anni fa

Ciao Giacomo,
Ma .. non potrei volere quell abbraccio semplicemente perché sono un essere umano, un essere sociale, che prova piacere nel calore di un abbraccio ??
🙂

Silvy
Silvy
Ospite
In risposta a  Giacomo Papasidero
2 anni fa

Io senza amore “muoio”…quindi è anche un bisogno ….

Paola
Paola
Ospite
In risposta a  Giacomo Papasidero
2 anni fa

la tua sintesi è che amare è l’unica vera fonte di felicità. Amare gli altri e amare se stessi allo stesso tempo e allo stesso modo (equilibrio) vuol anche dire rispettare gli altri e al tempo stesso rispettare noi stessi. Ma ci sono casi in cui se rispetto me non rispetto te o viceversa, una specie di conflitto, una specie di morte tua vita mea, virtuale, morale. In quei casi come se ne esce? Se è vero che amare non è assecondare ma al tempo stesso è saper accettare la visione dell’altro pur non condividendola, amare vuol dire lasciar liberi tutti anche di sbagliare, ok, ma se non si condivide la stessa visione? Si può continuare ad amare nutrendo quell’emozione, quel sentimento, sentendo dentro di sé il sentimento “amore”? Un conto è nutrire rispetto per le idee di tutti, un altro è nutrire amore e quindi provare la stessa emozione di benessere, gioia, armonia, anche per chi non condivide la nostra visione della vita. E’ questo che ancora non mi è chiaro.

Paola Francone
Paola Francone
Ospite
In risposta a  Giacomo Papasidero
2 anni fa

dici?… sembra, indovina un po’… innaturale! 😀 ma io ci sto lavorando, tanto, come dici tu, cosa ho da perdere? a parte un po’ la testa… ma quella è già un po’ andata ah ah ah

Deborah Cavalieri (Wellness expert / Independent Researcher)
Deborah Cavalieri (Wellness expert / Independent Researcher)
Ospite
In risposta a  Paola
2 anni fa

Ciao Paola ?

Cosa proveresti dentro di te se consapevolmente mancassi di rispetto a una persona? Le emozioni che sentiresti gioverebbero al tuo benessere?
Realmente si sta amando solo quando l’intensità delle emozioni sono uguali e identiche per tutti?

Paola
Paola
Ospite

proverei malessere. Ma cosa proverei se non rispettassi me stessa? malessere. Abbiamo già visto che il confine fra assecondare e accettare l’altro o amare l’altro è sottile. Ed è proprio questo equilibrio che è difficile da raggiungere, tanto più se c’è contrasto, contrapposizione. Se io accetto il tuo punto di vista e il conseguente comportamento anche se è opposto o molto diverso dal mio e quindi da come vorrei agire io, non si entra in conflitto?
Non intendevo dire che si ama solo quando l’intensità delle emozioni è uguale per tutti. Ma proprio appunto che l’intensità dell’emozione è sintomo e spia dell’intensità dell’amore che ho per qualcuno, che appunto non può essere uguale e identico per tutti. Perché, altrimenti, la diversa intensità dell’emozione amore che proviamo, che cosa ci indica?

deborah
deborah
Ospite
In risposta a  Paola
2 anni fa

Indica tutti i momenti belli, profondi e positivi che abbiamo vissuto e viviamo con una persona. Questo però non toglie che non è la persona in questione che mi dona felicità assoluta ma il “creare” che equivale ad “amare”. Creare, amare ci fa sentire vivi, ci permette di restare concentrati in quello che facciamo, ci permette di scoprire la differenza tra rispettare e donare, la differenza tra il dovere e la gratitudine, la differenza tra dipendere e scegliere.
Paola se vuoi prova da ora in poi a riflettere e trovare soluzioni e alternative verso te stessa, come anche negli altri, sostituendo il pensiero di rispetto con un pensiero di gratitudine. Questo vedrai ti aiuterà a vivere e sentire dentro di te serenità e gioia, sia nei confronti di te stessa che degli altri. Il rispetto, se osservi attentamente, noterai che è sempre pieno di regole che si trasformeranno in aspettative e pretese. La gratitudine invece stimola il buono, il positivo, stimola l’amore, il quale oggettivamente ci piace perchè ci fa bene essendo la nostra vera essenza.
Come dico sempre:
“La gratitudine permette alla mente e il cuore di restare in sintonia positiva, riuscendo a gioire del buono e l’amore che ci circonda e che siamo in grado di creare noi per primi. E il creare non rappresenta solo la nostra natura, ma è fondamentale per fare crescere fiducia in noi stessi e negli altri. Una volta raggiunto quel amore perfetto, perfetto perchè privo di presunzione, gelosie, dubbi, paure, anche il riconoscere l’esistenza di Dio sarà inevitabile, iniziando a capire che in tutte quelle situazioni che noi ci aspettavamo Dio in persona, Dio già stava agendo attraverso di noi, prima che glielo chiedessimo per essere io, tu e chi vuole amare e fidarsi, quella speranza per un bambino che soffre, per una ragazza maltrattata, per un uomo confuso”…
Cara Paola tu sei preziosa, prima lo comprendi seriamente e prima sarai felice sempre a prescindere dall’intensità delle emozioni 😉

Paola
Paola
Ospite
In risposta a  deborah
2 anni fa

Grazie Deborah. Forse io sono davvero poco spirituale e romantica come sono stata accusata di essere… Nonostante le tue belle parole, la prima cosa che io mi chiedo leggendoti è banalmente questa: se davvero è solo ed esclusivamente mia la responsabilità di creare questa emozione intensa, com’è che la creo proprio con quella persona e non con chiunque altro? Dipenderà anche da quel che penso di quella persona, ma perché penso quel che penso di quella persona e non di chiunque altro?
Il rispetto non è un atteggiamento che esprime amore? Non è il rispetto uno degli elementi primari dell’amore?
E’ vero che la gratitudine è una cosa positiva, bella e importante. Al tempo stesso io non riesco a far finta che NON mi manchi qualcosa, se penso che mi manca. O cambio idea e penso che non mi manca, altrimenti sarò grata per quel che ho, ma quel che mi manca continuerà a mancarmi. Potrò sforzarmi e imparare a concentrarmi su quel che ho, sulla presenza, ma ho capisco, se è vero, che quel che avevo e non ho più in realtà ora non mi manca più, altrimenti, ogni volta che smetterò di sforzarmi per concentrarmi sulla presenza, tornerò a sentire la mancanza di quel che effettivamente mi manca.
Quindi io non ho compreso di essere preziosa… non so, io mi sento preziosa come tutti, né più, ma neanche meno. E le emozioni sono importanti e la loro intensità non è un caso.

deborah
deborah
Ospite
In risposta a  Paola
2 anni fa

Paola, se vuoi, aiutami a capire meglio.
La mancanza di cui parli, ti sta togliendo la voglia di vivere? Non riesci più a fare le cose con gioia?
In un mi manchi c’è anche assolutamente amore, e c’è anche gioia se c’è gratitudine per il tempo trascorso con una persona, nella gratitudine io imparo le regole dell’amore proprio cominciando a non svalutare tutto il resto. 
Esempio: Quando sento una mamma che ha tre figli e ne perde uno e si comporta come se tutto non avesse più senso, mi chiedo: È amore verso gli altri due figli e il proprio compagno? Oppure se il proprio compagno tradisce o ci lascia, è amore permettere a una situazione di togliermi la gioia di godere tanto altro bene e amore, dai miei figli, tante altre persone, me stessa inclusa, come anche la natura con gli animali, i fiori, i profumi e tanto altro che mi circondano e mi vogliono stare vicino e amare?
Io credo che la forza di pensiero è semplicemente un dono che permette di proseguire con fiducia, gioia, pace quindi amore il proprio percorso di vita. Credo che sostenere che la scelta di un compagno dipenda solo ed esclusivamente da ognuno di noi non lo può dire nessuno con assoluta certezza, se teniamo conto di quelle tante esperienze di persone che avevano sognato qualche anno prima il proprio incontro con quella persona. Tra queste persone c’è anche mia madre che il prossimo mese festeggia con mio papà 40 anni di matrimonio. 

Sicuramente però se dopo ogni giornata impegnativa che uno giudica triste, noiosa e senza senso, sceglie di uscire con l’obbiettivo di mettersi con qualcuno, nella speranza che diventi il senso della propria vita, più che amore sta cercando uno sfogo. Quindi una relazione parte purtroppo senza fondamenta stabili, proprio perchè invece di amare l’amore per creare, ci si sfoga nell’amore che sicuramente è forte ma anche sensibile. Nella sensibilità dell’amore troviamo regole guida importantissime che faremmo bene per il nostro benessere a seguire e a restare fedeli, altrimenti anche la fiducia nei confronti degli altri sarà impossibile. Alcune regole che la sensibilità dell’amore ci trasmette sono: il non giudicare ma restare empatici cercando di capire, il non essere impulsivi ma pazienti, non tradire ma restare fedeli a quel rapporto, che permette di restare unici l’uno per l’altro, donando valore ed esclusività, esclusività non in termini di amore assoluto ma di creazione, di progetto con quella persona, esattamente come lo vorrei anche io, un progetto che sappia valorizzare il mio essere unica nella mia unicità. Altra regola anche il non inquinarsi con il rancore ma perdonare e tanto altro che se pensiamo solo a sfogarci, invece di amare, le probabilità che le conseguenze di quell’ unione diventeranno in futuro ancora più disastrose sono altissime.
Nel rispetto assolutamente sì, troviamo sicuramente tante regole che rappresentano l’amore ma purtroppo anche tanta superficialità. 😉

Veronica La Rocca
Veronica La Rocca
Ospite
2 anni fa

Attenzione Giacomo, il pulsante di condivisione della pagina WhatsApp genera un link che non porta sulla pagina. Ho tentato di girati su un gruppo ma non funziona. Ovviamente ti farò conoscere in altro modo.
È comunque il miglior commento che possa lasciarti non trovi? Nessuna ironia.
Desidero farti conoscere perché penso che sei una fonte di ispirazione.