Decision making: come prendere le tue migliori decisioni

Il decision making è il processo decisionale con cui ognuno di noi arriva a compiere scelte di fronte alle varie situazioni della propria vita.

Sì, siamo un po’ fissati con l’inglese ormai 😀

In sostanza è il processo che ti porta a prendere una decisione.

Oggi ti spiego come funziona, cosa lo influenza (perché molti di noi hanno paura di sbagliare quando devono scegliere) e come migliorarlo attraverso 8 Principi Universali che correggono le imprecisioni delle tradizionali teorie psicologiche in ambito decisionale.

 

Cos’è il decision making

Decision making

Come detto si tratta del modo in cui noi prendiamo (making) le nostre decisioni.

Ogni giorno noi facciamo centinaia, probabilmente migliaia di scelte.

Alcune sono meno rilevanti ai nostri occhi (lavarci i denti, cosa mangiamo, che strada fai per andare al lavoro, a scuola, in centro, che parole usare, che emoticon inserire nel tuo WA e così via).

Altre sono decisioni più importanti: con chi passare il tuo tempo, che attività svolgere, cosa studiare, che lavoro fare, se sposarti o no, se aver figli, dove vivere, come curarti.

Il decision making non è altro che il processo che sta dietro ogni nostra decisione.

La domanda potrebbe essere: per quale motivo oggi hai fatto certe scelte (tra cui quella di iniziare a leggere questo articolo)?

Per quale motivo continui a farle (ad esempio arrivare fin qui e proseguire)?

Inoltre alla base di questo processo ci sono poi elementi che determinano le tue decisioni ma che magari non vedi.

Sicuramente le emozioni che provi sono centrali nelle tue scelte, ma anche regole sociali che sono “ovvie”, le tue convinzioni personali, le tue esperienze passate.

Tutto il nostro bagaglio, spesso inconscio, determina fortemente i nostri processi decisionali.

Questa fa rima con la nostra insicurezza.
Anche per questo, nella nostra Scuola, abbiamo elaborato un test specifico che puoi fare immediatamente.

 

Comprendere come arrivi a prendere una decisione ti è utile per farlo nel modo migliore.

Anche perché scegliere ha sempre a che vedere con il risolvere un problema.

Capiamolo meglio.

 

La differenza tra decision making e problem solving

A prima vista possono sembra due cose nettamente separate.

Il problem solving è la tua capacità di trovare soluzioni ai tuoi problemi. Valuti le possibili alternative e alla fine scegli quella che ritieni migliore.

Che cos’è questa? Una scelta.

Il decision making è parte integrante del problem solving in quanto non puoi affrontare e risolvere un problema senza decidere quale soluzione adotterai.

Non è un caso che nella nostra Scuola questi due elementi facciano entrambi parte di un processo in 3 Fasi con cui noi prendiamo ogni decisione e risolviamo ogni problema:

  1. Identificare bene il problema (se non è chiaro e preciso, difficilmente potrai risolverlo in modo realmente efficace).
  2. Scegliere la soluzione più adatta (ossia prendere la tua decisione)
  3. Agire (perché non risolvi problemi e non stai realmente decidendo se non passi alla pratica).

Visto così sembra naturale e ovvio.
E in effetti un buon decision making non è altro che un buon modo di pensare e usare la tua mente per affrontare in modo costruttivo e sano la tua vita.

Dove nasce il problema?

Quando subentra la paura di decidere, legata alla paura di sbagliare.

In particolare esistono 7 Blocchi Principali che rendono difficile prendere le tue decisioni.

 

Cosa rende difficile il processo decisionale

Ti mostro quelli che sono i principali blocchi, che poi rappresentano anche le reali motivazioni per cui commettiamo errori di valutazione.

Molto spesso, piccola anticipazione, nelle teorie psicologiche si tende a ricercare il problema nel prendere decisioni in percezioni e analisi di tipo razionale.

Oppure la si “butta sul piano emotivo” come se le nostre emozioni fossero per lo più un elemento disturbante nella nostra vita.

Quando si conduce un test in laboratorio, su un campione di qualche decina o centinaia di persone, che sono lì per fare un test (anche se non sanno esattamente con che scopo) i dati sono sempre in parte alterati.

Se vuoi capire come noi prendiamo decisioni, devi osservare innanzitutto te mentre o fai e poi le persone mentre vivono NORMALMENTE la loro vita, non in situazioni artificiali.

Quelli che ti spiego adesso sono blocchi emersi nell’osservazione e studio di migliaia di persone durante situazioni spontanee di vita reale.

Il Blocco Numero 1: La paura di sbagliare, ossia il timore di fare la scelta peggiore e dover così affrontare le conseguenze di un tuo errore.

Il Blocco Numero 2: La confusione e l’insicurezza, quando non sai come stabilire cosa è giusto fare, perché ti mancano le domande giuste.

Il Blocco Numero 3: La paura del giudizio degli altri, che ti blocca per timore di deludere chi ami lasciando così a loro il controllo della tua vita.

Il Blocco Numero 4: La paura di far soffrire gli altri a causa delle tue scelte, finendo per bloccarti dal momento che ci sarà sempre chi non le condividerà.

Il Blocco Numero 5: La paura di sentirti in colpa, perché avrai sulla coscienza il dolore, l’insoddisfazione e il risentimento di chi si sentirà danneggiato da te.

Il Blocco Numero 6: La paura di non poter tornare indietro e magari peggiorare la tua situazione invece di riuscire a migliorarla.

Il Blocco Numero 7: La paura di non farcela, di non essere all’altezza della decisione e delle conseguenze che ne deriveranno.

In fondo a questa pagina puoi scaricare GRATIS un Report in cui abbiamo condensato anni di esperienza analizzando questi blocchi.

Per ognuno avrai maggiori dettagli (così da capire se e in che misura ti riguarda) e le indicazioni di come procedere per superarlo.

 

Che cosa si intende per processo decisionale?

Come abbiamo visto il decision making è il nostro processo decisionale.

Potremmo schematizzarlo in modo semplice così:

  1. Ti trovi in una determinata situazione.
    (considera che noi prendiamo continuamente decisioni, ovunque sei, qualsiasi cosa tu stia facendo, ci saranno centinaia di decisioni che tu prenderai)
  2. Analizzi tutte le possibili alternative.
    (molto semplicemente fare qualcosa o non farla, anche “non fare nulla”, sono tutte alternative)
  3. Raccogli informazioni.
    (alcuni collocano questo punto prima delle alternative, ma se ci pensi tu raccogli informazioni perché già hai una prima idea di quello che potresti fare o non fare e cerchi maggiori dettagli per capire.Considera che in questa fase rientriamo sempre in quelle che mi piace definire “6 tipologie di Informazioni speciali“, ossia tutte le fonti da cui attingere i dati per fare la tua scelta.
  4. Scegliere la migliore alternativa.
    (valuti tutte quelle disponibili, attraverso gli 8 Principi Universali delle decisioni, e poi scegli quella che ritieni migliore)
  5. Agisci, applicando la soluzione che hai appena scelto.
    (questa è una fase fondamentale, come dicevo anche prima non stai davvero scegliendo se tutto resta pura teoria delle decisioni)
  6. Verifichi come va e correggi se necessario.
    (altro momento importante: ogni decisione, anche la migliore, avrà sempre degli effetti collaterali)Si tratta quindi non solo di decidere, ma anche di osservare la qualità della tua decisione una volta presa, capire se è migliorabile e come, se hai sbagliato e dove, per continuare a crescere.

Ora ti spiego come ottimizzare sin da subito tutto questo processo.

 

Come migliorare il proprio processo decisionale (decision making process)

Decision making process

La prima cosa da considerare è che il nostro processo decisionale (decision making process) non è mai diviso tra razionalità e sentimento.

Emozioni, pensieri, parte logica e creativa sono elementi che fanno parte della mente e non sono separati.

Le neuroscienze hanno dimostrato che è sbagliato pensare che una parte del cervello elabori la creatività (emisfero dentro) e l’altra la logica (emisfero sinistro).

Al contrario: tutte le elaborazioni, i dati, le informazioni, “rimbalzano” da un emisfero all’altro in un continuo processo integrato che porta a ogni nostra decisione e azione.

La mente è un sistema unitario, non un insieme di parti indipendenti che funzionano per i fatti loro.

Un buon decision making deve tenere conto di questo, superando le tradizionali tecniche usate per fare scelte, e arrivando a un approccio globale.

Nelle tue decisioni rientrano tanti fattori:

  • Obiettivi a cui speri di arrivare attraverso la scelta che stai per prendere.
  • Pressione sociale da parte di tutte le persone che potrebbero essere coinvolte nella tua decisione (e nelle sue conseguenze)
  • Pressione da parte di chi, pur non coinvolto direttamente, può esprimere i propri giudizi e la propria disapprovazione nei tuoi confronti in funzione delle tue decisioni.
  • Paura e senso di insicurezza rispetto al fatto di ritenerti in grado di fare quella scelta e di affrontare le conseguenze che ne deriveranno.
  • Non avere la forza, gli strumenti, le capacità per mettere in pratica decisioni che potresti però sentire giuste.
  • Errori di tipo cognitivo (definiti bias) che portano a valutare la realtà, le situazioni o le tue capacità in modo distorto rispetto a ciò che è reale.
  • Esperienza passata che potrebbero aver lasciato in te convinzioni negative rispetto a decisioni da prendere, alle loro conseguenze, o alle difficoltà che comporteranno.

Potrei continuare questo elenco a lungo perché i fattori interni ed esterni che influenzano le nostre decisioni sono tantissimi.

Nella nostra esperienza con migliaia di studenti abbiamo elaborato un processo più chiaro e semplice, che tiene conto di questi fattori e ti offre una mappa chiara per migliorare il tuo decisione making e agire con sicurezza.

 

Gli 8 Principi Universali delle decisioni

Si tratta appunto di principi.

Non sono regole (quindi non sono rigidi e legati alla specifica situazione, ma si adattano a OGNI possibile decisione).

Non sono tecniche, ma un approccio integrato che tiene conto del modo in cui funziona la nostra mente e di come possiamo armonizzarla con il contesto esterno in cui agiamo.

  1. La tua direzione
  2. Le conseguenze
  3. La felicità
  4. Le Regole
  5. I principi
  6. Il Metro di giudizio
  7. Le influenze esterne
  8. Il Vero segreto

L’applicazione di questi principi Universali ti permette di ottimizzare le tue decisioni e commettere pochi errori.

Sbagliare è umano, neanche la migliore decisione, come detto, sarà priva di effetti collaterali o difficoltà.

Puoi sempre fare la scelta giusta, ma ciò non toglie che non tutti condivideranno quello che farai.

Applicare questi principi ti permetterà però di fidarti di te e del tuo “intuito”, e fare finalmente le tue scelte senza lasciare decidere gli altri al tuo posto (e finendo così per vivere “una vita non tua”).

Insieme alla “6 Tipologie di informazioni speciali” a cui accennavo prima, anche questi sono approfonditi nel nostro corso “Decido Io!”, dove imparerai come fare le scelte che senti giuste per te, senza ansie e senza bloccarti.

 

Conclusioni sul decision making

Impara a decidere

Se non decidi tu, lo farà qualcun altro.

Ma anche decidere che non deciderai, decidere che lascerai ad altri il compito di dirti cosa fare, anche questa è una tua decisione.

Decidere è come respirare: ognuno di noi la fa, che gli piaccia o no.

E decidere fa paura solo quando non sai come stabilire quale sia la scelta migliore da fare.

Individua quali dei 7 Blocchi Principali (scarica gratis il Report che trovi in fondo alla pagina) oggi ti impediscono di fare sempre le tue scelte con serenità e fiducia.

Inizia a studiare gli 8 Principi Universali, osservali nella vita di tutti i giorni, nella realtà, nelle decisioni degli altri.

Padroneggiarli è la strada con cui arrivare a fare sempre la migliore decisione, senza più la paura di sbagliare.




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