Dipendenza affettiva: quando le tue emozioni non dipendono da te

La dipendenza affettiva è una condizione patologica delle relazioni di coppia. Un po’ come essere dipendenti dalla droga, o dall’alcool, con la differenza che dipendiamo da una persona.

Su iltuopsicologo.it ho letto qualcosa di molto interessante:

 

è normale che in una relazione, in particolare durante la fase dell’innamoramento, ci sia un certo grado di dipendenza, il desiderio di “fondersi coll’altro”, ma questo desiderio “fusionale” collo stabilizzarsi della relazione tende a scemare.

 

A scemare sarebbe il desiderio fusionale, mentre viene considerato normale dipendere dal proprio partner, almeno in una certa misura.

In sostanza come dire che non c’è niente di male a farsi un po’ di cocaina, l’importante è che sia entro una certa misura 😉

L’idea stessa che la dipendenza sia parte naturale delle nostre relazioni è secondo me il vero problema.

La dipendenza affettiva viene considerata una condizione patologica, ma credo che, dal momento che consideriamo normale dipendere dal nostro partner, tutti sviluppiamo una certa dipendenza affettiva.

Non la consideriamo patologica, non la definiamo malata, ma comunque una forma di dipendenza sì.

Proseguendo l’articolo, infatti, iltuopsicologo.it specifica anche che:

 

Il dipendente dedica completamente tutto sé stesso all’altro […]. I dipendenti affettivi, solitamente donne, nell’amore vedono la risoluzione dei propri problemi […] Il partner assume il ruolo di un salvatore , egli diventa lo scopo della loro esistenza […]. A causa della paura dell’abbandono, della separazione, della solitudine, si tende a negare i propri desideri e bisogni […].

 

Questa dovrebbe essere una definizione di una persona “malata”, ma se lo guardiamo con onestà, non riguarda forse tutte le relazioni di coppia considerate sane e normali?

Chi in una coppia non dedica tutto se stesso alla persona che ama? Chi non pensa che la coppia, la famiglia, non sia uno scopo che da senso alla propria vita?

Quante volte diciamo, pensiamo che non potremmo vivere senza la persona che amiamo?

Lo dicono solo coloro che soffrono di dipendenza affettiva? O lo scrivono poeti, cantanti, lo dicono registi e lo leggiamo nei baci Perugina?

Dipendenza affettiva, o emotiva che dir si voglia, significa che le tue emozioni, il tuo benessere, la tua felicità dipendono da qualcuno. O da qualcosa.

Di solito l’ambito più ovvio in cui notarla è la relazione di coppia, perché è più facile pensare che sia normale che la mia felicità dipenda dal mio partner.

Tuttavia possiamo far dipendere le nostre emozioni, la nostra vita emotiva, anche da amici, genitori, figli e non solo.

Tutte le volte che la tua felicità o la tua sofferenza dipendono da cosa dicono o fanno gli altri, allora vuol dire che le tue emozioni dipendono da loro.

E che tu sei, in misura più o meno grande, dipendente.

La maggior parte degli esperti, se non tutti, considera normale che questo succeda, entro certi limiti, nelle relazioni. Partendo dal presupposto che sia ovvio che le nostre emozioni positive e negative dipendano dagli altri.

E se si sbagliassero?

 

 

Ma chi te lo ha detto che le tue emozioni dipendono dagli altri?

Dipendenza affettiva

Per quale motivo dovrebbe essere vero? Per quale motivo la mia vita dovrebbe dipendere dalle scelte degli altri?

Che succede se accanto a te ci sono persone che fanno scelte sbagliate, che si comportano male, che non sanno trasmetterti amore?

Perché dovresti pensare naturale che la tua vita sia nelle mani degli altri?

Dipendenza affettiva significa che tu sei nelle loro mani: ti renderanno felice? Ti faranno stare bene? Ti daranno sicurezza?

Oppure ti faranno stare male, sentire inadeguato, o inadeguata, triste, ti procureranno sofferenza?

Se fosse così, come potremmo sperare di vivere una vita felice, se questo, alla fine, non dipende da noi?

Se gli esperti hanno ragione, rassegnati, perché la tua vita dipende dagli altri, emotivamente intendo, per cui se starai bene o male, se soffrirai o sarai felice, non lo puoi decidere tu.

Devi solo incrociare le dita e sperare che chi ti circonda ti dia la felicità che desideri 😀

O forse no?

Io dico di no!

Io ho sperimentato che posso essere felice qualsiasi cosa dicano, pensino e facciano gli altri.

Ho scoperto che la dipendenza emotiva non è la natura umana, ma un modo di vivere la nostra vita e le relazioni con gli altri, di coppia, amicizia o qualsiasi tipo di legame.

Spesso confondiamo il modo in cui viviamo con la natura umana, la natura delle nostre relazioni.

Io ho visto che puoi amare gli altri, stare bene con loro ed essere felice, senza dipendere minimamente dalle loro scelte e parole.

Di più, ho capito che se dipendi da loro, anche poco, anche entro certi limiti, non riuscirai ad amarli davvero, e non sarai mai felice.

La verità che nemmeno gli esperti capiscono, quasi nessuno almeno, è che la nostra vita è totalmente nelle nostre mani, non dipende dagli altri, ma da te.

E questo vale soprattutto se parliamo di amore, felicità, emozioni.

E fin qui teoria 😉

Andiamo al sodo.

Qualunque sia l’emozione negativa che più di tutte avvelena la tua vita, nel prossimo video ti spiego cosa sono, come nascono e come funzionano le nostre emozioni.

Ho scelto diversi esempi e spero siano davvero sufficienti a farti capire bene la natura delle emozioni, perché quello che ti spiegherò adesso vale per tutte, positive o negative che siano.

L’ansia e la rabbia, la paura o la tristezza, la disperazione o la noia, l’apatia, ma anche la gioia e la serenità, l’allegria e la sicurezza, l’amore e la felicità.

E dal momento che le nostre emozioni influenzano immensamente la nostra vita (decisioni, scelte, azioni, comportamenti, parole), questa è una delle lezioni più importanti che ho imparato e che condivido con te.

 

In sostanza ti sto spiegando cosa accade nella nostra vita ogni volta che proviamo un’emozione.

L’idea che dipendano dagli altri, o dalle situazioni che vivi è il motivo per cui finiamo per vivere una vita di dipendenza emotiva continua, da tutto e tutti.

Dipendiamo da cose, oggetti, comodità, persone, relazioni, e se non abbiamo ciò che vogliamo cosa accade? Semplice, stiamo male!

Ma come hai capito da questo breve video, che ovviamente è solo uno spunto iniziale, la realtà non sta in questi termini, e le tue emozioni non dipendono affatto, e mai, da quello che accade o dagli altri.

Per approfondirlo ti invito a scaricare il primo capitolo del mio libro, Indipendenza Emotiva (titolo non a caso come vedi 😉 ), in cui ti faccio molti altri esempi e chiarirò ogni dubbio. Leggi GRATIS il primo capitolo ⇒

Senza comprendere questo concetto diventa impossibile arrivare a stare bene ed essere felici, ed è inevitabile sviluppare una certa dipendenza emotiva da persone e situazioni.

Ma non è la realtà o la natura umana: è solo il modo, sbagliato, in cui viviamo.

 

 

Catene invisibili create con le nostre mani

Ho per te un secondo video in questa prima lezione.

Nei prossimi 7 minuti ti spiego perché nasce una dipendenza da qualcosa o qualcuno.

È chiaro che di fronte a dipendenze patologiche tu devi rivolgerti a un medico o a uno specialista.

Ma la dipendenza emotiva è un modo di vivere le nostre relazioni e la trovi in ogni contesto.

A chi ti dice che è normale dipendere emotivamente dagli altri non credere. Come hai visto nel video di poco fa, infatti, le tue emozioni non dipendono mai da loro!

 

Meglio prevenire

Ora sai che ogni emozione non dipende da quello che ti accade, da cosa fanno gli altri, dalle loro parole e non è mai nemmeno casuale.

Ogni emozione dipende sempre da cosa pensi, dai tuoi giudizi, da come valuti la realtà. Soprattutto in modo inconsapevole!

Ho per te il primo esercizio del Corso, esercizio che ti sarà molto utile nelle prossime ore e nei prossimi giorni, fino alla prossima lezione.

Ascolta con attenzione il video, che poi concludiamo.

 

 

Conclusioni

Dipendiamo da ciò che riteniamo capace di eliminare, calmare, controllare le nostre emozioni negative. Ma tutto ciò che sta fuori di te non risolve mai il problema, ma te ne crea solamente molti di più!

Ora sai che l’emozione dipende da te e nella prossima lezione ti spiego come iniziare a prenderne il controllo.

Da ora, però, inizia a toglierle presa su di te creando la tua rete di protezione, pensando e organizzando dei modi semplici, ma efficaci, per non lasciarti controllare dall’emozione negativa.

Ecco qualche idea concreta che ho visto funzionare spesso e bene.

  1. Un film divertente
  2. Cercare le cose colorate attorno a te.
  3. Musica allegra
  4. Una telefonata a un amico
  5. Ballare in casa
  6. Cantare ad alta voce
  7. Pregare ad alta voce

Queste, invece, potrebbero essere complicate o difficilmente realizzabili sul momento o poco efficaci:

  1. Praticare uno sport
  2. Uscire con degli amici
  3. Andare a fare shopping
  4. Leggere un libro
  5. Fare una passeggiata

Vediamo come renderle semplici.

  • Un film divertente. Quale? Scegline due o tre, anche già visti, e tieni il dvd vicino al lettore, oppure metti nei preferiti la pagina Youtube col film. Appena vuoi, deve essere questione di due secondi.
  • Osservati attorno e cerca tutte le cose di colore blu che ci sono. Fai letteralmente un elenco ad alta voce e tieni la mente concentrata sul blu. Osservati intorno e nota tutto. Ti assicuro che funziona in modo incredibile.
  • Musica allegra. Quale? Scegli quella che ti mette di buon umore, crea un cd o fai una play list mp3 e tienila sempre a portata di mano. Anche qui, questione di pochi secondi.
  • Telefona a un amico. Chi? Qualcuno che è spesso disponibile. Magari preparati uno o due contatti di riserva.
  • Ballare in casa. Quando? Sempre! Hai la musica pronta, mettila e balla!
  • Cantare ad alta voce. Musica o no, puoi farlo immediatamente. Canta senza badare a nulla, divertiti solo con qualche pezzo allegro e positivo.
  • Pregare Dio. Ovunque ti trovi puoi sempre rivolgere i tuoi pensieri, anche sottovoce, a Lui. Chiedigli la forza per superare quel momento, chiamalo con forza.

Qualsiasi cosa ti viene in mente scrivila, preparala e, soprattutto, falla nel momento del bisogno.

Però attenzione: deve servirti a cambiare i pensieri, non sfogare o reprimere l’emozione.

Guarda il prossimo video con attenzione.

 

Tutto chiaro?

Non serve né reprimere né sfogare l’emozione. Devi capirla e trasformarla. Come imparerai già nella prossima lezione.

Giusto per chiarezza: quello che ti sto spiegando non ha nulla a che fare con un approccio “razionale”.

Non c’è contrapposizione fra pensieri ed emozioni: sono invece intrecciati tra loro.

Il pensiero è, semplicemente, ogni cosa che crea la tua mente: tutto ha forma di pensiero nella nostra mente. Io non parlo di cose “razionali”, solo di cose reali 😉

Chiarito questo ecco cosa devi fare:

  1. Osserva con attenzione come vivi e inizia a individuare le relazioni da cui finora hai fatto dipendere le tue emozioni positive o negative. Hai notato che ho scritto hai fatto dipendere? 😉
  2. Crea subito la tua rete di protezione, scrivila nei commenti, così potrò darti consigli e suggerimenti pratici.
  3. Usa la tua rete spesso, non lasciare che l’emozione ti controlli nemmeno per 5 minuti.
  4. Ogni volta che provi un’emozione non dare la colpa al resto del mondo, non pensare che sia merito di qualcuno, ma inizia a osservare che dipende da te.
  5. Scarica gratis l’anteprima del mio libro Indipendenza Emotiva e leggila nelle prossime ore. Approfondirai meglio quel che abbiamo visto. Leggi GRATIS il primo capitolo ⇒

Siamo appena all’inizio. Questi sono i primi passi se vuoi liberarti dal bisogno di qualcuno. Ricorda questo: se hai bisogno di me, non puoi amarmi davvero.



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