Esistono tantissimi libri interessanti che potrei consigliarti, ma oggi voglio fare qualcosa di più: indicarti 4 libri da non leggere assolutamente, altrimenti rischi davvero di diventare felice 😀
I libri che ti mostro oggi li ho letti tutti, personalmente, e ti assicuro che se li leggerai rischi davvero di non poter più vivere come hai sempre vissuto e continuare a ignorare alcune cose che ti potrebbe rendere una persona felice.
Ti rendi conto di quanto siamo pericolosi?
Cominciamo subito 😉
4 libri da non leggere assolutamente (o la tua vita potrebbe diventare davvero meravigliosa!)
Il primo libro lo ha scritto De Mello e si intitola Messaggio per un’aquila che si crede un pollo.
Come vedi già il titolo è pericoloso 😉
Credo sia stato uno dei primissimi libri che ho letto personalmente e potrebbe mostrarti tutte le illusioni di una vita normale e tranquilla, costringendoti a mettere in dubbio il tuo modo di vivere, pensare, sentire.
Sarebbe davvero una rivoluzione enorme, quindi anche un grosso rischio.
Ecco una delle frasi che mi hanno colpito maggiormente:
Il cuore innamorato resta morbido e sensibile. Ma quando si vuole assolutamente ottenere una determinata cosa o un’altra, si diventa spietati, duri, insensibili.
Come si possono amare le persone quando si ha bisogno di loro?
Le si possono soltanto usare. Se io ho bisogno di te per essere felice, ti devo usare, ti devo manipolare, devo trovare mezzi e sistemi per conquistarti. Non ti posso lasciare libero.
Ecco, leggi questo libro e di colpo ti rendi conto che invece di amare gli altri cerchiamo di ottenere da loro quello che vogliamo, perché siamo certi che solo così saremo felici.
C’è di più, nel libro De Mello arriva addirittura e dire che tu non vuoi essere felice, senti questa:
[…] noi non desideriamo essere felici. Vogliamo altre cose. O meglio: noi non vogliamo essere felici incondizionatamente. Sono pronto a essere felice a condizione che abbia questo e questo e quest’altro.
In sostanza, leggendo Messaggio per un’aquila che si crede un pollo, arrivi a mettere in dubbio che la felicità sia quel che pensi, che l’amore sia quel che hai vissuto finora, fino a sentirti fare un ragionamento che sinceramente può sconvolgere:
Pensate a qualcuno che amate molto, qualcuno a cui siete vicini, qualcuno che è prezioso e provate a dire a quella persona, nella vostra mente: “Preferisco la felicità a te”. Osservate quel che accade. […] Quanti di voi si sono sentiti egoisti, pronunciando questa frase? […]
Ma pensate un attimo a chi è veramente egoista. Immaginatevi qualcuno che venga a dire a voi: “Come hai potuto essere tanto egoista da anteporre la tua felicità a me?”.
Non vi verrebbe forse da rispondere: “Scusa tanto, ma come puoi tu essere tanto egoista da pretendere che anteponga te alla mia felicità!?”.
Non male vero come riflessione?
Leggere questo libro apre la mente.
E rischia di farti capire molte cose su cui poi potresti costruire la tua felicità, ma abbandonare la normalità.
L’arte di amare, di Erich Fromm
C’è di più però, il secondo libro da non leggere assolutamente lo scrisse molti anni fa Erich Fromm, famosissimo come L’arte di amare.
Sentito vero?
Anche questo è uno dei primi libri che ho letto e parlando di amore, che è il tema che ci interessa di più nella vita, dice cose molto strane:
Se una persona ama solo un’altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egotismo portato all’eccesso.
Il che vuol dire che se tu ami una persona cara, o poche persone a te vicine, e non ti importa molto, o nulla, di tutti gli altri essere umani, non stai amando nemmeno le persone che credi di amare.
Folle vero?
E c’è di più, perché Fromm spiega anche che l’amore non capita, non è qualcosa che provi all’improvviso per qualcuno che ti piace, ma è una scelta:
L’amore è azione, un potere umano […] l’amore è soprattutto “dare” […] è la più alta espressione di potenza. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia.
Mi sento traboccante di vita e felicità. Dare dà più gioia che ricevere […] perché in quell’atto mi sento vivo.
In sostanza confondiamo, secondo Fromm, l’amare, che è una scelta, con l’essere amati, che è la pretesa di ricevere qualcosa da qualcuno e per la quel facciamo di tutto per essere apprezzati, graditi, seducenti.
Quello che diceva De Mello, quando sostiene che se vuoi avere qualcosa (o qualcuno) farai di tutto per legarlo a te e negargli la libertà.
Entrambi dicono, infatti, che se ami lasci libertà, ma se la lasci e perdi quel che avevi, o chi avevi?
Così finisce che leggere questi primi due libri ti fa capire che forse l’amore non è quello che pensavi, che forse devi mettere in discussione di aver mai amato davvero qualcuno!
Sai cosa significa rendersi conto di non avere mai amato?
Io l’ho provato, ci sono passato, e ti assicuro che ti rivoluziona la vita, per questo sono libri pericolosi.
Amore, di Leo Buscaglia
E c’è di più, senti cosa dice Leo Buscaglia nel terzo libro, Amore, che ti sconsiglio di leggere se non vuoi che la tua vita cambi davvero:
Io amo perché lo devo, io amo perché lo voglio. Io amo per me, non per gli altri. Io amo per la gioia che mi da, e solo occasionalmente per ciò che questa gioia dona agli altri.
Se gli altri mi rafforzano, ebbene, tanto meglio, ma in caso contrario sarò pago ugualmente, perché in me l’amore è un atto di volontà.
Sembra che questi autori si siano messi d’accordo e insistano tutti sul fatto che l’amore non capiti ma sia una nostra scelta. Io decido di amare, non succede per caso.
E senti cosa dice ancora Buscaglia in questo che, nonostante sia capace di scardinare le tue convinzioni, è il più bel libro che abbia mai letto:
L’amore è amore solo quando è dato senza che in cambio ci si aspetti alcunché. […] Noi amiamo perché vogliamo amare perché amare ci da gioia […]
Il nostro amore deve incoraggiare chi amiamo a perseverare lungo il suo cammino, anche se questo non confluisce nel percorso da noi auspicato.
Già, Buscaglia sostiene che l’amore non chiede niente (nemmeno di essere ricambiato!) e che amare significa sostenere gli altri mentre fanno la loro strada anche se non è quella che noi volevamo per loro.
Amare senza ricevere nulla, amare anche chi si allontana, per esempio, chi agisce nel modo che noi riteniamo sbagliato.
Amare per amare.
Amare per amore.
Sarebbe una grande rivoluzione, pericolosa per tutti, per la normalità.
Ma normalmente siamo felici?
Questi libri ti potrebbero fare capire che forse il problema sta nel modo in cui viviamo e non nelle cose che otteniamo.
Ma dove sono finite le emozioni? L’amore non era un’emozione e l’emozione non è qualcosa che non possiamo scegliere?
Ecco una scoperta molto interessante, che dice qualcosa di sconvolgente, realizzata da Paul Ekman:
[…] l’esperienza sociale influisce sugli atteggiamenti emotivi, crea regole su come sentire e su come manifestare quello che si sente, sviluppa e affina le occasioni specifiche destinate a suscitare rapidamente un’emozione.
In altre parole la cultura modella quali emozioni manifestiamo e quando.
Chiaro?
Vuol dire che l’emozione non è così spontanea come pensiamo, ma è determinata dalla cultura in cui viviamo.
In sostanza il concetto è che tu provi le tue emozioni in base a come ti hanno insegnato a provarle, quando ti hanno insegnato che puoi provarle.
Non sono qualcosa di incontrollabile, a quanto pare, ma di socialmente determinato.
Il quarto libro che ho scelto per te oggi si intitola Indipendenza Emotiva, di Giacomo Papasidero.
Indipendenza Emotiva, di Giacomo Papasidero
Giacomo sostiene (sì, ok, sono io, ma fammi finire con il tono giusto 😉 ) che le emozioni non solo sono determinate dalla cultura, come detto, ma che siamo noi a crearle attraverso i nostri pensieri. Ecco uno degli esempi più eclatanti:
È il giorno del tuo compleanno e il tuo partner ha preparato per te una festa a sorpresa: ci sono tutti i tuoi amici e le persone più care. Dopo una serata meravigliosa c’è un ulteriore regalo: una notte indimenticabile di passione con la persona che ami, e che ha fatto tutto questo solo per te. Al mattino ti svegli, il sole entra dalla finestra e senti il cinguettio degli uccelli fuori dai vetri.
Che vita meravigliosa, vero? Che persona fortunata che sei ad aver trovato qualcuno che ti ami in modo così speciale. L’unico problemino, che non sai, è che prima della festa a sorpresa, sul vostro divano, il tuo partner e l’amante che ignori esista hanno festeggiato anche loro il tuo compleanno! Eppure ti senti fortunato, amato, felice.
Com’è possibile che provi tutte queste emozioni meravigliose, se la persona che ti sta accanto ti tradisce e non ti ama davvero? Come fai a provare amore se non ne ricevi?
Aspetta, senti questa. Luca è sposato con Patrizia da cinque mesi e tutto andava bene, finché, mosso dalla sua gelosia, non sbircia nel cellulare della moglie e scopre dei messaggi di Giorgio, un amico comune che faceva il filo a Patrizia prima del loro matrimonio. Luca non ha dubbi, il tono dei messaggi è sdolcinato e ambiguo: lei lo tradisce.
Lui fa una scenata, grida, si arrabbia tremendamente. Non sopporta di essere preso in giro, e trova assurdo che sia successo così poco tempo dopo che si sono sposati. Lei gli assicura di non aver fatto nulla, che lo ama e mai lo tradirebbe. Luca però non si fida. Inizia a sospettare di Patrizia ogni volta che esce con le amiche, che per lui le reggono il gioco, mentre lei fai di tutto per convincerlo che è sincera: lo abbraccia spesso dicendogli che lo ama, è sempre gentile e comprensiva, non gli mette fretta e rispetta i suoi dubbi.
La verità è che Giorgio è un amico di Patrizia, lei non ha mai tradito Luca ma tutto quello che fa per lui non basta: Luca non si sente amato, sebbene lei gli dia davvero amore in ogni modo. Per lui sono gesti finti e falsi, modi per nascondere un tradimento di cui è certo, ma di cui non ha ancora le prove.
Non è curioso che tu, tradito prima della festa di compleanno, ti senta la persona più fortunata del mondo mentre Luca, che è davvero amato da Patrizia, si senta tradito, ferito e deluso? Se tu pensi di essere fortunato, proverai gioia, se pensi di venire tradito, invece, rabbia o delusione. Lo ripeto: le tue emozioni sono reazioni valutative a quello che ti accade.
Interessante come esempio vero?
Come possiamo provare emozioni per cose irreali?
Se l’emozione fosse davvero dovuta all’amore che riceviamo, o alle cattiverie che subiamo, perché le proviamo anche se non accade nulla di tutto questo?
Siamo d’accordo sul fatto che spesso davanti alla stessa situazione due persone possono provare emozioni diverse?
Magari tu sei tranquillo, o tranquilla, ma tua mamma è ansiosa, o un tuo amico è arrabbiato.
Ecco una differenza chiave che può aiutarti a rifletterci sopra:
Proviamo anche il test del ghiaccio: quanto pensi di poterci tenere la mano dentro prima di toglierla per il freddo? Qualche secondo o minuto? Tutti avremo certamente un tempo differente, magari a te, dopo qualche secondo, la mano farà male e la toglierai dal freddo, mentre io potrei resistere un minuto e un nostro amico anche venti. Ma il ghiaccio fa male a tutti e il freddo, a un certo punto, non lo sopporta più nessuno.
Tutto ciò è legato al freddo del ghiaccio, che fa scaturire in noi una reazione. Le nostre emozioni, invece, sembrano seguire una logica differente. È chiaro, quindi, che persone diverse possono avere risposte differenti anche davanti alle stesse situazioni e agli stessi episodi, e spesso e proprio quello che accade. Se la risposta emotiva dipendesse davvero da quello che accade, non dovremmo invece rispondere tutti nello stesso modo?
Penso che il ragionamento non faccia una piega.
Il vero problema è che se davvero le tue emozioni le crei tu, se davvero non dipendono da cosa succede, non sono incontrollabili, allora forse è vero che l’amore lo scegliamo noi e che amare è qualcosa di diverso da quanto siamo stati abituati a credere.
Ricorda che la cultura, dicevamo prima, determina cosa provi e quando. L’amore non farà così eccezione a questa regola.
Insomma, questi 4 libri non devi leggerli assolutamente se vuoi mantenere una vita normale e tranquilla, certo, forse non sarai mai felice, ma vale la pena correre questo rischio?
Io l’ho corso 😉
Conclusioni: ora puoi scegliere davvero!
I 4 libri da leggere… ehm, da non leggere assolutamente, scusa il lapsus, ora li consoci 😀
Personalmente sono capaci di mettere in dubbio le tue certezze, ma non mirano a distruggere, ma a svelare una realtà differente da quella che hai sempre pensato.
Io li ho letti tutti (e l’ultimo, come avrai notato, l’ho scritto io!) e se potessi tornare indietro e scegliere se farlo, a distanza di anni e dopo aver visto che effetto hanno avuto sulla mia vita, li leggerei di nuovo.
L’ultimo, Indipendenza Emotiva, ti posso dare modo di iniziare a leggerlo gratis da qui ⇒
Per gli altri non posso fare altro che consigliarti davvero di andarli a leggere subito, comprali in libreria o su internet, o dove ti pare, ma leggili.
Forse sei tipo da romanzi?
Ti assicuro che questi 4 libri faranno eccezione e se la meritano, e non ti pentirai dei soldi spesi, forse uno degli investimenti migliori della tua vita.
Garantisco io 😉