Nati per amare non è solo il motivo per cui parlo così tanto spesso di amore, ma è anche il titolo di uno dei libri scritti da Leo Buscaglia. Da quando mi sono reso conto che l’amore è il senso stesso della nostra esistenza, ho capito come diventare felici ma anche come siamo ingannati da un sacco di idee distorte.
La prima, più evidente, è che non siamo nati per essere amati. La grande illusione è pensare che saremo felici se gli altri ci ameranno.
Fortuna vuole che sia tutto nelle nostre mani e che quello che decideranno di fare gli altri riguarda loro, non noi.
Il senso della nostra vita è amare, qualcosa di attivo che facciamo noi, che gli altri siano d’accordo o meno 😉
Il libro è una serie di riflessioni sull’amore e non solo, perché parliamo di amore in modo ampio, e oggi voglio partire dai tanti spunti che ci troverai (ovviamente solo alcuni), per aiutarti a riflettere su come diventare felice. Cominciamo!
Nati per amare: dare è tutto
Credo che il punto di partenza per una guida che vuole spiegarti che siamo nati per amare non possa essere altro che capire cosa sia l’amore che siamo nati per dare.
Il vero amore anela a donare a un altro, senza curarsi di sapere chi avrà di più.
La persuasione che l’amore implica una sorta di “quid pro quo” è indizio, nella migliore delle ipotesi, di un’immaturità che richiede di essere superata.
E nella peggiore è una deformazione dell’amore che tramuta la coppia in due infelici combattenti in lotta concorrenziale per ottenere il controllo.
Ti è mai capitato di pesare i tuoi gesti e i suoi, e chiederti se ti ama quanto lo, o la, ami tu?
O chiederti chi di voi ami di più, se non sia tu a dare molto più di quello che ricevi?
In ogni caso è qualcosa che non ha niente a che vedere con l’amore questo ragionamento, questi dubbi non parlano di amore, ma di paura e insicurezza.
Chiedersi chi ama di più significa chiedersi: otterrò quello che desidero? Vale la pena dare tutto quello che do?
E il problema nasce anche dalla convinzione che l’amore sia frutto del caso.
Che capiti di amare qualcuno e che altrettanto involontariamente l’amore possa finire.
Ma l’amore esige sforzo e […] non muore mai di morte naturale.
L’amore è una scelta
Per me non è importante il motivo per cui due persone scelgono di condividere la loro vita, e in fondo questo vale anche in qualsiasi relazione, tra genitori e figli, amici, parenti.
Ciò che fa la differenza non sono i motivi di partenza, l’occasione da cui nasce un incontro, ma l’impegno con cui si sceglie di amare, di corrispondere al nostro scopo naturale.
Quali che siano state le motivazioni che le hanno spinte l’una verso l’altra, esse varranno a mantenerle unite solo se sono decise ad approfondire senza posa lo loro conoscenza. […] l’amore deve crescere.
È necessario nutrirlo a vicenda, con l’esperienza, con la comprensione, con la pazienza, con la discrezione, col discernimento.
La realtà è che siamo nati per amare e amare richiede impegno, passione, volontà.
Comprendere non capita, sei tu che scegli di capire i motivi che spingono gli altri ad agire invece di fermarti a giudicare in modo superficiale scelte e comportamenti.
L’amore è pazienza
La pazienza non arriva per caso, ma sei tu che decidi di aspettare gli altri rispettando i loro tempi, con calma, senza fare pressioni.
La natura ci offre un’infinita varietà di piante che ci affascinano e ci allietano. Sappiamo che sarebbe ridicolo pretendere di giudicarle.
Non le rimproveriamo perché non producono una nuova foglia o una nuova gemma quando a nostro parere lo dovrebbero fare! […] Lasciamo che si comportino come per loro è naturale […]
A volte il miglior servigio a coloro che amiamo consiste nel tenerci in disparte, silenziosi, pazienti, comprensivi, speranzosi. Rimanendo in attesa.
Ricordo la storia di un uomo che vedeva un bruco che preparava a schiudersi per diventare farfalla.
Il tutto era lungo e all’uomo sembrava anche penoso, così, impietosito dalla scena, alita sul bruco per agevolare il processo.
Difatti la farfalla nasce più facilmente, ma la fretta con cui esce dal baco le atrofizza le ali, che non hanno il tempo di formarsi perfettamente, rendendola per sempre incapace di volare come avrebbe potuto.
Pazienza significa rispettare i temi degli altri consapevoli che ognuno ha i propri, senza forzare, con amore. Questa è una scelta che richiede molto impegno e a volta molta padronanza di sé.
Il protagonista della storia non era certo animato da cattive intenzioni. Il problema è che lui credeva giusto che il bruco facesse più in fretta.
L’amore richiede comprensione
Se qualcuno osa dissentire con noi o esprimere una diversa visione del mondo, diamo per certo che non ci possa amare.
Se qualcuno ci critica, subito bolliamo il suo contegno come ostile. […] Pretendiamo che gli altri siano comode lenti attraverso le quali asserire noi stessi.
Quando ci comportiamo in questo modo noi non amiamo chi ci ama: amiamo chi ci ama come vogliamo noi.
Il problema è che la comprensione è alla base dell’amore.
In realtà tendiamo ad accordare le nostre attenzioni (se lo facciamo per ricevere non lo chiamerei nemmeno amore!) a chi si comporta come noi riteniamo giusto.
Giudichiamo gli altri sulla base del nostro comportamento e rifiutiamo chi è lontano da noi, dal nostro modo di vivere, dalla nostra visione del mondo.
In questo modo noi non amiamo, per di più se siamo convinti che l’amore debba essere atteso.
L’amore non conosce la parola “sacrificio”
Spesso mi scrivono persone che mi raccontano quanti sacrifici hanno compiuto inutilmente, per le persone che amavano ma che le hanno abbandonate.
Il concetto di fondo è che non ne fosse valsa la pena e che tutto quel sacrificio, che ricordano come un peso enorme, fosse stato gettato via.
Quando diamo qualcosa, qualunque cosa, a una persona che amiamo, quale che sia la portata del nostro sacrificio, non possono sussistere condizioni di sorta.
Ciò che facciamo lo facciamo perché vogliamo farlo, senza implicazioni, senza debiti, senza alimentare sensi di colpa.
Così non ha senso rinfacciare ai figli tutti i nostri sforzi per cercare di portarli alle scelte che noi riteniamo migliori per loro, o con il partner, perché si adegui alle nostre pretese.
Io penso anche qualcosa di più: non esiste sacrificio in amore.
Non per come lo intendiamo normalmente 😉
Se lo faccio per amore non mi pesa, non è un problema, non mi fa stare male.
Il problema, il vero sacrificio, poggia la sua natura dolorosa nel rinunciare contro voglia, se agiamo per interesse, perché vogliamo ottenere qualcosa e non per amore.
Noi amiamo davvero se amiamo perché vogliamo farlo e non per averne qualcosa in cambio. Amare ci rende felici: come puoi chiamare sacrificio qualcosa che ti rende felice?
Se ami davvero, saranno gli altri, all’esterno, che lo chiameranno sacrificio, ma per te no, per te sarà semplicemente amore.
Tempo per amare
Dobbiamo trovare il tempo necessario per arricchire le nostre esistenze e di conseguenza il nostro amore. Diversamente, la nostra non è altro che una mera convivenza.
Trovare il tempo, per esempio, di parlarsi davvero, non per un semplice elenco delle cose fatte durante il giorno, ma per confidare emozioni, sensazioni, speranze, idee.
Condividere chi siamo e diventiamo ogni giorno significa trovare il tempo di mostrarci, senza fretta, aprendo la nostra mente e il nostro cuore.
Non chiedere cosa è successo, ma come lo ha vissuto. Cosa ne pensa, per quali motivi lo ha vissuto bene o lo ha vissuto male.
Non dire solo cosa fai, ma spiega perché per te è importante.
Troppo spesso ci limitiamo, con le persone che pensiamo di conoscere ormai bene (e che crediamo conoscano bene noi) a elenchi di attività svolte, giusto per aggiornarle sulle cose realizzate.
Ma noi non siamo semplicemente esecutori di azioni, le motivazioni per cui scrivo questa pagina sono anche più importanti del contenuto stesso.
Non basta che dica di averla scritta, non si capirà da questo il motivo per cui dedico ore davanti al computer, leggo, cerco e penso come rendere ogni pagina che scrivo speciale e unica.
Non accontentarti della forma, vai alla sostanza, scopri le ragioni, le emozioni degli altri. Questo alimenta l’amore, la continua scoperta di chi vive accanto a te.
La cosa più importante
Alla fine credo che per concludere queste parole siano le più giuste.
Siamo nati per amare, su questo non ho dubbi, per cui la consapevolezza più importante è ricordarci che l’amore è una scelta attiva, e non una condizione che subiamo se siamo fortunati.
L’amore è sempre elargito come un dono: liberamente, spontaneamente, senza contropartita.
Viene concesso anche quando il suo beneficiario non lo riconosce come tale o non lo apprezza.
Noi non amiamo per essere amati: amiamo per amare.
Se capisci questo, se inizi a vivere la vita che sei nato, o nata, per vivere, cioè una vita in cui ami, sempre, comunque, tutto, tutti, allora diventi felice.
Visto che Nati per amare parla di amore ma da anche ampio spazio alla relazione di coppia, voglio mostrarti un mio video che è perfetto dopo quello che ci siamo detti oggi.
Sono certo che le pagine di questo libro ti offriranno l’occasione di metterti in discussione e comprenderti meglio.
Vai in libreria e compralo oggi stesso, se lo hai letto e non avevi pensato a quello che ti ho detto rileggilo, con occhi nuovi.
E se vorrai condividere cosa ne pensi, mostrarmi i tuoi dubbi e confidarmi le tue scoperte e intuizioni, lascia un commento, sarò felice di notare spunti che, anche dopo più letture, mi sono sfuggiti 😉