“Per te sarei disposto a fare qualsiasi cosa!”
Sarà capitato anche a te di dirlo, o quanto meno pensarlo, e scommetto che se l’hanno detta a te, è stata una frase che ti ha fatto un enorme piacere ricevere.
Ti sarai sentito, o sentita, importante.
Quando qualcuno pronuncia una simile frase, ne è probabilmente convinto pienamente e magari, soprattutto all’inizio di una relazione di coppia, è anche molto frequente che venga spontaneo pensare che, per quella persona speciale, saremmo veramente disposti a qualsiasi cosa.
Siamo abituati a pensare che l’amore verso una persona si misuri anche sulla base dei cambiamenti positivi che si è disposti a fare per amore dell’altro.
- “Per te ho smesso di fumare”.
- “Per te ho smesso di andare tutte le domeniche allo stadio”
- “Per te sono tornata in forma perdendo quindici chili”.
Magari vedi questi “cambiamenti fatti per amore” attorno a te, lo ha fatto magari il marito o la fidanzata di qualche tuo amico o amica, o collega.
E ti sorge il pensiero frustrante: “Ma perché il mio partner proprio non riesce a migliorarsi, o a correggere un suo grave difetto, anche se glie l’ho chiesto così tante volte?”
Prima di procedere, fai il test sulla coppia.
Non mi ama abbastanza: da cosa lo capisci?
Lo hai chiesto in tutti i modi. Hai provato ribellandoti e arrabbiandoti, pensando che la paura di perderti avrebbe avuto il suo effetto.
Non ha funzionato.
Così ci hai provato con gentilezza, spiegando a lungo perché quel comportamento, quel vizio, quella mancanza ti creassero malessere e chiedevi la collaborazione del tuo partner, ci hai provato impegnandoti tu in prima persona.
Niente.
Alla fine dell’ennesimo tentativo, hai deposto le armi, pensando “non c’è niente da fare”.
E magari hai pensato “Forse non mi ama abbastanza. Se mi amasse davvero, e non volesse perdermi, mi ascolterebbe. Mi capirebbe. Si impegnerebbe a cambiare.”
Non so se ti è mai capitato di “cambiare per qualcuno”.
Se una persona a cui tieni molto ti fa notare un difetto o una dipendenza che tu stesso, o tu stessa, riconosci come negativo e ti chiede di cambiare, e tu decidi di farlo per lei, per non perderla o anche semplicemente per il desiderio di renderla felice, che cosa pensi che succederebbe se a un certo punto questa persona sparisse dalla tua vita?
O se succedesse a te, di pensare che, tutto sommato, non è che valesse poi così tanto la pena impegnarsi cosi tanto e fare sacrifici per lei?
Non rischieresti di ricadere nel baratro di prima, magari con gli interessi?
Migliorarsi per un’altra persona, può davvero essere un cambiamento profondo e duraturo?
Mi è capitato di vedere delle persone che avevano smesso di fumare “per amore” e poi, se la relazione magari finiva, ricominciavano a fumare addirittura più di prima!
Cambiare per qualcuno non è mai la scelta giusta.
E se non lo è per noi, perché lo desideriamo dagli altri?
Se amiamo quella persona, non vorremmo il meglio per lei?
Un cambiamento vero, per essere duraturo, deve essere dettato dalle motivazioni giuste.
Io inizio a desiderare davvero di cambiare, e di conseguenza posso veramente farlo, solo nel momento in cui riesco a comprendere in profondità e in prima persona quali sono i veri motivi che mi spingono ad avere un determinato comportamento che ho riconosciuto come negativo.
Un comportamento deleterio per me, ancora prima che per chi mi sta accanto.
Soltanto nel momento in cui riusciamo a capire quali sono le paure che stanno alla base del nostro comportamento, possiamo iniziare a lavorarci.
Le persone cambiano solo quando scelgono di cambiare.
Tu stai amando davvero, o per te è diverso?
Tanti anni fa ho letto questa frase, che sembra sia attribuita a Catullo: “Amami quando lo merito meno, perché è il momento in cui ne ho più bisogno”.
E’ estremamente facile e piacevole amare una persona che sia disponibile e amorevole verso di noi.
Estremamente difficile quando invece la persona che diciamo di amare ci tratta male, ha dei comportamenti che ci infastidiscono, continua a commettere gli stessi sbagli anche dopo aver promesso che non li avrebbe più rifatti.
Eppure, è esattamente quello, il momento in cui ha più bisogno del nostro amore.
Della nostra pazienza, del nostro aiuto.
“Se dici di essere disposto a qualsiasi cosa per me (e magari è vero e , se osserviamo bene, ce lo dimostra in tantissimi modi), perché non riesci a fare una cosa così semplice, se sai che mi fa soffrire?”
Forse perché non ne è capace.
Forse perché ha bisogno di aiuto.
Forse perché le paure che stanno alla base dei suoi comportamenti, e che ci appaiono così sgradevoli e sbagliati, sono più forti.
Comprendere non è giustificare e subire.
Comprendere significa iniziare ad aprire gli occhi e guardare gli errori degli altri da una prospettiva diversa.
Non come un affronto verso di noi o una mancanza di rispetto e amore, ma frutto delle loro paure, delle loro debolezze e insicurezze.
Ti propongo un esercizio. L’ho chiamato “e io sono perfetto?”
Se in questo momento hai un partner, un genitore, un figlio, un caro amico o un collega a cui “rimproveri” , anche solo dentro di te, un comportamento che consideri sbagliato, spiacevole per te, che ti crea disagio o che proprio non approvi, per ogni suo comportamento che trovi sgradevole, pensa a un comportamento tuo, che questa persona o altri potrebbero trovare altrettanto fastidioso.
Magari te lo hanno anche fatto notare più di una volta. Ma tu hai pensato che “nel tuo caso è diverso”. Si tratta di sciocchezze, o di “cose di poco conto”, vero? 😉
Oggi fermati a rifletterci un po’ più a lungo.
Potrebbe anche essere qualcosa di cui altri non sono a conoscenza ma che tu riconosci come negativo per te e vorresti cambiare.
Perché ancora non ti sei liberato, o liberata, di questa abitudine negativa, di questa dipendenza, di questo comportamento?
Quali le difficoltà, gli ostacoli?
Sono così diversi da quelli per cui chi “non ti ama abbastanza” non è ancora riuscito a cambiare i suoi? 🙂