“Non riesco a rimanere incinta” oppure “non riesco ad avere figli”.
Hai mai pensato qualcosa di simile?
Oggi ho passato la pausa pranzo con una mia collega e una nostra amica in comune e, tra i vari argomenti, ci siamo soffermate a parlare delle preoccupazioni della nostra amica riguardo alla figlia che da un po’ di tempo sta vivendo malissimo i suoi tentativi falliti di procreazione assistita.
Vuole diventare mamma e non ci riesce.
Ultimamente mi rendo conto di quanto stia diventando una vera e propria malattia, il fatto di vivere come una vera e propria ossessione il fatto di non riuscire ad avere un figlio.
La figlia della mia amica e il suo compagno, ogni volta che si sottopongono a dei costosissimi nonché estremamente stressanti e invasivi trattamenti di procreazione assistita, sono all’inizio pieni di speranza, sono convinti che quella sia “la volta buona”, ma a ogni fallimento escono sempre più stressati, delusi, stanchi, disperati.
E, in un vero e proprio circolo vizioso, in una tremenda morsa che stringe sempre di più, sono sempre più ossessionati dal loro bisogno di avere un figlio, dal senso di vuoto e di “fallimento” per non poterlo avere.
La mia amica diceva: “Tutte le amiche, cugine, colleghe di mia figlia sono ormai diventate mamme, e lei soffre moltissimo perché non riesce ad avere un figlio”.
Anche io ho vissuto per un periodo l’esperienza della ricerca di un figlio, tra cui, per alcuni mesi, anche quella della procreazione assistita.
E, come l’ho condivisa con la mia amica, desidero oggi condividerla con te.
Non riesco a rimanere incinta: perché voglio diventare mamma
Anche io ho spesso pensato di voler diventare mamma.
Anzi, sai quando è stata la prima volta che l’ho pensato?
Esattamente quando stavo per perdere la mia.
Ricordo ancora con estrema precisione il momento e il luogo in cui ho formulato quel pensiero.
Mi trovavo vicino alla mia adorata mamma, vicino al suo letto d’ospedale, qualche giorno prima che morisse. Pensavo a quanto grande e profondo fosse l’immenso amore che ci univa, e non riuscivo a pensare a un amore più grande e totale.
“Forse solo quando a mia volta potrò diventare mamma, potrò riprovare un amore cosi grande, una condivisione cosi totale, un’intimità così profonda”.
E quel pensiero mi ha accompagnato per tanti, tanti anni.
Ho sempre immaginato “la mia bambina”.
Ha anche un nome, si chiama Emi, un nome giapponese composto da due caratteri, di cui il primo, “E” si scrive esattamente come “Megumi” in una lettura diversa, e significa Grazia, e il secondo, “mi”, significa bellezza.
Ho sempre immaginato la mia piccola Emi su una nuvoletta, felice e spensierata e in attesa che le mettessi una scala per scendere sulla terra dalla sua mamma.
La scala non ha funzionato 😀
Emi rimarrà probabilmente sulla sua nuvoletta 🙂
A meno che non sia una bimba già nata in qualche parte del mondo che sta aspettando una famiglia che la adotti… Perché no?
Diventare mamma: opportunità o diritto?
Avevo molti dubbi sulla procreazione assistita, ma non volevo lasciare nulla di intentato e volevo lasciare almeno una porta aperta.
Ho provato per mia scelta una volta sola.
È stata un’esperienza molto interessante, soprattutto perché mi ha aiutato a capire definitivamente una cosa in cui già credevo, ma forse non ero ancora pienamente convinta: un figlio è un Dono.
E, quando ci donano qualcosa, che facciamo, andiamo a pretendere il regalo?
Se capita, è senza dubbio una delle esperienze più meravigliose che un essere umano possa fare, ma se non capita, ti assicuro che la Vita può ugualmente essere vissuta pienamente e in modo altrettanto entusiasmante e ricco d’amore.
Non solo.
È un Dono immenso e meraviglioso che viene fatto a noi, ma non per il nostro piacere e la nostra soddisfazione. E’ come un’investitura, come una missione che ci viene attribuita.
Perché a nostra volta noi possiamo donare.
Donare amore.
Essere mamma: che cosa significa esattamente?
E anche perché attraverso di noi si possa compiere il Miracolo della Vita.
Come ho detto oggi alla mia amica, tanti anni fa il parroco della chiesetta che mia zia fino a poco tempo fa frequentava, aveva detto una cosa bellissima che mi era rimasta molto impressa.
Che cosa significa essere mamma?
Una mamma dona.
Dona amore, dona se stessa, per i propri figli, per la propria famiglia.
Anche io vedo una mamma come il cuore pulsante di una casa, di una famiglia, l’angelo della casa. Colei che ha sempre una parola di conforto, che ha la forza di sopportare tutto, che sa donarsi, sacrificarsi, intercedere per il benessere di tutti, con una pazienza senza fine.
Il parroco diceva: “Adesso in questa chiesa ci saranno diverse mamme. Ma io vi dico una cosa: ogni donna può essere una mamma, indipendentemente dal fatto che abbia figli o meno”.
Questa osservazione mi ha rivoluzionato la vita.
Rimanere incinta o diventare mamma?
Io non sono diventata mamma, ma non mi sento triste o incompleta o fallita per questo.
Tanti anni fa ero seduta su degli scogli vicino a mio marito, e avevo condiviso un mio pensiero: “Non voglio un figlio per colmare un mio vuoto. Non voglio un figlio perché tutti ce l’hanno.
Io sarò davvero pronta a diventare madre solo quando mi sentirò talmente felice e in pace con me stessa da pensare: Quanto sarebbe bello condividere tutta questa gioia e le meraviglie della vita con una nuova creatura, e prenderla per mano per guidarla in questo meraviglioso viaggio”.
Non ho figli miei, ma a parte il fatto che sarei sempre in tempo per adottarne, se essere mamma significa donare amore, quante persone al mondo ci sono, che hanno bisogno di una “mamma”?
Che sappia dare ascolto, comprensione, consigli, aiuto.
Sai una cosa?
Non solo non mi sento più triste, ma in tante occasioni mi sento persino grata per non aver avuto figli.
Perché avere dei figli “miei” (che poi anche su questo aggettivo possessivo ci sarebbe tanto da discutere e puoi leggere questa mia newsletter ⇒) avrebbe assorbito moltissime mie energie e tempo, che inevitabilmente non avrei potuto dedicare a tante e tante altre persone.
Quelle che aiuto per lavoro, mio padre, mia zia, le persone a cui posso dedicare tempo e ascolto quando vedo che ne hanno bisogno.
E l’idea di poter diventare “la mamma di tutti” oggi mi entusiasma e mi riempie di gratitudine.
Il vero amore non ha “bisogno” di un oggetto d’amore, il vero amore è dono, e se il tuo cuore rimane aperto e desidera dare amore, può farlo nei confronti di chiunque, e per la sola gioia di irradiare luce e sorrisi.
E di persone che sarebbero tanto felici di ricevere il tuo amore, sai quante ce ne sono al mondo? 🙂