Per quale motivo si ha paura di se stessi?
E cosa significa esattamente?
Alcuni la chiamano “autofobia“, ma questo dipende dalla tendenza della nostra società a medicalizzare ogni emozione e trasformare ogni paura in una malattia.
Come suggerisce Allen Frances, psichiatra di fama mondiale, solo una percentuale intorno al 5% delle persone ha un reale disturbo mentale. Tutti gli altri affrontano paura, difficoltà e problemi della vita provando emozioni negative.
Ed è naturale provarle, come scoprirai tra poco.
Ma non è necessario.
Oggi ti spiego perché nasce la paura di se stessi (alcuni parlando di paura di essere se stessi) e come eliminarla iniziando la storia d’amore più lunga della tua vita.
Cominciamo.
Perché si ha paura di se stessi
La prima cosa da capire è la paura.
Quando proviamo paura?
Quando si verificano contemporaneamente due condizioni indispensabili:
- Vedi qualcosa che potrebbe farti del male.
- Pensi di non poter gestire questa situazione.
Questo significa che se abbiamo paura di noi stessi è perché vediamo in noi una potenziale minaccia al nostro benessere e non pensiamo di poterla gestire.
Da questo possono derivare diverse paure e problemi.
Paura di se stessi: il senso di inadeguatezza.
Ossia non ti senti all’altezza delle situazioni, magari vivi un senso di inferiorità rispetto agli altri e non hai fiducia nelle tue capacità.
Tutto questo ci porta spesso a vivere una vita all’insegna dell’insicurezza.
Su questo ti consiglio il nostro test, per capire se è il tuo problema.
Mi sento inadeguato quando non credo di saper gestire e risolvere i problemi, magari mi sento incapace di vivere nel modo migliore le relazioni.
Chiaramente la paura di se stessi nasce dalla convinzione che questa incapacità mi porterà a stare male e soffrire.
Se sto male è eprché non sono in grado di gestire nel modo giusto le situazioni e affrontare la vita.
Questo si riallaccia a quello che Seligman, psicologo americano, definisce come una delle “3P” del pessimismo.
Sta per “Personale“, ossia non solo ho dei problemi, non solo questi investono tutta la mia vita, ma soprattutto sono causati da me che rappresento il principale dei problemi.
Paura di se stessi: la paura di sbagliare
Proprio per questo abbiamo poi paura di sbagliare.
Viviamo, vale la pena sottolinearlo, in una società e una cultura che ci insegna che “sbagliare è sbagliato”.
Se sbaglio non sono capace, non sono in grado, non sono all’altezza, non vado bene, non sono gradito o accettato.
Da questo nasce chiaramente la paura dei giudizi degli altri, la paura di essere rifiutato.
La paura di sbagliare ci blocca, perché tendiamo a non decidere, a non agire nel timore di fare degli errori.
E se tu sbagli e poi i tuoi errori diventano la causa della tua infelicità e della tua sofferenza, sarà anche ovvio avere paura di se stessi.
Spesso le persone mi scrivono che temono se stesse proprio eprché sentono di poter fare cose che danneggeranno la propria vita.
Si sentono magari impotenti davanti alle proprie emozioni, alle loro reazioni e finiscono per fare scelte, dire cose, compiere azioni che non vorrebbero.
Abbiamo paura di noi stessi quando sentiamo di non avere il controllo e temiamo che i nostri comportamenti saranno causa di sofferenza.
E dove si nasconde la pura più grande?
Nella solitudine.
Paura della solitudine: paura di stare con se stessi
Una delle paure maggiori che possiamo provare, se non stiamo bene con noi stessi, è quella di restare soli.
Perché se siamo soli, saremo in compagnia soltanto di noi stessi.
Questo si ricollega alle paure di prima: quella di sbagliare e di non essere all’altezza, perché se siamo sbagliati, se non siamo delle persone positive e piacevoli, è facile che gli altri possano allontanarci.
Così, se hai paura di te, finisci da un lato per avere bisogno degli altri (per evitare la solitudine), ma anche per prendertela con te se gli altri si allontanano.
Provare rabbia verso se stessi è una cosa molto comune quando vivi i tuoi errori e le tue azioni come la causa della tua sofferenza.
Non solo, perché la solitudine non è solo l’assenza degli altri (di cui magari senti il bisogno per stare bene), ma anche presenza di te, e se hai paura della persona che sei…
Se hai paura di me, potrebbe darsi che tu non voglia stare accanto a me e passare del tempo insieme.
E questo mi pare anche evidente.
Così se abbiamo paura di noi stessi finiamo per non voler passare del tempo con noi stessi.
Oscar Wild scrisse che la relazione con te è la più lunga storia d’amore della tua vita (se ti amerai).
Amare se stessi significa iniziare la storia d’amore più lunga, quella che non finirà mai.
Ci avevi mai pensato?
A questo punto abbiamo visto insieme le radici di questa paura, ma non la vera e sola causa.
Paura di se stessi: le tue emozioni sono la chiave
Come ti dicevo sin dall’inizio, la paura è un’emozione che provi solo a due condizioni: una minaccia capace di rovinare il tuo benessere e la tua incapacità di saperla affrontare.
Si ha paura di se stessi quando siamo noi quella minaccia e non sappiamo gestirla.
Ma minaccia per cosa?
Benessere.
Cosa significa?
Emozioni.
La vera minaccia che tutti temiamo, la base fondamentale di ogni paura umana, è quella che io definisco “La sesta leva della sofferenza”, ossia la paura di soffrire.
Anche chi ha paura di se stesso, se ci pensi, cosa teme?
Temi di essere una persona piacevole?
Simpatica, in gamba, capace?
Teme di divertirsi troppo quando è da solo, di stare bene con se stesso esageratamente , di essere una persona capace e che vive una vita meravigliosa?
No, tutto il contrario ovviamente.
Quando tu consideri te una pessima persona, incapace, inadeguata, immeritevole di amore o felicità (capita così anche di sentirsi inutili), significa che tu stai male.
Stai male con te stesso, o te stessa, stai male pensandoti con gli altri, non ti pensi in modo positivo e ti giudichi male.
Giusto?
Bene, da cosa dipende tutto questo?
Dalle emozioni negative che vivi.
Che ti fanno stare male, verso le quali ti senti impotente e delle quali ti senti il colpevole.
Capisci quanto siano importanti le nostre emozioni?
Il problema è capirle.
Mentre siamo educati a reprimerle, gestirle o sfogarle.
(occhio, non sfogare le emozioni, mai!)
Quello che devi fare è capire le tue emozioni, loro sono il primo passo.
Adesso ti spiego come superare la paura di se stessi, ti consiglio anche di guardare questo breve video, per darti la comprensione del reale processo emotivo che quasi nessuno spiega.
(il video è tratto dal nostro programma “Felicita²” dove insegno come non lasciare che le emozioni negative prendano il sopravvento, ritrovare calma e serenità e smettere di pensare che tu non vada bene così come sei).
Paura di se stessi (e paura di essere se stessi): come eliminarle nei prossimi giorni
Ora ti spiego come puoi vincere la paura di te stesso, o te stessa, attraverso 4 processi molto pratici e semplici (pur se potenti ed efficaci).
Inizia subito ad applicare questi 4 consigli, considerando che si tratta di un percorso, non di “una pillola” che va scomparire ogni paura (fortunatamente queste pillole ancora non esistono!)
Prendersi cura di se e amarsi
Amore e paura sono poli opposti.
Anche se film, musica e libri dci ingannano con l’idea che si possa amare chi ci fa anche paura, in realtà se hai paura degli altri non li ami, ma li usi per i tuoi bisogni, e li allontani per proteggerti.
E lo sai meglio di me 😉
Per prima cosa devi quindi iniziare ad amarti. Volersi bene è un processo che inizia prendendoti cura di te.
Puoi farlo in modo semplice, io ti do uno spunto molto potente che consiglio sempre agli studenti della nostra scuola.
Pensa a una persona di cui ti prendi cura, che ami, per la quale agisci e pensi con amore.
Pensata?
Bene, scrivi 3 cose che fai per lei.
Magari scrivi 3 cose fatte la scorsa settimana.
Non dico solo gesti, ma anche parole dette, disponibilità, comportamenti, atteggiamenti.
Ora scrivili.
Lo ripeto, scrivi almeno 3 “cose” fatte per questa persona.
Ora poniti questa domanda: “Come potrei fare le stesse cose per me stesso, o me stessa?”
Ad esempio hai scritto che le hai fatto dei complimenti.
Puoi complimentarti con te quando fai qualcosa, anche minima, di positivo o anche solo se ti impegni, senza badare ai risultati che ottieni?
Ad esempio ha scritto che l’hai perdonata per un errore.
Puoi perdonarti per qualche sbaglio, con parole gentili e senza aggredirti (anche solo mentalmente)?
Perdonarsi è una delle cose più importanti, ma inizia gradualmente, con piccoli errori.
Inizia a fare questo esercizio, ma adesso, non domani.
Prossimo processo.
Conoscersi
Impara a conoscerti.
Lo scrivi già il diario emotivo?
Dovresti.
Se fatici a passare del tempo di qualità in compagnia solo tua, questo è un modo per gestirlo: scrivi un diario emotivo.
Non solo, fatti delle domande, cerca di conoscerti esattamente come faresti con una persona diversa da te.
Spesso noi siamo diffidenti verso chi non consociamo, ma pur se vivi con te ogni istante, potrebbe darsi che non ti conosci poi così bene.
Conoscere se stessi è una scoperta continuare e avere paura di se stessi la rende impossibile.
Non fermarti, ad esempio, agli errori che commetti, o alle azioni che compi.
Conoscerti significa cercare di capire le intenzioni che ci sono dietro, le ragioni per cui fai quel che fai, i motivi per cui dici certe cose.
- Che paure hai?
- Che desideri insegui?
- Che cosa speri di ottenere?
- Cosa vorresti evitare?
Sempre attraverso il diario potrai comprendere profondamente la persona che osservi guardarti ogni mattina nel tuo specchio 🙂
Non siamo, diventiamo
Questo è un cambiamento di prospettiva fondamentale: chi sei tu?
Avere paura di stare con se stessi e non sapere chi siamo… è il paradosso che caratterizza tutti coloro che si temono.
Chi sei tu?
Prima di svelartelo, ti dico chi “non ” sei.
- Non sei le tue emozioni, tu le crei, ma non ti definiscono.
- Non sei i tuoi pensieri, tu li fai, ma non ti limitano.
- Non sei le tue azioni, tu le compi, ma non ti descrivono.
- Non sei la tua storia, tu l’hai fatta, ma non ti fermi lì.
- Non sei le tue paure, tu le provi, ma non possono fermarti.
- Non sei i tuoi sogni, tu li coltivi, ma non ti comandano.
- Non sei il tuo carattere, sei tu che lo crei.
Vedi che non sei tante cose che forse pensavi di essere?
Vuoi la verità?
Tu NON sei.
Tu diventi, continuamente.
Anche adesso che abbiamo quasi completato questa pagina tu non sei più chi eri quando l’hai iniziata.
Hai riflettuto, la tua mente ha letto qualcosa che non aveva mai letto, hai visto altre prospettive.
Magari non ci credi, o forse hai capito che puoi imparare ad amarti.
In goni caso, tu diventi ogni istante una persona differente, cambi e cresci.
Ed è proprio questa la parola chiave.
Crescita personale
Chi non cresce, muore.
Non ricordo dove, ma questa frase l’ho letta su un libro e me la ricordo ancora oggi.
Si ha paura di se stessi quando non si guarda al proprio potenziale, non ci si conosce, e non si cresce.
Può anche darsi che tu abbia fatto i più grandi errori possibili e che in effetti la vita che stai vivendo oggi sia condizionata pesantemente da questi errori.
Ora hai due possibilità:
- Odiarti per questo.
- Imparare ad amarti nonostante tutto.
In entrambi i casi tu ci sarai, sempre.
Tu sarai sempre con te in ogni situazione, in quelle semplici, in quelle peggiori.
Non solo, anche se oggi ti trovi di fronte a grandi problemi causati dai tuoi errori, indovina chi può risolverli?
Esatto, tu.
Tu sei la persona più importante della tua vita perché tu hai il potere di definirla e plasmarla.
Le tue azioni cambiano ciò che vivi.
Anche se davvero fossi stato finora il più grande problema, resta però chiaro che tu sei l’unica soluzione.
E questo significa che tu puoi crescere.
Fare il tuo percorso di crescita personale e diventare una persona migliore.
Come detto non sei, diventi.
Cosa?
Decidilo tu.
Sta solo a te deciderlo.
Chiunque potrà consigliarti, aiutarti, ostacolarti.
Ma tu hai la responsabilità sulla tua vita, sulla tua crescita personale, sul tuo futuro.
Chi diventerai dipende da te perché, alla fine, l’ultima parola sarà sempre la tua.
Avere paura di se stessi significa avere paura dell’unica persona che ci possa rendere felici e possa rendere straordinaria la propria vita.
Lo ripeto: l’unica.
Hai i passi per iniziare.
Non fermarti a pensare che “sarebbe bello”. Puoi farlo.
Puoi iniziare subito a prescindere da dove ti trovi, dai problemi che vivi, dagli errori passati e dalle difficoltà che incontri.
Tu ci sarai sempre.
Secondo me vale la pena imparare ad amare la persona che, nel bene e nel male, nella buona o nella cattiva sorte, non ti abbandonerà MAI.
Buon viaggio.