Paura di uscire di casa: come uscirne una volta per tutte

Se hai paura di uscire di casa non muoverti: in questa guida ti spiego come vincere la paura e ritrovare la serenità e libertà di vivere la tua vita come la desideri.

Innanzitutto ti spiego come nasce e per quale motivo, e vedrai che nel 99% dei casi ti hanno insegnato cose sbagliate (sì, anche professionisti più famosi sulla paura non hanno strumenti realmente efficaci purtroppo).

Infine ti mostro un processo semplice e GRATUITO in 4 passi con cui io ho eliminato le mie paure e tu farai altrettanto con le tue.

Sì, paure ma anche ansia, possiamo vivere senza questo malessere se ne capiamo l’origine reale.

Cominciamo.

 

Perché ho paura di uscire di casa?

ansia prima di uscire

Partiamo dal comprendere che la paura è un’emozione naturale, non è una malattia (ora ci torniamo su questo) e non è neanche un’emozione necessaria.
Cosa significa?

Che, contrariamente alle tante distorsioni che puoi leggere su siti e libri di settore, NON ESISTONO situazioni che creano paura, o ansia.

La definizione più corretta per le tue emozioni la trovi nelle parole dello psicoterapeuta Branden, che le definisci con precisione come una reazione valutativa a quelli che ti accade.

In sostanza l’emozione è la tua risposta NON a quello che vivi, ma a COME VALUTI, quello che vivi o potresti vivere (ansia anticipatoria).

Per provare paura, che sia paura delle persone, paura della folla, paura degli spazi aperti ma anche “paura di tutto” devono SEMPRE verificarsi due condizioni essenziali:

  1. Tu devi PENSARE che ci sia una minaccia, qualcosa che potrebbe farti del male.
  2. Tu devi ANCHE PENSARE che non sarai in grado di gestirla, che questa minaccia ti schiaccerà.

In sostanza ho paura di uscire di casa se penso che fuori ci siano pericoli e minacce capaci di farmi del male e provo insicurezza, ossia non credo di poter gestire queste situazioni (bassa autostima).

Cominciamo a fare chiarezza: vivi nel Bronxe? O in un quartiere di Città del Messico dove i cartelli dei Narcos spadroneggiano?

Probabilmente no.
(sì, avrei potuto usare una periferia Italiana per questo esempio!)

Secondo te, tutti coloro che vivono in zone oggettivamente pericolose, hanno paura di uscire di casa?

Esatto, no, non tutti hanno questa paura.

Anzi, in queste zone è probabile sviluppare una certa dimestichezza con situazioni al limite, anche di pericolo mortale, e vivere con sicurezza malgrado tutto.

Durante i bombardamenti Russi in Ucraina le persone hanno continuato a uscire di casa, lavorare, fare la spesa, nonostante potessero subire attacchi anche mortali.

La paura di uscire di casa, scrivilo bene nella mente, NON DIPENDE MAI da quello che sta fuori di casa.
Capiamolo meglio.

 

Quando non si ha voglia di uscire di casa?

Quando uscire di casa si associa, nella tua mente, al malessere, puoi provare ansia prima di uscire. Perché ti succede?

Un altro approccio molto usato in psicologia da diversi professionisti, ma impreciso, è l’idea che ognuno di noi agisca o per evitare il dolore, o per ricercare il piacere.

Questa visione è inesatta.

Un mio studente aveva paura del dolore. Così gli chiedo chi sia la persona a lui più cara: sua mamma, mi risponde. E lei è anziana e malata.

Così gli propongo questo scenario: “in cambio di diverse ore di dolore (e lui temeva anche pochi secondi!) ottenere la guarigione di sua mamma. Accetteresti?” gli domando.

” mi risponde risoluta la persona più timorosa del dolore che io abbia mai conosciuto finora.

Perché anche il dolore siamo disposti a sopportarlo se ha senso farlo.

In realtà, a livello psicologico, le molle motivazionali sono due: felicità e sofferenza.

Quando prima ti spiegavo che la paura nasce SOLO se tu percepisci una minaccia, questo vuol dire che qualcosa che tu pensi possa accadere, se uscissi di casa, potrebbe avere un effetto negativo sulla tua felicità.

Noi evitiamo ciò che ci allontana dalla felicità, avvicinandoci alla sofferenza. E con felicità intendo serenità, gioia di vivere, entusiasmo, stare bene, avere fiducia in se stessi.

Se non vuoi uscire di casa è perché pensi che qualcosa potrebbe intromettersi tra te e la tua felicità. Tra te e il tuo benessere.

E tu non vuoi stare male.

Prima di chiarirlo meglio e spiegarti come rimuove per sempre questa paura, eliminiamo un altro fraintendimento molto comune.

 

Come si supera l’agorafobia?

Paura e fobia sono due condizioni differenti.

L’agorafobia è la paura degli spazi aperti.

Ma tu potresti aver timore a uscire di casa anche senza andare in piazza, in mezzo alla folla, guidare in strade piene di traffico oppure salire sui mezzi pubblici (situazioni critiche per chi soffre di questa fobia).

Non è esatto far coincidere la paura di uscire di casa con l’agorafobia.
Non solo.

Sbagliatissimo è pensare che ogni paura sia una fobia, ovvero una malattia mentale (a volte senti i professionisti parlare di “disagio mentale”, ma se c’è una diagnosi c’è sempre una malattia).

Allen Frances ha curato la stesura del DSM IV, il manuale che definisce quando si ha una malattia mentale. Secondo lui i malati reali non superano mai il 10% della popolazione.

Significa che nel 90% dei casi non c’è fobia di uscire, ma “solo” una paura naturale, che fa parte della vita e che tra poco capirai come eliminare in modo altrettanto naturale.

Anche parlare di ansia sociale spesso è scorretto: molti che hanno paura di uscire di casa non temono gli altri, ma determinate situazioni fuori dalle mura domestiche.

Per comprendere le tue paure meglio anche di quanto le capiscono molti professionisti, ti propongo il nostro test gratuito.

Non solo ti fa comprendere la natura delle tue ansie e paure, ma anche come eliminarle in modo naturale.

Come superare la paura di uscire di casa

paura di uscire di casa

Che sia ansia di uscire di casa (ossia anticipi questa possibilità) o una vera e propria paura (che provi quando vai ad uscire di casa) devi considerare due elementi.

La minaccia, come detto, e l’insicurezza.

Molto importante: se tu percepisci una minaccia, anche gravissima, ma hai la certezza di saperla gestire (autostima sana), allora non hai paura.

Lo ripeto, è TROPPO importante (e non lo dice nessuno): tu hai paura SOLO SE PENSI che non saprai gestire la minaccia.

Da sola, la minaccia, non basta.

Altrimenti dovrebbero essere paralizzati dalla paura tutti coloro che vivono in territori di guerra, sottoposti a condizioni di violenza e degrado.

Ma non tutti sono impauriti, molto imparano ad avere coraggio e sanno cavarsela con serenità anche nelle condizioni peggiori.

Pensa solo che tu hai superato paure che avevi negli anni precedenti, tutti abbiamo superato paure avute da bambini (come la paura del buio).

Questo significa che non è mai al condizione a innescare la paura, ma la tua CONVINZIONE di saperla affrontare.
Ecco come fare.

 

1. Identifica la minaccia che vedi fuori dalla tua casa

Come prima cosa identifica e scrivi bene quale minaccia vedi.

Se provi ansia alla sola idea di uscire di casa, cosa ti immagini che succeda quando sarai fuori?

Considera che l’ansia non passa da sola, dipende dai tuoi pensieri e solo tu puoi farla passare. Si chiama indipendenza emotiva, tra poco ci torniamo, sta nel nostro ultimo passaggio.

Ecco una domanda che ti potrebbe aiutare: se esci, cosa potrebbe accadere? Cosa temi che accada?

Non importa, in questa fase, che sia troppo specifica questa risposta, ma è importante che inizi a definire situazioni, timori, eventi precisi che temi.

Certo, se come tanti hai paura della vita, cerca di entrare più nello specifico: cosa esattamente temi della vita?

Anche con studenti che mi dicevano di aver paura di impazzire questo approccio era la chiave fondamentale per cominciare a superare la paura.

Anche il senso di angoscia, la timidezza, il sentirsi ridicoli, la paura del contatto fisico sono tutti elementi che puoi scoprire cercando di comprendere che minaccia vedi nell’uscire di casa.

 

2. Identifica le conseguenze di questa minaccia

Una volta una ragazza mi disse che aveva paura di uscire di casa, per paura di perdere una persona che amava.

Anche se sembra ridicolo un nostro pensiero, o un nostro timore, il mio consiglio è sempre uno: NON GIUDICARE cosa pensi.

Se mi giudico impacciato questo non fa altro che alimentare pensieri di insicurezza, pensieri negativi che alimentano la paura.

Poiché provi un certo disagio a uscire, definito cosa temi, pensa alle conseguenze.

Partendo delle minacce che hai scritto poco fa (le hai scritte, vero?) inizia a chiederti che conseguenze potrebbero avere sulla tua vita.

Ricorda che una minaccia è tale se tu pensi che abbia un impatto negativo sulla tua felicità, sul tuo benessere.

Cosa ti immagini che accada? Come ti immagini che possa impedirti di stare bene?

Una volta un ragazzo mi rispose: “Ho paura di morire”. Perfetto, mettiamo anche questo.

Lo ripeto, non giudicare cosa pensi, cosa scrivi, cosa temi, cosa provi.

Considera anche che tanto più ci si giudica, tanto più si alimenta la paura di essere giudicati.

E questa è una delle principali ragioni per cui si ha poi difficoltà a socializzare o ci si scontra con l’agitazione improvvisa che sembra arrivare dal nulla.

Un’altra conseguenza spesso che emerge è la paura di perdere il controllo.

Ora hai chiare le minacce che temi e come potrebbero incidere negativamente sulla tua vita e sulla tua felicità.

Passo successivo: soluzioni.

 

3. Trova una soluzione per prevenire, risolvere o gestire queste conseguenze

La minaccia è il modo in cui qualcosa ti farà del male. Le conseguenze che hai individuato prima servono a delinearla in modo accurato e preciso.

Considera che l’indecisione, la confusione e l’insicurezza non fanno altro che nutrire ansia e paura. Anche l’ansia da prestazione (a ogni livello) dipende da questi elementi.

La soluzione può essere di 3 tipi:

  1. Prevenire le conseguenze perché non si verifichino.
  2. Eliminarle una volta che si presentano, risolvendo il problema.
  3. Conviverci senza che condizionino la qualità della tua vita.

A questo punto non mi va di fare come tutti online: iniziamo un percorso e ti aiuto (ossia: ok, vuoi superare la paura di uscire di casa? Paga e ti aiuto!).

Però non posso certo darti risposte vaghe e generiche.

Se identifichi bene le conseguenze che degli prevenire, risolvere o gestire, condividile nei commenti in questa pagina.

Io o i mental coach del mio team ti risponderemo e ti daremo dei suggerimenti mirati, visto che si tratta di capire ESATTAMENTE come tu affronti certe situazioni.

Spesso bastano poche righe per aiutarti a trovare la soluzione giusta, ma è fondamentale che tu abbia chiara la minaccia e definito con precisione le sue conseguenze.

Ma anche se così non fosse scrivi un commento ugualmente e con poche domande ti aiuteremo a mettere in atto questo processo.

Veniamo infine a un livello più profondo, il segreto per eliminare l’ansia e la paura.

 

4. Sviluppa la tua indipendenza emotiva

Come ti dicevo, l’indipendenza emotiva è la chiave.

Cos’è?
Niente, solo la natura umana.

La nostra mente funziona così: le sue risposte emotive dipendono dalla nostra valutazione della realtà.

MAI dalla realtà stessa.

Nel sito trovi decine di guide dettagliate e pratiche come questa, con cui approfondire ogni spunto che ti ho dato oggi.

Considera che sono anche loro gratuite e ti aiuteranno a fare questo processo su ogni tua paura.

Parti sempre dalle emozioni, perché sono alla base di tutto.

Ricorda quello che ti spiegavo all’inizio: quello che tu provi dipende da come lo vivi.

Aumentare l’autostima significa che tu diventi una persona capace di gestire qualsiasi situazione, di risolvere ogni problema, di affrontare tutto con serenità.

Questo è il segreto per non arrendersi mai e raggiungere la felicità.



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