Senso di vuoto: perché lo provi e come cancellarlo per sempre

Il senso di vuoto ha a che vedere con la solitudine, con la tristezza, con la mancanza di significato nella nostra vita.

Se ti senti vuoto, o vuota, di certo non pensi che la tua vita sia piena di significato e non senti che stai vivendo pienamente.

L’errore, però, è che non abbiamo capito che cosa ci sta comunicando il senso di vuoto. Come ogni emozione negativa ci segnala che qualcosa non va bene, che abbiamo un problema da risolvere.

Se tu vuoi eliminare questo vuoto interiore, devi fare tre passi con me:

  1. Capire perché arriva il senso di vuoto (il vero motivo!).
  2. Evitare le (finte) soluzioni che non servono a nulla (ma che tutti gli esperti suggeriscono!).
  3. Imparare a vivere pienamente la tua vita e diventare felice (3 strade efficaci).

Concentrati bene, perché nei prossimi minuti ti spiego più cose importanti di quante ne impariamo a scuola 😀

E soprattutto ti aiuto e metterle in pratica immediatamente.

Prima di cominciare, visto che parliamo di come vivi, voglio offrirti il mio test esclusivo per misurare la tua capacità di vivere una vita felice.

 

Detto questo, si parte!

 

Capire perché arriva il senso di vuoto (il vero motivo!)

Senso di vuoto

Immagina di prendere una bottiglia di acqua minerale, svuotarla del tutto e posarla su un tavolo.

A questo punto ti chiedo: la bottiglia è piena o vuota?

Non temere, non è così banale come sembra questa domanda.

E la risposta giusta è: dipende.

Dipende da cosa intendi con “vuota”.

Di certo la bottiglia è vuota se pensi all’acqua, visto che l’hai tolta tutta, ma se pensassi all’aria? La bottiglia non contiene nessun liquido, è vero, ma è piena d’aria.

Perché ti sto facendo questo esempio?

Perché il senso di vuoto lo provi se ritieni di essere vuoto, o vuota, e questo, come nel caso della bottiglia, dipende da cosa guardi, su cosa ti concentri.

Ti senti vuoto, o vuota, quando la tua attenzione è posta su cose che ti mancano, per questo senti questa assenza.

Ci sono persone che hanno salute, relazioni, benessere economico, ma si sentono vuote poiché gli manca uno scopo nella vita e non si sentono realizzate.

Così come ce ne sono altre che hanno soldi e amicizie, ma gli manca la salute. E questo le fa stare male.

Il senso di vuoto esistenziale non è un dato oggettivo, una situazione fisica, ma è qualcosa che dipende dalla tua mente e da come valuti le “cose” che hai o che ti mancano.

Per questo dovresti leggere anche la guida che ho scritto per spiegarti come nasce e come eliminare dalla tua vita l’insoddisfazione.

Il punto fondamentale, infatti, è capire che questo malessere nasce sempre da una sola cosa: non sei felice.

Così è inevitabile sentirsi vuoti ogni volta che la nostra vita non è piena di felicità.

E quando dico felicità, intendo benessere, una vita ricca di emozioni positive, di pace, serenità, equilibrio.

Senti il vuoto perché non sei in pace con te stesso, o te stessa, in armonia con le cose che ti circondano, nei posti dove vivi, con le cose che fai.

E quando subentra questa sensazione, iniziamo ovviamente a cercare una soluzione.

Se la bottiglia è vuota, perché dentro non c’è nulla, allora penserai come riempirla: acqua magari, aranciata, sabbia, caffè.

Sono tantissime le cose con cui puoi cercare di riempire il vuoto che senti.

Ma visto che questo deriva sempre da una mancanza di serenità e felicità, c’è sempre il rischio che nulla riesca davvero a colmarlo

 

 

Sentirsi vuoti: evitare le (finte) soluzioni che non servono a nulla (ma che tutti gli esperti suggeriscono!)

Sentirsi vuoti

Il problema principale è che trattiamo noi stessi come se davvero fossimo una bottiglia!

La metafora l’ho usata solo perché mi serviva a farti capire che pieno e vuoto cono concetti relativi e dipendono da cosa guardi e cosa prendi in considerazione.

Noi invece sentiamo un vuoto interiore quando non siamo felici.

E intendo in modo autentico, profondo, completo.

Non quella “felicità superficiale” che provi quando qualcosa ve bene. Io la chiamo soddisfazione, la sperimenti magari, ma poi “le luci si spengono” e tutto torna com’era: vuoto.

Così, se hai questa sensazione di vuoto, inizi a cercare il modo di riempirlo. E considera che spesso non pensi che il punto sia il tuo benessere.

Magari cerchi di riempire il vuoto facendo più cose: più impegni, più obiettivi, lavorando di più aumentando le attività che occupano il tuo tempo.

Esatto: per non sentirsi vuoti finiamo per riempirci di impegni e scadenze che però hanno in realtà l’effetto di affaticarci e farci vivere una vita più frenetica.

E la calma, invece, è una condizione necessaria per essere felici.

Inoltre fare mille cose non riempie il vuoto ma il tempo:  pensi di meno (fino a un certo punto!) e magari hai troppo da fare per concentrarti sul vuoto.

Non sentirlo non significa che lo hai riempito.

Oppure sono le relazioni: più amici, una nuova vita di coppia, più incontri, più occasioni sociali.

O magari è il lavoro, oppure accumuli più soldi, un’altra auto, un mutuo, un impegno importante, nuovi progetti.

Per non parlare delle scelte più dannose, come quando sono la droga o l’alcol che dovrebbero riempire quel vuoto e diventano invece solo trappole da cui finisci per dipendere.

Infatti il problema è proprio questo: riempire e distrarsi?

Forse hai già sperimentato alcune di queste possibili soluzioni. Ma ti assicuro che a migliaia nel mondo le hanno già tentate tutte, prima o dopo.

E senza successo.

L’effetto principale di queste (false) risposte al senso di vuoto, non è mai la pienezza, ma la distrazione.

E spesso diventeranno una trappola in cui starai sempre più male, come ti spiego in questo video (dura poco e devi vederlo subito!).


Avere più impegni non riempie la mia vita, come detto, ma non mi fa pensare al vuoto che provo.

E lo stesso vale se uso la televisione, le serate in giro con gli amici, il lavoro, nuove relazioni o oggetti da acquistare.

Perché tutto questo non funziona?

Perché non sono soluzioni al problema del sentirsi vuoti, ma solo un diversivo per non pensarci.

È come se tu avessi un cane nero a casa che ringhia quando ti avvicini. Così esci con gli amici, stai tutto il giorno a lavoro, ti riempi di impegni.

Ma quando torni a casa indovina chi c’è? Sì, quel cane è sempre lì: non hai risolto il problema, hai solo smesso per un po’ di pensarci.

E ovviamente questo non dura.

Semplicemente perché la felicità è un’emozione ed è ciò che riempirebbe quel vuoto interiore, che ci darebbe quella serenità che cerchiamo.

Il problema è che niente e nessuno possono renderti felice.

Lo ribadisco, così ti è chiaro che non ho scritto male: niente e nessuno possono renderti felice. E questo ovviamente vale per ciascuno di noi.

Tutte queste (false) soluzioni a cui ricorriamo per non sentire quel vuoto, per riempire di gioia la nostra vita, falliscono perché non sono in grado di renderci felici.

Per capirlo devi renderti conto che la felicità è un’emozione e che ogni emozione che vivi, anche se pensi il contrario, non è mai frutto di quello che accade o delle azioni degli altri.

Le nostre emozioni dipendono da noi.
Da come viviamo un evento, una parola, dal significato che diamo a cose e situazioni.

Non potrei spiegartelo in poche righe, per questo ho scritto una pagina in cui ti spiego come nascono e funzionano le nostre emozioni, in cui capire cos’è l’indipendenza emotiva.

Se ti rendi conto che il vuoto esistenziale dipende dall’assenza di felicità, e che non la troverai mai all’esterno, in cose o persone, capisci che ogni tentativo è destinato a fallire se non vai in una direzione differente.

Il senso di vuoto resterà sempre finché cerchi di riempirlo dall’esterno.

Il segreto è fare quel che fanno pochissime persone: riempire il vuoto facendo crescere dentro di te la felicità.

Ed è proprio questo che ti insegno a fare adesso

 

 

Vuoto esistenziale: come imparare a vivere pienamente la tua vita e diventare felice (3 strade efficaci)

Come vivere felici

È dal 2007 che leggo, studio, sperimento. Mi sono appassionato di crescita personale e psicologica e nel tempo ho imparato molte cose.

Soprattutto ho fatto un percorso che mi ha portato a cancellare il senso di vuoto interiore che a periodi, come un po’ tutti credo, di solito viviamo nella nostra vita.

Quello che ho fatto, non solo scoperto ma soprattutto realizzato praticamente nella mia vita di ogni giorno, mi ha permesso di eliminarlo totalmente.

Il senso di vuoto non è connaturato alla nostra natura, ma a come pensiamo e come viviamo la nostra vita.

Ora ti offro 3 scelte molto concrete che ti porteranno a vivere con pienezza la tua vita e saranno un punto di partenza per il tuo percorso di crescita personale.

Te le consiglio perché sono alcune delle strade che portano alle emozioni positive e quindi alla felicità. Prova e vedrai 😉

 

#1 Presenza: il vuoto interiore nasce dove c’è “assenza”

vuoto interiore

Se vuoi vivere emozioni negative, devi concentrarti su tutte le cose che ti mancano, sulle persone che oggi non ci sono più nella tua vita.

Pensa a loro, a cosa ti perdi, a cosa non avrai più, pensa a quel che ormai è perduto per sempre, e starai malissimo 😉

Potresti anche dedicare due ore al giorno a riflettere su tutto quello che hai perso o che non hai ancora ottenuto e ti manca.

Avresti un senso di vuoto che crescerebbe dentro di te costantemente e inizieresti davvero a stare male.

Se nutri la tua mente con pensieri carichi di assenza e mancanza, lei risponderà riempiendo la tua vita di emozioni negative. Una delle peggiori che ti consiglio di approfondire è il senso di colpa.

Se ci pensi, non potresti dire di essere vuoto, o vuota, perché avresti fatto il pieno di emozioni negative e malessere!

Ovviamente è esattamente il contrario quello che devi fare: concentrati su ciò che c’è, sulle cose che hai, sulle persone con cui hai la fortuna di poter condividere la tua vita, il tuo tempo, le tue esperienze.

Se nutri la tua mente di “presenza”, godendo di quello che hai a disposizione, imparando a nutrire gratitudine per i doni che hai, lei riempirà la tua vita di emozioni positive.

Ogni volta che pensi a chi ti ha lasciato, sposta subito la mente su chi invece è al tuo fianco.

Se ti viene in mente qualche traguardo che vorresti raggiungere ma trovi impossibile, pensa ai successi ottenuti.

Allena la mente a vivere nel presente, cogliere le cose che hai davanti a te, intorno a te.

Ci sono cose perse?
Sì, persone che ti hanno lasciato e obiettivi che non hai raggiunto.

Puoi scegliere se dare spazio a tutto questo nella tua vita oppure a ciò che di meraviglioso oggi ti offre. Quel che c’è, alle opportunità che hai.

Pensare positivo significa vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché funziona? Perché il bicchiere, effettivamente, è mezzo pieno!

E se consideri l’aria, allora è completamente pieno 😉

Da questa scelta dipende la tua felicità e il tuo benessere.
Ma non solo.

 

#2 Entusiasmo: pieni si nasce o si diventa?

Vuoto dentro

Di solito viviamo la nostra vita come se fossero le cose che facciamo a entusiasmarci.

Il che significherebbe che non dipende da te ma che sei un soggetto passivo che subisce la forza di quello che ti circonda.

Così come non sono cose, situazioni, parole e persone a creare dentro di te l’emozione, allo stesso modo non è un’attività che ti entusiasma, ma sei tu che ti entusiasmi quando ti dedichi a certe cose.

Io credo che l’entusiasmo sia una qualità innata in ognuno di noi e tutti i bambini hanno entusiasmo dentro di sé, a prescindere dalle cose che fanno.

Divieti, senso del dovere, imposizione, mancanza di libertà (sì, in altre parole la nostra educazione!), strappano le ali a ognuno di noi.

Non dico che educare tolga entusiasmo.
Lo toglie la nostra cultura, il modo in cui educhiamo i nostri bambini, in cui siamo educati tutti quanti noi.

Ma se con l’entusiasmo si nasce, ti garantisco che nessuno può portarcelo via: resta, sepolto dentro ognuno di noi, magari nascosto davvero bene.

E quando viene fuori siamo così poco consapevoli che dipenda da noi, da pensare che sia quel che facciamo a farci vivere questa emozione positiva.

Sì, l’entusiasmo è anche un’emozione.

Ma prima di tutto è una scelta, un atteggiamento.

Non devi aspettare di provarlo, puoi scegliere di mettere entusiasmo in ogni cosa che fai, anche quelle che normalmente consideri noiose e fastidiose.

Posso dirti che nella mia esperienza non c’è quasi nulla che viva con noia o insofferenza.

Ho imparato a mettere entusiasmo in quel che faccio, non perché sia qualcosa di “entusiasmante”, ma perché lo vivo io in questo modo, con energia e trasporto.

Ho imparato a vivere con passione le cose, a lavorare e occuparmi di tutto con energia e allegria.

Per spiegarti come arrivare a mettere entusiasmo posso darti 3 suggerimenti pratici:

  1. Inizia a fare con più attenzione ogni cosa. Non andare di fretta e non essere superficiale, devi invece metterci cura.
  2. Pensa a cose che ami fare, osserva come ti comporti, quanto tempo dedichi, che atteggiamento hai: poi riproducilo anche in tutte le altre.
  3. Leggi la mia guida su come sviluppare un sano entusiasmo. È un processo fondamentale per vivere pienamente la tua vita e se ho scritto una pagina solo su questo, vuol dire che c’era molto da dire 😉

Pienezza significa vivere ciò che è presente e viverlo con entusiasmo.

E il segreto principale deve ancora venire.

 

#3 Amare: una vita piena è una vita ricca d’amore

vuoto esistenziale

Che cosa vuoi di più dalla vita?
No, non un amaro 😀

Vuoi essere felice e vuoi amore.

Quando dico amore, intendo comprensione, ascolto, rispetto, la vicinanza delle persone nei momenti belli come in quelli difficili, vuoi perdono quando sbagli e supporto quando hai dei dubbi.

Vuoi che le persone ti amino per ciò che sei, senza secondi fini.

In realtà tutti vogliamo vivere una vita piena d’amore, e difatti, se vuoi eliminare il senso di vuoto, l’amore è proprio quello che serve.

Il principale errore è che noi cerchiamo l’amore all’esterno, pretendiamo di essere amati ma come detto niente e nessuno può renderti felice.

Il motivo è semplice: anche l’amore è un’emozione e come tale dipende da te.

Per fartelo capire ti offro un semplice esempio tratto dal libro “Indipendenza Emotiva”:

È il giorno del tuo compleanno e il tuo partner ha preparato per te una festa a sorpresa: ci sono tutti i tuoi amici e le persone più care.

Dopo una serata meravigliosa c’è un ulteriore regalo: una notte indimenticabile di passione con la persona che ami, e che ha fatto tutto questo solo per te. Al mattino ti svegli, il sole entra dalla finestra e senti il cinguettio degli uccelli fuori dai vetri. Che vita meravigliosa, vero? Che persona fortunata che sei ad aver trovato qualcuno che ti ami in modo così speciale.

L’unico problemino, che non sai, è che prima della festa a sorpresa, sul vostro divano, il tuo partner e l’amante che ignori esista hanno festeggiato anche loro il tuo compleanno!

Eppure ti senti fortunato, amato, felice.

Com’è possibile che provi tutte queste emozioni meravigliose, se la persona che ti sta accanto ti tradisce e non ti ama davvero? Come fai a provare amore se non ne ricevi?

Aspetta, senti questa.
Luca è sposato con Patrizia da cinque mesi e tutto va bene, finché, mosso dalla sua gelosia, non sbircia nel cellulare della moglie e scopre dei messaggi di Giorgio, un amico comune che faceva il filo a Patrizia prima del loro matrimonio.

Luca non ha dubbi, il tono dei messaggi è sdolcinato e ambiguo: lei lo tradisce. Lui fa una scenata, grida, si arrabbia tremendamente. Non sopporta di essere preso in giro, e trova assurdo che sia successo così poco tempo dopo che si sono sposati.

Lei gli assicura di non aver fatto nulla, che lo ama e mai lo tradirebbe. Luca però non si fida. Inizia a sospettare di Patrizia ogni volta che esce con le amiche, che per lui le reggono il gioco, mentre lei fai di tutto per convincerlo che è sincera: lo abbraccia spesso dicendogli che lo ama, è sempre gentile e comprensiva, non gli mette fretta e rispetta i suoi dubbi.

La verità è che Giorgio è un amico di Patrizia, lei non ha mai tradito Luca ma tutto quello che fa per lui non basta: Luca non si sente amato, sebbene lei gli dia davvero amore in ogni modo. Per lui sono gesti finti e falsi, modi per nascondere un tradimento di cui è certo, ma di cui non ha ancora le prove.

Non è curioso che tu, tradito prima della festa di compleanno, ti senta la persona più fortunata del mondo mentre Luca, che è davvero amato da Patrizia, si senta tradito, ferito e deluso? Se tu pensi di essere fortunato, proverai gioia, se pensi di venire tradito, invece, rabbia o delusione.

Lo ripeto: le tue emozioni sono reazioni valutative a quello che ti accade. Non ha importanza quindi cosa fanno gli altri, non conta cosa possano dire, ma dipende tutto da come tu giudichi ogni cosa.

 

Se non l’hai ancora letto il mio libro, puoi iniziare gratis dal primo capitolo ⇒

Questi che ti ho fatto sono solo due esempi, ma ti assicuro che ricevo tante email ogni giorno e vedo continuamente che non conta se gli altri ti amano davvero, conta se tu lo pensi, se lo credi oppure no.

Conta se tu sei aperto, o aperta, per ricevere questo amore.

Io potrei amarti davvero ma non dimostrarlo come piace a te, come tu ritieni che sia giusto. Se è così, non sentirai il mio amore, anche se c’è.

L’errore più devastante alla base dell’incredibile infelicità della gente è aspettare l’amore dall’esterno, come se qualcuno debba venire a “salvarci”.

La vera tragedia umana è vivere senza capire che la tua vita sarà davvero ricca e piena solo quando tu inizierai ad amare.

Non sarai mai felice se non impari ad amare, a vivere con entusiasmo, se continuerai ad aspettare che siano gli altri a farti stare bene.

Prima ti ho mostrato il video con la trappola del bisogno: quando aspettiamo che qualcuno ci renda felici e che ci ami finiremo sempre in questa trappola disastrosa.

Se non hai guardato il video, torna su  fallo: non comprendere cosa succede ti renderà sempre vulnerabile alla sofferenza.

Se vuoi colmare quel vuoto interiore per sempre e non sperimentarlo mai più, devi iniziare ad amare e riempire così la tua vita di quell’amore che tutti desideriamo.

La cosa “divertente” è che trascorriamo anni in cerca di qualcosa che è sempre stato dentro di noi, sempre disponibile, sempre incompreso e rilegato in un angolo buio della nostra anima.

Se vuoi essere felice devi amare. E si tratta di fare cose molto semplici, ad esempio:

  • Rispetta le persone. Alcun avranno idee diverse dalle tue, ma impara a rispettarti per farti rispettare.
  • Compi piccoli gesti gentili, favori di poco conto che possono però rendere più semplice la vita a qualcuno.
  • Sorridi, sii gentile e cortese con tutte le persone che incontri.
  • Ogni volta che giudichi negativamente qualcuno, cerca subito di capire cosa avrebbe potuto spingere quella persona a comportarsi in un certo modo. Trasforma ogni giudizio in un nuovo modo di comprendere la realtà e le scelte degli altri.
  • Non parlare male di nessuno, ma per ogni cosa negativa che ti viene in mente pensa a una qualità, un complimento che meriterebbe.
  • Quando qualcuno sbaglia, quale che sia l’errore, aiutalo a sistemare le cose senza lamentarti e criticare: chiudi la bocca e dai una mano sorridendo.
  • Dedica sempre del tempo agli altri: ascolta, condividi una loro passione, dai un consiglio, ma fallo con entusiasmo, “dimenticandoti” del resto e concentrandoti su cui hai accanto.

Amare è il segreto per colmare quel vuoto esistenziale e dipende solo ed esclusivamente da te.

Guarda questo video, ti mostra come si possa costruire una pienezza e una gioia enormi senza altro che scegliendo di amare. Occhi che commuove un botto, io piango sempre 😉

 

Amare. Non ti serve altro.

Potresti essere circondato, o circondata, da tante persone che ti vogliono bene e ti amano, e sentire un senso di vuoto interiore e lacerante dentro di te.

Ugualmente.

Il vuoto non può colmarlo nessuno, ricordalo. Lo sentirai sempre finché non impari a creare pienezza e amore nella tua vita.

Dipende da te, esclusivamente da te.

Nel sito trovi diversi articoli scritti intorno a questo tema, che è centrale per diventare felici, e ti consiglio in particolare quelli che ho scritto per spiegarti cosa vuol dire amare, cos’è l’amore incondizionato e cos’è davvero l’amore.

E poi, in ognuno, troverai molti spunti per allargare l’orizzonte e approfondire altri aspetti.

 

 

Conclusioni: dal senso di vuoto alla vita vissuta pienamente

Vivere il presente

Ricapitoliamo quello che ti ho spiegato oggi:

  1. Il senso di vuoto nasce dall’insoddisfazione per la tua vita, frutto dell’idea che ti manchi qualcosa per vivere felice.
  2. Cercare all’esterno questo “qualcosa” ti porta direttamente nella trappola del bisogno e non cambierà nulla perché la felicità è qualcosa di interiore che niente e nessuno possono darti.
  3. Per eliminare la sensazione di vuoto devi riempire la tua vita dal di dentro, facendo crescere dentro di te la gioia per quello che hai, mettere entusiasmo in ogni cosa e dare amore a tutti.

Come vedi non siamo così complicati come vogliono farti credere.

La tua vita sarà ricca e piena, di gioia, felicità e amore, solo se sarai tu a costruirla così, giorno per giorno.

Non devi aspettare niente e nessuno, hai tutto quello che ti serve per farcela.



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