Tu vedi più lontano di me.
Non è solo una presa di coscienza e qualcosa di ovvio se pensiamo a Dio, ma anche il titolo di una canzone che fa parte del film “Giuseppe – Il Re dei Sogni“, dedicato alla storia biblica di Giuseppe, il ragazzo venduto dai propri fratelli.
Innanzitutto ecco il video.
Giuseppe era una persona onesta, buona, amorevole.
Voleva bene ai fratelli e aveva doni che Dio gli aveva concesso.
Non per questo, però, incontra notevoli difficoltà: i fratelli fingono che sia morto (per inganna il padre) e lo vendono (ingiustamente!) come schiavo.
Da schiavo in Egitto, grazie alle sue capacità, viene apprezzato al Faraone.
Rifiutando le avance della moglie di questo, viene accusato ingiustamente (e siamo a due!) e incarcerato.
Solo diversi anni dopo, grazie alla sua capacità di interpretare i sogni, aiutando il Faraone a comprendere i messaggi di Dio, diventerà l’uomo più potente d’Egitto (secondo solo al Faraone stesso).
E riunirà la sua famiglia e i suoi fratelli con il padre che, ancora vivo, ormai non sperava più di rivedere l’amato figlio.
Tu vedi più lontano di me: cosa è giusto?
Avevo scritto un articolo in cui parlavo del perché Dio permette il male.
Giuseppe si è sempre comportato bene, non ha mai fatto del male a nessuno, è sempre stato onesto e corretto, fedele a Dio.
E come lo premia Dio?
Prima schiavo, poi prigioniero.
E non per “qualche giorno”, ma per anni.
Perché Dio dovrebbe far capitare tanti problemi e “ingiustizie” a chi lo ama e lo segue?
Dio è stato ingiusto con Giuseppe?
Ecco il testo:
Avevo agito bene, avevo le risposte
la strada era quella giusta, ma, mi ha portato qua.
Conosci le mie pene,
per questo chiedo aiuto
adesso, che ho rinunciato, io so la verità.
Tu vedi più lontano di me
Tu sai la via.
Non voglio sapere i perché
Tu vedi più lontano di me.
Se questo è un saggio, non ne vedo la ragione;
c’ho messo tutta l’intenzione,
ma forse no, non basta.
Non voglio fare peggio,
la fede, sai, mi aiuta
ripongo in Te la mia fiducia
e tutto ciò che resta.
Ma Tu vedi più lontano di me
Tu sai la via.
Non voglio sapere perché
Tu vedi più lontano di me.
Credevo che una nuvola fosse il cielo;
ho visto un uccello volare
e l’ho seguito,
credevo di poter spiccare il volo,
ma Tu puoi plasmarmi,
devi insegnarmi.
Tu vedi più lontano di me
Tu sai la via
Non voglio sapere perché;
Ti ascolterò,
io credo in Te.
Tu vedi più lontano di me.
Non amo stabilire cosa Dio pensa e dice.
Molti si accontentano di leggere un libro e si illudono che Dio sia tutto lì.
Secondo me quando diciamo, o pensiamo, “Dio vuole questo” rischiamo sempre di sbagliare.
Dio voleva Giuseppe in carcere?
Dio voleva Giuseppe venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli?
Certo, Dio lascia gli uomini libri… e i fratelli prima, la moglie del Faraone poi, hanno liberamente fatto del male a Giuseppe mentendo e ingannandolo.
Non hanno agito in modo onesto e giusto.
E Giuseppe, da innocente, ha subito queste ingiustizie pagandole per anni…
Cosa vuole Dio da te?
Io ho capito questo: non potrò mai capire Dio al punto di definire la Sua volontà senza poter sbagliare.
So però alcune cose che mi danno forza e fiducia in Lui.
- Dio ci ama. E del Suo amore non ho dubbi. Questo porta al secondo punto:
- Non voglio sapere perché… so che la peggiore delle difficoltà per Dio, sarà più dolce della migliore comodità senza di Lui, e questo perché…
- Nessuno conosce meglio di Lui la Strada Giusta per ciascuno di noi: di chi altro dovrei fidarmi se non di Colui che questa strada l’ha creata?
La mia fede non sta nella certezza che andrà tutto bene e non avrò difficoltà o problemi.
Ma nella certezza che saprò affrontarli tutti e niente, se non lo permetterò io, mi potrà MAI fermare.
Su questo ci ho riflettuto spesso: io dico che non esiste niente, nulla e nessuno capace di fermarci.
Il male, comunque lo vuoi definire, la paura, la cattiveria.
Niente può fermarti.
A parte te.
Solo io, solo tu, possiamo decidere di mollare.
Così la Fede in Dio, la certezza che Lui è con te e ti sarà sempre vicino, ti può dare la forza per non arrendersi mai.
Anche perché, ti ricordo, solo tu puoi decidere di mollare.
Niente e nessuno potrà MAI costringerti a questa decisione.
Anche nei momenti più difficili, ricorda dell’albero che cresce in una prigione buia, sfruttando quel poco che ha a disposizione.
E indovina, Chi glielo ha messo lì a disposizione?
(e senza Giuseppe, quell’albero non sarebbe mai sopravvissuto…)
Hai visto il video?
Allora sai di quale albero parlo…
Per cui non mi chiedo più “perché” questo o quello.
Ho trovato una domanda molto più bella: Cosa posso fare io? Come posso affrontare questo con amore?
Trasforma ogni ostacolo, ogni sfida, ogni difficoltà in un’opportunità per vivere con amore.
E vedrai che nulla di ciò che ti potrà accadere avrà più il potere di negarti la felicità.