Tutti pensano che avere coraggio nella vita sia qualcosa di fondamentale, e molti non si sentono coraggiosi.
Spesso sentirai dire che il coraggio non è assenza di paura, ma andare avanti anche quando hai paura.
Ma la paura, lo sai meglio di me, spesso ci blocca e non abbiamo la forza di fare quel che vorremmo.
Oggi ti spiego se per vincere la paura hai bisogno di coraggio, come averne di più e soprattutto, che forse neanche ti serve.
Davvero?
Cominciamo!
Cosa vuol dire avere coraggio
Avere coraggio significa trovare la forza di andare avanti senza fermarci di fronte alle situazioni che ci fanno paura.
Il che sembra anche un paradosso.
Da un lato ci dicono che la paura è un’istinto di sopravvivenza che scatta per proteggerci da pericoli e minacce che potrebbero danneggiarci.
Dall’altro dovremmo trovare il coraggio per procedere ugualmente, significa quindi farci danneggiare dalle situazioni pericolose che “coraggiosamente” decidiamo di affrontare?
Un mio studente mi diceva spesso di essere timoroso: “Non ho coraggio” mi ripeteva, di fronte a situazioni che viveva con ansia e paura.
Chiaramente non sarebbe servito a niente dirgli di “avere più coraggio”, così come non serve mai suggerire di calmarsi a una persona agitata.
In fondo, se tu avessi già il coraggio, lo tireresti fuori. Come avere coraggio quando non c’è l’hai?
Come non avere paura di fronte alle cose che ti spaventano?
Come essere forte davanti a minacce e pericoli reali?
Facile avere coraggio quando ti rendi conto che non c’è niente di cui avere paura.
Ah, interessante, non trovi?
A te serve il coraggio quando affronti situazioni per cui provi paura.
Se ci pensi, se non avessi paura di fare qualcosa, non avresti neanche bisogno del coraggio.
Coraggio e paura sembrano quindi opposti.
Così ci sono due strade per avere coraggio: svilupparlo allenandoti a essere una persona coraggiosa, oppure eliminare la paura.
Ora ti spiego quale sia la strada migliore, più efficace e soprattutto più semplice e rapida.
Come si fa ad avere più coraggio
Martin Luther King decise di schierarsi a favore dei neri d’America e lottare per i loro diritti contro la segregazione raziale che nella metà del novecento era legge negli Stati Uniti.
I bianchi non apprezzarono e fecero esplodere una bomba sul retro della sua casa. Quella notte nessuno della sua famiglia si fece male, ma Martin capì che la situazione era davvero pericolosa.
Non un pericolo potenziale, qualche timore, una minaccia legata alle sue ansie e paure.
Ma un pericolo oggettivo: c’erano persone che erano intenzionate ad uccidere lui e la sua famiglia.
Aveva paura?
Sì, ne aveva.
E aveva con sé anche una pistola che teneva sotto al cuscino, oltre ad alcuni uomini che facevano i turni per controllare la sua case a proteggerlo.
Ma lui aveva paura.
E cercava il coraggio.
A un certo punto, mentre si chiedeva come affrontare le paure in una situazione tanto difficile, ebbe l’intuizione che cercava.
Decise di eliminare la sua pistola e non avere alcuna arma per proteggersi. Non voleva più difendersi.
Aveva scelto, mesi prima, di aderire alla battaglia per i diritti degli afroamericani, aveva scelto di farlo perché credeva fosse giusto.
Aveva scelto e ora SCEGLIEVA di essere disposto ad affrontare tutto quello che questo avrebbe comportato.
Anche di perdere la vita, se fosse stato necessario.
Eliminò la pistola, e la paura scomparve.
Quasi per “magia”, dal momento in cui scelse di essere pronto ad affrontare tutto, la paura svanì dalla sua mente e dal suo cuore.
Come scrisse lui stesso in un suo diario.
Coraggio?
No, qualcosa di diverso, che ora ti spiego come raggiungere anche tu per eliminare ogni paura.
Quando il coraggio non serve: la tua consapevolezza
L’idea che per superare la paura serva il coraggio si basa su due presupposti sbagliati: un conflitto emozionale e un’ignoranza emotiva.
Hai mai sentito parlare di indipendenza emotiva?
In pratica è la tua natura, la natura umana, il meccanismo biologico delle nostre emozioni.
Lo spiega bene Nathaniel Branden, terapeuta morto alcuni anni fa, che definì in modo preciso l’emozione come una “reazione valutativa”.
Ciò significa che ogni tua emozione è una reazione (ossia una risposta) alla valutazione (cioè cosa pensi) di quello che ti sta accadendo o che ti potrebbe accadere (come nel caso dell’ansia anticipatoria).
Significa che non provi paura per via del pericolo. Non è quello che accade a spaventarti. Ma ciò che tu ne pensi.
Questo è quello che accade a ogni essere umano da sempre, ma di cui spesso siamo ignoranti, ed anche la base del malessere, della sofferenza e di quasi tutti i problemi umani.
Ma oltre a questa ignoranza (ora ti spiego come si ritorna alla paura e al coraggio) c’è un conflitto.
Se provo paura, c’è sempre un motivo. Non è legato alle cose che vivo, ma alla mia percezione della minaccia, tra poco ti spiego meglio.
Se un motivo c’è, trovare coraggio, insistere per averlo, significa forzare contro la paura.
Significa che tu vai in conflitto tra una parte di te che spinge per evitare qualcosa che ti spaventa (paura, inconscio) e una parte che spinge per affrontarlo ugualmente (coraggio, razionalità).
Ricorda sempre: l’inconscio e le emozioni sono più potenti della razionalità pura.
Cercare di farsi coraggio si risolve quasi sempre in un conflitto interiore e anche se ti alleni, usi tecniche e alla fine ti abitui ad agire con coraggio, quel conflitto resta.
La paura resta.
Il malessere, resta.
Come si fa ad essere più coraggiosi?
La risposta sta nel capire la paura.
Provi paura sempre e solo a due condizioni:
- Pensi che ci sia una minaccia (qualcosa capace di farti del male).
- Pensi di non esserne all’altezza (non sei capace di affrontarlo).
Ricorda che la paura, come ogni emozione, dipende da cosa PESNI, e per provarla serve una minaccia percepita e l’insicurezza nelle tue capacità.
Ricordi Martin Luther King?
Ha avuto coraggio?
No, ha liberato la mente e il cuore dalla paura.
Come?
Il pericolo era reale, mortale direi.
Ma lui ha sviluppato la consapevolezza di poterlo affrontare. Aveva capito che ci sarebbe riuscito ed era disposto anche a morire, se fosse stato necessario.
Non è stato coraggioso, ha smesso di avere paura.
Essere impavidi, a volte spavaldi, significa buttarsi in cose che temiamo forzando noi stessi. Funziona nel breve, ma è un modo di vivere ricco di malessere, inquietudine e ansia.
A te non serve avere coraggio, serve liberarti dalla paura.
A quel punto affronterai ciò che finora hai evitato, ogni cosa da cui hai preferito fuggire.
E lo farai, cosa fondamentale, con serenità, calma e fiducia.
Ma questa consapevolezza ti aiuterà anche a capire quando non ha senso fare scelte e prendere decisioni pericolose, solo per dimostrare di avere coraggio.
Quando comprendi le tue paure, tutte quante, arrivi a eliminarle e affrontare con saggezza ogni situazione.
In questa guida non volevo solo mostrarti che non serve coraggio ma consapevolezza, che l’invito a essere più coraggiosi è basato su due errori (il conflitto e l’ignoranza emotiva di cui ti ho parlato prima).
Ma ti ho anche lasciato diversi link ad altrettante risorse gratuite: il nostro blog è ricco di strumenti pratici e disponibili per tutti, con cui iniziare a liberarti di paure, ansie e ogni altra emozione negativa.
Sfrutta bene queste risorse, leggi con attenzione ogni pagina e dedica tempo al tuo percorso di crescita personale.