Imparare come essere felici è la cosa più importante.
O come vivere sereni se preferisci.
Tutti vogliamo esserlo e stare bene e oggi ti insegnerò 6 passi che ti renderanno felice, per sempre.
Possibile? Sì! Ecco cosa ti propongo:
- Imparare come vivere emozioni felici.
- Capire come il lavoro incide sulla tua felicità.
- Toglierti le fette di prosciutto dagli occhi.
- Come affrontare i problemi nel modo giusto.
- Quale regola determina se sei felice oppure no.
- Cosa ti sfugge ma ti potrebbe rendere felice per sempre.
Pronto, o pronta per questo viaggio?
Come essere felici imparando a vivere emozioni positive
Prima di iniziare voglio che tu faccia un test per misurare la tua capacità di vivere una vita felice. Sarà utile come punto di partenza anche per mettere alla prova i consigli che ti sto offrendo.
Non puoi provare, nello stesso momento, emozioni opposte come la rabbia e la gioia.
Potresti provare rabbia e due secondi dopo gioia, e magari tre secondi più tardi nuovamente rabbia.
Ma non puoi provare due emozioni opposte nello stesso momento.
Questo significa che fino a che senti dentro di te un’emozione negativa, non sarai felice.
Se ci pensi, questo è ovvio: potresti sentirti felice mentre provi disperazione, noia, tristezza o ansia?
No, non potresti.
Il primo passo verso la felicità è quindi imparare a vivere emozioni positive.
Devi riuscire a trasformare quelle negative che potresti provare, in altre positive, liberando il tuo cuore per fare posto alla felicità.
Questo è il primo gradino della scala che ti permette di raggiungere la felicità.
E mi sembra anche ovvio 😉
Se volevo spiegarti come farlo, però, avrei certamente potuto scrivere un’altra guida anche più lunga di questa. Ed è quello che ho fatto!
Si chiama Indipendenza emotiva, e ti consiglio di leggerla appena finiamo.
Essere felici è più facile se non lavori…
Quando dico lavoro, pensi fatica, imposizione, tempo, noia, stanchezza, alzarsi presto la mattina, ferie, stress, problemi, incomprensioni, crisi.
Sono cose positive? O sono cose che ti creano emozioni negative, almeno in buona parte?
Potremmo fare del lavoro qualcosa di bello, appassionante, meraviglioso, entusiasmante. E sarebbe una vera rivoluzione.
Se vuoi vivere una vita felice, devi trasformare il tuo lavoro in una passione, in qualcosa che abbia un senso, uno scopo.
Lascia stare chi ti dice che puoi fare quel che ti piace dopo che hai finito le tue ore, o nei fine settimana.
Se tu amassi una persona alla follia, ti andrebbe bene di trascorrere la maggior parte del tuo tempo con altri e poche ore con lei?
Io dico di no.
Ognuno di noi ha delle passioni, dei sogni, qualcosa che sentiamo dentro come un dono. Anche tu senti di poterti realizzare facendo qualcosa che ami.
Se vuoi essere felice, devi dare uno scopo a tutto quello che fai.
Prova a rispondere a queste domande:
- Il lavoro che fai serve a migliorare la vita degli altri?
- Il tuo lavoro quotidiano renderà migliore questo mondo, anche nel tuo piccolo?
- Quello che impegna il tuo tempo, avrà un impatto positivo, farà la differenza?
- Ti alzi ogni giorno con entusiasmo per il lavoro che devi fare?
- Stai aspettando la pensione o non ti interessa perché ti piace troppo quello che fai oggi?
- Ami il tuo lavoro?
Queste sono domande fondamentali, non pensare di poter essere felice se trascorri la maggior parte del tuo tempo facendo qualcosa che reputi noioso, inutile, che per te significa solo uno stipendio.
Considera che lo stesso discorso vale sia se stai studiando, perché questo impegna tantissime ore della tua vita, sia se non hai nulla da fare.
Forse non lavori e non studi, ma le ore del giorno sono 24 anche per te. Come le usi?
Riprendi le domande che ti ho appena fatto e ponitele, non riferite a un lavoro, ma alla tua giornata, ai tuoi interessi, agli impegni con cui usi il tuo tempo.
Se vuoi essere felice, dopo aver trasformato le emozioni in positive, devi fare delle tue passioni un lavoro. Devi vivere delle cose che ami. Sarà anche il modo più sicuro per fare successo!
Ovviamente questo è un capitolo molto ampio, ma ho dedicato un servizio speciale, e gratuito, proprio per questo secondo passo verso la felicità: come trovare lavoro e cambiare la tua vita.
Ti invito a scoprire di cosa si tratta perché se sprechi moltissimo del tuo tempo lontano dalla gioia di fare quello che ami, non sarai mai davvero felice.
Per essere felici devi vedere la felicità
Il motivo principale per cui le persone non sono felici è che non riescono a vedere la felicità.
Quasi tutti coloro che mi scrivono chiedendomi di aiutarli a migliorare la propria vita, hanno questo problema.
Vedono guai, malanni fisici, problemi, pochi soldi, difficoltà sul lavoro, una società disastrosa, persone deludenti attorno a loro, crisi, motivi di ansia e paura in ogni angolo.
Capita anche a te?
Se vuoi essere felice, devi aprire gli occhi e cercare sempre il lato positivo in ogni situazione.
C’è sempre il rovescio della medaglia, e per ogni evento negativo c’è sempre qualcosa di positivo, utile, costruttivo da cogliere.
Nella notizia di un incidente d’auto in cui sono rimaste gravemente ferite alcune persone, pensiamo sia impossibile.
Feriti e sangue sono la cosa che attira l’attenzione, insieme ai colpevoli della disgrazia.
Ma perché non consideri la prontezza dei soccorritori? Oppure la determinazione e l’impegno dei medici che cercano di salvare la vita ai feriti?
E il coraggio di chi si è fermato a prestare i primi soccorsi e chiamare aiuto?
Sono cose positive che non consideriamo quasi mai, ma ci sono.
Il primo passo verso la felicità è saper vivere emozioni positive.
Ti assicuro che se riempi la tua mente di problemi, malattie, disastri, delusioni, tradimenti e crudeltà, sarà difficile non avere invece emozioni negative.
Devi imparare a cercare il lavoro positivo in ogni situazione.
Un esercizio che a me piace molto è questo:
- Fermati e scrivi su un foglio tutte le cose positive che vedi attorno a te.
- Vanno bene suoni, odori, oggetti, persone, comportamenti, dettagli anche banali.
- Non devono essere cose meravigliose, ma semplicemente carine, utili, belle, piacevoli.
- Scrivi tutto quello che vedi, fai un elenco lunghissimo e punta una sveglia nel cellulare tra un paio d’ore.
- Quando la sveglia suona, ripeti l’esercizio, ovunque ti trovi, punta nuovamente la sveglia e vai avanti così tutto il giorno.
- Ripeti questo esercizio ogni giorno, da quando ti alzi a quando vai a dormire, almeno per una settimana.
Ti assicuro che l’effetto positivo sul tuo umore sarà incredibile. Questa deve diventare la tua visione, essere spontaneo per te cogliere le cose buone che ti circondano.
Pensi che sia ingannevole e si ignori al realtà?
Riprendi l’esempio dell’incidente. Focalizzarsi sulle cose positive non cancella l’accaduto, ma cambia la tua percezione.
I problemi ci sono: non ti dico di ignorarli, ma di risolverli.
Le situazioni difficili esistono: non devi far finta di niente, ma cambiarle.
Ora, con il prossimo passo, vedrai meglio come, ma ricorda che gli aspetti positivi esistono, ti circondano e sono sempre più numerosi di quelli negativi.
Se vuoi essere felice, devi osservare la realtà, tutta, non solo la parte peggiore che, televisione in prima fila, vogliono farti vedere.
Come vivere sereni e felici risolvendo ogni problema
La tua felicità non dipende dal numero di problemi che hai.
Non è eliminando i problemi che sarai felice, ma imparando a conviverci prima e risolverli poi.
Il modo giusto per farlo è accettare la realtà.
Accettarla non significa però subirla. Sono due cose molto diverse.
Facciamo l’esempio di una persona che ha perso l’uso delle gambe.
Subire la realtà significa viverla in modo passivo. Si rassegna alla sua condizione, ma la rifiuta e quindi ne soffre ogni giorno.
Non fa niente perché tutto è faticoso e scomodo, si trascina avanti magari uscendo poco di casa perché tutto gli ricorderebbe la vita di prima, quando poteva camminare.
Si lamenta di tutto, a volte pensa che la vita sia stata ingiusta, che Dio sia stato cattivo. Sembra che non abbia più neanche senso vivere e attraversa la propria vita aspettando.
Accettare la realtà significa viverla in modo attivo. Accetta la sua condizione perché sa che non può cambiarla, e comincia a pensare a come vivere al meglio nella nuova situazione.
Non è quella che voleva, ma la accetta e non ne soffre più. Fa tutto quel che può fare, esce e lavora ugualmente, si ingegna per trovare modi nuovi di fare le cose che faceva prima.
Ha entusiasmo perché sa che può fare tantissimo ugualmente, e si concentra su quel che può fare e non sulle cose che non gli riescono bene.
Se ti sembra semplicistico quello che ho scritto, pensa a quante persone lavorano in condizioni difficili, a quanti diventano addirittura sportivi pur senza le gambe, o chi fa le stesse cose di tutti noi senza metà delle nostre capacità fisiche.
Accettare la realtà significa capire che è un dato di fatto e che i problemi non vanno rifiutati, ma risolti.
Ecco qualche domanda che ti aiuterà in questo:
- Cosa posso fare nonostante tutto?
- Come posso migliorare la situazione?
- Come posso divertirmi nonostante questa situazione?
- Che opportunità ho nonostante i problemi?
- Come potrei risolverli?
- Se una cosa non mi riesce, cosa potrei cambiare per farcela?
- Cosa c’è di buono in questa situazione?
Ricorda quello che ho detto nel passaggio precedente: c’è sempre del buono in ogni situazione, sta solo a noi cercarlo e farne qualcosa di prezioso.
Alcuni vedranno uno stagno, altri un terreno fertile per creare cibo se solo bonificheranno quella terra.
Se accetti la realtà e smetti di lottarci contro, puoi cambiarla ed essere felice. Non alla fine, ma subito, mentre la modifichi, mente lavori ogni giorno per dare il meglio.
Se la rifiuti, non cambierai niente: alla realtà importa davvero poco dei tuoi gusti, ma tu starai male e non sarai mai felice.
Hai scoperto che puoi eliminare le emozioni negative, che devi trasformare le tue passioni in un lavoro, che c’è sempre del buono e che se accetti la realtà sarai felice e farai grandi cose.
Ora ti svelo la regola che determina se vivrai una vita felice oppure no.
Come essere felici nella vita: basta amare
La tua felicità è direttamente proporzionale all’amore che dai.
Prima considerazione: amare non significa avere una relazione di coppia. Infatti ho scritto amore che dai e non conta se ne ricevi.
Aspetta, lo ripeto: per essere felice non conta se le persone ti amano.
Chiaro?
Hai letto la guida su come gestire le emozioni negative?
Se ci fai caso, ti spiego che le tue emozioni dipendono da te. C’è un video in quella guida che ti spiega che nessuno può renderti felice.
Se vuoi esserlo, non devi chiedere di ricevere amore, devi invece amare.
Seconda precisazione: amare è un modo di agire, pensare, vivere, comportarti, scegliere, parlare.
Non mi riferisco semplicemente a un sentimento. Amare è azione.
Quando dico che per essere felice devi amare, vuol dire agire con amore.
Lo chiarisco meglio quando spiego cosa significa amare, approfondimento di vitale importanza (sennò perché l’avrei scritto!) per vivere una vita felice.
Ma non basta, se davvero vuoi capire come essere felice.
Terza precisazione: l’amore non deve chiedere niente, non pretende nemmeno di essere apprezzato o ricambiato.
Anche in questo caso è fondamentale che tu capisca cosa sia l’amore incondizionato, e guarda caso ho scritto un approfondimento anche su questo 😉
Leggili subito, entrambi, perché altrimenti non comprendi a fondo di cosa ti sto parlando.
Se vuoi essere felice devi amare. Devi agire con amore in maniera incondizionata.
Qualcuno, a questo punto, mi dice: ma con coloro che non se lo meritano?
Mettiamola così: hai un grosso problema che ti fa stare male, non dormi la notte, provi continuamente ansia, un vero disastro e non ne puoi più.
Io, però, ti ho trattato malissimo in passato e ogni volta che posso faccio di tutto per umiliarti, offenderti o renderti la vita impossibile.
Di sicuro non verresti ad amare giusto me!
Ma se la soluzione al tuo problema fosse essere gentile con me nonostante le mie parole e i miei comportamenti?
Immagina che, se tu iniziassi a essere gentile con me, a parlarmi con calma, a farmi favori e ad aiutarmi, anche se io continuassi a comportarmi male, il tuo problema si risolverebbe giorno dopo giorno.
Io ti tratto male, ma se tu mi tratti con amore, i tuoi problemi scompaiono. Che fai, ti tieni i problemi e continui a stare male?
Io penso proprio di no. A meno che non ti diverti a stare male, i gusti sono gusti!
Cosa sto cercando di farti capire?
Che se vuoi essere felice e risolvere i tuoi problemi, devi amare e fregartene profondamente di cosa fanno gli altri.
Tu pensa a fare la cosa migliore del mondo: ama.
Se agli altri piace complicarsi la vita e stare male, perché dovresti lasciare che questo rovini anche la tua?
Non sono gentili, disponibili, affettuosi, comprensivi, corretti, onesti? È un problema loro.
Se tu fai tutte le cose che in loro non vedi, e le fai proprio a loro, sarai felice.
Non è questo che vuoi? Non vuoi stare bene?
E che ti interessa se loro si fanno dal male da soli?
Fai una cosa intelligente, per davvero: ama e sii felice, vedrai che sarà anche la cosa più utile che possa mai fare per loro.
A questo punto ti consiglio una guida pratica perfetta per questo quinto passo. Imparare ad amare: l’arte di essere felici. Titolo azzeccato, non ti pare?
Sei parte di un disegno meraviglioso
Che senso ha tutto quello che fai? Perché ti alzi ogni mattina, fatichi, affronti problemi, lotti, ti impegni?
Cosa vale tutto il lavoro quotidiano per migliorare la tua vita, tute le difficoltà o le incomprensioni, le sfide o i dolori che fanno parte della tua vita?
Se non hai un senso, se la tua vita non ha un senso profondo, autentico che va oltre la tua stessa presenza su questa terra, non sarai mai felice.
Vivere emozioni positive o diventare ottimista (passo 3!) richiedono una convinzione di fondo: c’è del buono e vale la pensa lottare per questo.
Amare, poi, così come te l’ho spiegato, a volte sembrerà addirittura assurdo e autolesionista, se non capiamo la cosa più importante: sei parte di un disegno meraviglioso.
Quale? Quello di Dio.
Per essere chiaro ti dico subito che non inizierò a parlarti di religione, chiesa, dogmi, regole, liturgie e cose simili. Non interessano neanche a me.
Ti parlo di Dio, di fede, di spiritualità, di libertà, amore e felicità. Questo mi interessa, e credo interessi anche te.
Ognuno di noi deve avere un senso. Se lo cerchi nelle persone (vivo per te), o nelle cose (vivo per il mio lavoro che amo), sarà un disastro.
Non può darti senso qualcosa a cui sei tu a darlo. Ti pare?
Leggendo un libro molto bello, Le 7 regole per avere successo, di Stephen R. Covey, ho trovato un passaggio dove spiega che per vivere una vita piena e appagante, dico io felice, dobbiamo conoscere il territorio in cui viviamo.
Se vuoi raggiungere una strada di Torino, ad esempio, devi conoscere la città. Se vuoi vivere felice devi comprendere la vita e il senso dell’esistenza.
Ovviamente usiamo tutti delle mappe, delle cartine, ma cosa succede, fa notare l’autore, se uso a Roma la cartina di Milano?
Che non arriverò mai a destinazione.
Il disegno di Dio è il territorio. L’insegnamento di Gesù è la cartina.
Se vuoi essere felice, ti basta fare quel che Gesù indica, e ti accorgerai che è davvero poco quel che ti consiglia: ama Dio e ama gli altri.
Il passaggio di prima, almeno in parte.
Amare Dio vuol dire accettare la realtà, che è sempre parte del Suo disegno, e usare la tua vita per servire questo disegno.
Come? Amando gli altri, agendo con amore nei confronti di tutti.
Non solo perché questo ti farà stare bene, ma soprattutto perché Dio te lo chiede.
Sai perché lo fa? Non certo per punirti se non lo ascolti. Ma per vederti felice.
La felicità ha le sue regole e chi, meglio di Colui che l’ha inventata, potrebbe conoscerle?
Per me la fede non è mai regola rigida e condanna o punizione. Mai.
Le regole che Gesù ha dato non sono altro che il segreto, la ricetta, per una vita felice e meravigliosa.
Vuoi essere felice? Dio è il segreto: comprendere che sei parte anche tu del Suo disegno è il segreto.
Come detto tutti abbiamo bisogno di dare un senso alla nostra vita.
Potrai cercarlo ovunque, ma se ti ostini a muoverti a Roma, tenendo in mano la cartina di Milano, sarà tutta fatica sprecata e non arriverai a destinazione: vivere una vita felice.
Quando scrivo che la Spiritualità è la strada per essere felici mi riferisco a questo, al fatto che è l’aspetto più importante della nostra vita.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa importantissima guida.
Voglio ricapitolare velocemente tutti i passaggi che ti ho mostrato perché ti siano chiari e si fissino bene nella tua mente.
Ecco come essere felici a dispetto di tutto e tutti:
- Impara a vivere emozioni positive eliminando quelle negative che ti paralizzano (questa io la chiamo indipendenza emotiva).
- Trasforma le tue passioni in un lavoro, vivi facendo ciò che ami e che farà la differenza (trova la tua strada).
- Impara a essere ottimista, scoprendo sempre le cose positive della vita.
- Accetta la realtà, agisci per cambiarla e affrontala con fiducia ed entusiasmo.
- Ama, senza se e senza ma.
- Sentiti parte del disegno di Dio e abbi fiducia in Lui (se hai dubbi scopri come e perché credere in Dio).
Ti assicuro che questa ricetta non è soggetta a condizionamenti esterni.
Se segui tutti i passi, niente e nessuno potrà mai più toglierti, o negarti, una vita felice.
Tutto sarà sempre nelle tue mani, come è sempre stato.