Fare la cosa giusta: come chiedere senza pretendere

Spesso non sappiamo riconoscere come fare la cosa giusta, se quello che chiediamo agli altri è equo, quando dire di no alle richieste, magari alle nostre.

Quando una richiesta è giusta?
E quando invece si tratta di un “ingiusta pretesa”?

Durante un incontro di Coaching, una ragazza mi chiedeva di aiutarla a prendere la decisione più “giusta”.

Sì parlava di soldi che avanzava da un familiare e temeva che dietro alle sue richieste si nascondesse “un’ingiusta pretesa”.

In questa storia c’è un prima e c’è un dopo, seguimi.

Situazione iniziale:

  • lui non ha un lavoro
  • lei ha un appartamento da affittare e una certa tranquillità economica.
    I proventi dell’affitto non le sono necessari per vivere, non tutti almeno, così decide di cedere metà del guadagno a lui

Poi il tempo passa e arriva il momento dei conti:

  • lui ha trovato un lavoro (anche se restano piccole difficoltà economiche) e chiede a lei di accollarsi le spese dell’immobile
  • lei non ha la stessa tranquillità economica di prima.
    Può permettersi di cedergli metà del ricavato, ma accollarsi le spese sarebbe un sacrificio

E così ecco arrivare il suo dubbio.

È giusto chiedere di dividere anche le spese (o si tratta di un’ingiusta pretesa)?

Qual era la cosa giusta da fare?

In fondo l’immobile era suo e (forse) la richiesta del familiare non era poi così insensata.

Forse…

O forse sì?

Allora abbiamo cominciato a ragionare.

 

Fare la cosa giusta comprendendo cosa è davvero giusto

Fare la cosa giusta

Questa ragazza sta seguendo la Masterclass e sperimentando sulla sua pelle, ha capito bene qual è la cosa (sempre) giusta da fare: quella che, a parti invertite, vorresti ricevere.

Ma come potrebbe la cosa “giusta” non essere anche “equa”?

Già.

Allora per valutare davvero, la prima cosa da fare è analizzare oggettivamente la realtà per capire quali sono gli elementi della situazione.

Solo se osservo bene la situazione e considero tutti gli elementi, posso fare valutazioni veramente giuste ed equilibrate.

Senza temere di avanzare ingiuste pretese. 

Così, io non dovrei cedere ad altri i profitti del mio appartamento, visto che è mio (oneri e onori).

Ma se considero gli elementi della situazione, tu hai una difficoltà economica (visto che non hai un lavoro), così è giusto che io te ceda una parte.

Quanta? Quella di cui tu hai bisogno.

E questo è anche equo, ossia equilibrato secondo i reali bisogni delle parti in gioco.

E se tu ne hai bisogno, è anche equo che io mi accolli le spese che tu avresti difficoltà a pagare.

Ok, ma tra le parti in gioco ci sono anche io.

E non me ne posso dimenticare per fare la cosa giusta!

Bene, torniamo alla situazione della ragazza allora.

Al momento di quella decisione il famigliare aveva trovato un lavoro.

Alla ragazza però non servivano quei soldi e considerate le residue difficoltà economiche del famigliare, aveva deciso di lasciargli comunque la metà del profitto.

Perché no, visto che lei poteva farne a meno?

Equo? Dai, direi di sì.

Ma quando lui le ha chiesto anche che si accollasse quella spesa aggiuntiva non sapeva che fare.

Poteva farne a meno, sì, a costo di qualche sacrificio (anche importante).

Ma la sua decisione continuava ad essere equa?

Lui adesso un lavoro ce l’aveva anche se viveva ancora qualche difficoltà.

Lei avrebbe fatto un sacrificio non chiedendo di partecipare a quella spesa, visto che quei soldi le servivano.

Equo?

Vediamo allora, quando una scelta “equa”?

 

La cosa giusta da fare è una cosa equa per tutti

La cosa giusta da fare

Una decisione equa è tale quando io ti do quello che posso darti in funzione di ciò di cui tu hai bisogno.

In altre parole?

Do a te quello di cui hai bisogno.
E faccio lo stesso con me 🙂

Fermiamoci un attimo…
Ecco un test con cui capire se riesci ad amarti e prenderti cura di te.

 

Spesso non è facile capire qual è la cosa giusta da fare e avere una regola che ti aiuta a prendere la giusta decisione conta un bel po’ 😉

Così la ragazza ha capito e deciso che sarebbe stato giusto accollare al famigliare parte di quella spesa.

Chiedergli di pagarne una parte non era una pretesa ingiusta, ma la richiesta più equa 🙂

Bene, allora ricordati questo: quando devi prendere una decisione, perché sia una decisione veramente giusta deve anche essere equa.

E questo vuol dire tre cose:

  1. vedere e valutare tutti gli elementi che fanno parte della realtà oggettiva di quella situazione
  2. mettersi nei panni di tutte le parti in gioco per comprendere i reali bisogni di tutti
  3. dare a tutti quello di cui hanno bisogno (ricordandoti che tra quei “tutti” ci sei anche tu)

Ecco il modo migliore per non avanzare pretese ingiuste, ma solo richieste che eque lo siano veramente 🙂

Quindi, quando temi che le tue richieste possano essere pretese ingiuste, applica questo processo.

Ti aiuterà a capire qual è la cosa giusta da fare in ogni situazione.

E fallo senza mai dimenticarti che tra le parti in gioco ci sei anche tu 😀

Ah, un’ultima cosa, ricordati che tu hai sempre il potere di fare la cosa giusta e di avanzare giuste richieste.
Non è in tuo potere che l’altro le accolga.

Allora prepara sempre una soluzione: cosa farai se dovesse succedere?

Solo se avrai una soluzione ti sentirai sicuro, o sicura nell’avanzare la tua richiesta e questo ti darà la maggior probabilità di ottenere ciò che chiedi.

Male che vada? Hai già una soluzione tra le tue mani 🙂



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