Credo sia un’epidemia dilagante… tantissime persone hanno il problema di pensare troppo.
Anche tu pensi troppo?
Partiamo d auna domanda: cosa significa pensare troppo?
(così tra poco ti svelo come smettere di farlo per sempre!)
Significa avere dubbi, incertezze, rimuginare continuamente su qualcosa, avere la testa che lavora continuamente.
Alcuni lo chiamano un “groviglio di pensieri” e spesso appaiono senza senso.
Noti un elemento chiave?
Confusione, incertezza, mancanza di senso.
(ora ci torniamo)
Ad esempio un pensiero che spesso ci blocca e assilla è questo: “Avrò fatto la cosa giusta“?
Ah, quanto spesso te la fai questa domanda?
Spesso pensare troppo coincide con domande che ronzano nella mente per ore, giorni, a volte settimane o addirittura mesi e anni.
E sai dove sta il punto?
Che sono le domande sbagliate.
Ad esempio è una pessima domanda “avrò sbagliato?”, perché non è utile.
Più interessante sarebbe chiederti:
- Cosa ho fatto esattamente?
- Come faccio a stabilire se è una cosa giusta?
- In base a cosa posso saperlo con certezza?
Noti la differenza?
Se ti chiedi “avrò sbagliato?” puoi rispondere solo con un “sì” o un “no” (o quasi sempre con un “non lo so”!)
Ma se tu sapessi se hai sbagliato o meno, neanche ti faresti la domanda.
Se ci pensi, se continui a ripensare a cosa hai fatto e se sia stato un errore, è perché NON SAI la risposta.
E quando ti fai una domanda e non sai la risposta… inizi a pensare troppo.
Inizi a tenerti in testa questa domanda come se questo bastasse a far saltare fuori la risposta.
Succederà?
Probabilmente no.
Quello che sicuramente succederà è che ci rimugini sopra per tanto tempo, pensi troppo, ti arrovelli il cervello e alla fine…
Senti la stanchezza, il peso dei pensieri e non n puoi più!
Te lo dico chiaramente: pensi troppo se pensi male.
E pensare fa sempre rima con “domanda”.
Pensare troppo: ti fai le domande sbagliate (al momento sbagliato)
Pensi troppo se ti fai le domande sbagliate (spesso nel momento sbagliato).
Allora il tuo pensare diventa faticoso, pesante e quasi sempre inutile.
La risposta non arriva, la domanda ti assilla e tu continui a stare tra dubbi, incertezze e confusione.
La soluzione non è smettere di pensare.
Anche perché nessuno può farlo.
Smettere di pensare è come chiedere a una persona che ha problemi di asma, di smettere di respirare.
Tu non devi pensare di meno, devi pensare meglio.
Ricordalo: pensi troppo se ti fai le domande sbagliate al momento sbagliato.
(spesso anche nel modo sbagliato)
Fai subito il mio test per misurare la forza della tua mente.
Io posso dirti che negli ultimi anni non ho provato più rabbia, quasi mai ansia o paura (e duravano di solito una manciata di secondi).
Incertezza e confusione durano sempre poco, il tempo di trovare la risposta giusta.
Tristezza? Non più.
Amarezza nemmeno, delusione mai.
E non pensare che sia perché la mia vita è comoda.
Tutt’altro: posso dire di avere molti più problemi da affrontare di prima.
(e anche più acciacchi fisici di un tempo)
La differenza è che non penso mai troppo.
Non penso più male come facevo prima (e come tutti ci insegnano a fare purtroppo!).
Da quando ho imparato a pensare bene, sono capace di affrontare qualsiasi situazione con serenità.
Trovare soluzioni che funzionano e superare qualsiasi problema.
Se vuoi smettere di pensare troppo, devi iniziare a pensare bene.
Ossia farti le domande giuste.
Spesso quando faccio un incontro di coaching la persona arriva con tanti dubbi.
Dopo mezz’ora se ne va più rilassata, con tanta chiarezza e determinazione.
L’ho motivata io?
No, l’ho aiutata a pensare nel modo migliore e ora vede chiaramente cosa fare e come farlo.
Niente più dubbi, insicurezza o incertezza.
Quando sai farti le domande giuste, arrivi ad avere la chiarezza per agire con serenità e fiducia.
Oppure quando lavoro con uno studente sul diario emotivo accade la stessa cosa.
Magari sembra che quell’emozione provata, quel malessere, sia incomprensibile.
“Giacomo, non so perché provo queste emozioni, non capisco!” mi dicono spesso.
Poi inizio a fare le domande giuste, nel momento giuso e nel modo migliore.
E domanda dopo domanda chi ho davanti inizia a capirsi, a comprendere le sue emozioni, le sue regole, le sue paure.
E più domando, più tutto sembra chiaro.
“Era così ovvio!” mi dicono spesso alla fine.
No, non era ovvio… era poco chiaro perché mancavano le domande giuste, al momento giusto.
Immagina di camminare per strada, nel buio.
Hai una torcia che tieni rivolta vero il cielo.
Pensi che stai illuminando troppo tenendola sempre vero il cielo?
No, ma non vedi nulla perché quella luce non illumina dove metti i piedi e quindi non ti aiuta.
A te serve illuminare meno?
O illuminare meglio?
A te serve rischiarare la strada davanti a te.
Ogni domanda fatta bene è come quella luce puntata nella giusta direzione, che ti permette di vedere e camminare con serenità e sicurezza.
Le domande giuste, al momento giusto sono una luce potente che illumina dove tu devi mettere i piedi.
Così non avrai dubbi o incertezze e camminerai con serenità e sicurezza.
Ricordalo, non devi pensare meno.
Devi pensare meglio.