Quasi tutti siamo convinti che sia impossibile guarire le ferite del passato in modo definitivo, senza che lascino cicatrici evidenti e dolorose.
Cresciamo non comprendendo cosa sia l’indipendenza emotiva, altre volte confondendola con l’indifferenza, la freddezza o il distacco dagli altri per non soffrire.
Inoltre non ci rendiamo conto del motivo per cui i nostri ricordi ci fanno soffrire e stare male.
Ho sperimentato personalmente che è possibile guarire le ferite del passato, lasciare andare ogni sofferenza, lasciar cadere ogni rancore e tornare a sorridere senza ombre o cicatrici sulla nostra pelle.
Per prima cosa devi renderti conto che le ferite del passato non fanno male per quel che è accaduto prima, ma per quel che accade adesso.
Nessuno di noi sta male per gli schiaffi ricevuti, per le parole dei nostri genitori ascoltate, per le delusioni provate.
Nessun evento accaduto dieci anni fa, trenta anni fa, ma nemmeno cinque giorni fa può farti stare male.
Guarire le ferite del passato: da dove nasce ogni sofferenza
Soffri, è verissimo, ma non per quel che accade, solo per quello che tu, oggi, pensi.
La sofferenza non dipende dal ricordo in sé, ma dal significato che quel ricordo ha per te, oggi, nel presente.
Il passato, per dirla tutta, non c’entra. Non conta.
Per guarire le ferite del passato devi prima di tutto renderti conto che esse dipendono da come tu ricordi le cose accadute.
Possiamo riportare alla memoria qualsiasi episodio con rabbia, dolore, tristezza, oppure con comprensione e perdono: questo cambia tutto.
Il problema non è il tradimento subito, ma quello che io oggi penso di questo fatto. Le emozioni che provo oggi per gli eventi passati non dipendono dall’evento ma dai miei ricordi.
Le nostre emozioni, tutte e senza eccezioni, dipendono dal senso che dai a ogni evento.
Se un episodio lo consideri negativo, allora proverai un’emozione negativa. Se lo consideri positivo, viceversa, ne proverai una positiva.
E questo significato è sempre presente.
Ovviamente io posso dare oggi, a quello che ho vissuto ieri, lo stesso significato che gli ho sempre dato. Ma non è l’episodio la fonte dell’emozione, è il mio pensiero, il senso che do.
Sei tu che lasci aperta ogni ferita!
Se continuo, oggi, a ricordare un evento passato con rabbia per quello che è accaduto, la ferita non guarirà mai e io continuerò a soffrire.
Se insisto, oggi, a ricordare un episodio con amarezza o disperazione, questa ferita non guarirà mai e pian piano andrà peggiorando.
Da piccolo ricordo che un ragazzino, alle scuole elementari, mi diede per qualche giorno il suo “benvenuto” in classe, tenendomi contro il muro dell’aula con una malo al collo.
E un coltello nell’altra mano.
Avrò pensato fosse una cosa positiva? No 😀
Questa cosa mi fa stare male oggi? Per niente.
Oggi ci ripenso e vedo un ragazzo che usava la violenza per farsi rispettare, ma questo è sempre segno di debolezza, fragilità e paura.
Se ci penso mi dispiace per lui, e capisco che anche quell’episodio mi è stato utile per rafforzarmi.
Se la vedo così, non c’è ferita che tenga.
se invece lo ricordassi come un’ingiustizia, come un trauma, come un fatto doloroso che non meritavo, starei male anche oggi.
E non certo per l’accaduto, ma per il senso che gli darei in questo preciso istante.
Abbiamo pensato che questa sofferenza fosse indelebile, legata alle esperienze vissute, ma non è così: la sofferenza è creata dai nostri pensieri attuali su questi eventi passati.
Se vuoi guarire le ferite del passato, devi cominciare a comprendere che sei tu, non i fatti accaduti o le persone protagoniste, ad aver creato questo dolore nella tua vita e a ravvivarlo ogni giorno.
Ogni nostra emozione dipende sempre e solamente da quello che pensiamo e mai da quel che accade o dal comportamento degli altri.
Ogni ferita guarisce con l’amore: il tuo!
Le ferite del passato guariscono quando smettiamo di ricordare parte della nostra vita con rabbia e paura, quando smettiamo di condannare, quando poniamo fine a ogni giudizio e cerchiamo invece di amare.
Quello che ti mostro è il video di una mia “mini lezione” dedicato proprio a comprendere il rapporto che c’è tra emozioni e passato.
Se non ricordo con astio quell’episodio, è perché ho perdonato quel ragazzo. E non ho mai ricevuto le sue scuse 🙂
Accogliere quel che è stato come un fatto e niente di più, comprendere gli errori degli altri senza condanne, scegliere il perdono e l’amore senza condizioni.
Possiamo fare questo se smettiamo di costruire, noi stessi, la sofferenza che attribuiamo al nostro passato.
E questo, come puoi facilmente immaginare, richiede forza.
Ogni volta che faccio un percorso di coaching con una persona che è stata tradita dal proprio partner, il perdono è l’unica strada.
Non conta se quella relazione continuerà: perdonare non significa questo, ma lasciare andare il dolore e ogni ferita guarirà.
Non è facile, e leggere la mia guida sul perdono credo sia indispensabile.
Nessuno dei nostri problemi dipende da quel che è stato, nessun dolore presente dipende da cose accadute anni fa, la nostra vita attuale non è condizionata dagli eventi vissuti.
Tutto questo dipende solo dal nostro presente da quel che oggi scegliamo di fare.
È ovvio che molte decisioni e situazioni passate comportino conseguenze che incidono sulla tua vita e con cui devi fare i conti anche oggi.
Ma come le vivi (con serenità e impegno o dolore e disperazione) e cosa fai (in ogni istante tu scegli se continuare come hai sempre fatto o compiere scelte nuove) sono cose legate solo al presente e che dipendono solo da te.
Molti mi dicono che “non hanno scelta”.
Falso.
Tu hai sempre potere di scegliere: fare o non fare, dire o non dire.
Per questo dovresti capire bene cos’è la libertà.
Certo, alcune scelte hanno conseguenze che non ti piacciono, ma questo non significa che non puoi scegliere.
Le cose in cui ci sentiamo “costretti” non sono situazioni inevitabili, ma quelle che consideriamo “il minor male”, e le preferiamo ad altre.
Non ti piacciono, ma le alternative ti piacciono ancora di meno. Questa, però, è una scelta.
Tutto si gioca oggi, non ieri
Per guarire le ferite del passato devo imparare ad accattare quel che è successo, non pretendere nulla, comprendere che la mia felicità non è mai in mano agli altri e che niente e nessuno può negarmela.
Considera forse la cosa più importante (e difficile): niente e nessuno può farti soffrire.
Sì, hai capito bene: niente e nessuno.
Solo se comprendi questo, se lo vivi, lo senti sulla tua pelle (altrimenti resta una chiacchiera!), ti rendi conto che puoi perdonare e lasciare andare ogni sofferenza.
Noi ci teniamo le ferite come se fossero una sorta di difesa da altra sofferenza. Ma non funziona, e queste ferite, invece di proteggerci, ci rendono la vita ancora più dolorosa.
La nostra vita è fatta dalle scelte presenti, e anche restare chiusi, per paura, nel nostro passato, è una scelta che compiano ogni giorno e che tutti i giorni possiamo scegliere di cambiare.
Solo se prendi in mano la tua vita oggi, se ti assumi la responsabilità delle tue scelte, se sei disposto, o disposta, ad affrontare ogni conseguenza, ogni problema, ogni sfida, senza mai mollare, guarisci le ferite del passato.
Se io inizio a costruire la mia vita in modo nuovo oggi, il peso del passato si scioglie. Perché mi rendo conto che tutto è nelle mie mani.