Fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Sarà vero?
Ho scoperto sulla mia pelle che la fiducia non è quello che pensiamo di solito, che è meglio fidarsi e che gli altri non possono farci soffrire.
Bello no? Seguimi:
- Conosci le tue regole della fiducia?
- Perché è difficile fidarsi degli altri.
- Tu non ti fidi di nessuno, anche se non l’hai ancora capito!
- Fidarsi è bene non fidarsi è meglio: la fiducia non è mai rischiosa.
Abbiamo un sacco di cose da vedere insieme, e alla fine potrai decidere se fidarti degli altri oppure no, sapendo come non farti ingannare o ferire.
Pronti? Benissimo, si comincia il viaggio!
Fiducia: quando ci fidiamo e perché
La fiducia è un sentimento che proviamo verso qualcuno quando pensiamo di poter contare su questa persona.
Ovviamente non abbiamo certezze, perché non siamo sicuri di cosa farà davvero, ma se abbiamo fiducia, vuol dire che crediamo che si comporterà nel modo migliore.
Leggendo Wikipedia il senso è proprio questo: ci aspettiamo qualcosa di buono dall’altro, quindi ci fidiamo.
Anche sfogliando le pagine dell’enciclopedia Treccani, il senso è molto simile:
Atteggiamento, verso altri o verso se stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità.
Perché ci fidiamo di alcune persone e non di altre, allora?
Ti dico subito quali sono i motivi principali per cui diamo la nostra fiducia:
- Le persone hanno le nostre stesse regole e si comportano come ci comporteremmo noi.
- Condividiamo valori o ideali di vita e crediamo nelle stesse cose.
- Vediamo comportamenti che ci piacciono e notiamo coerenza nel tempo.
- Abbiamo visto risultati che ci portano a credere che quella persona ha le capacità che cerchiamo.
- Ci aspettiamo che le persone possano darci le cose di cui abbiamo bisogno.
Potremmo anche definirle regole della fiducia.
Partiamo da questo: troviamo subito le tue regole. Farlo è semplice.
- Pensa a una persona di cui ti fidi ciecamente.
- Pensa invece a una persona di cui non ti fidi affatto.
Ora rispondi a queste semplici domande:
- Cosa ha fatto la prima persona per meritarsi la fiducia che non dai alla seconda?
- Cosa dovrebbe fare questa per ottenere la tua fiducia? In sostanza, ti fideresti di lei se…
- Cosa ti farebbe perdere fiducia nella prima persona?
Come vedi sono tre domande semplici e se risponderai con precisione, scoprirai le regole di massima sulla base delle quali concedi la tua fiducia agli altri.
Ma potresti scoprire qualcosa di più con un secondo esercizio.
Pensa a una terza persona, di cui ti fidi, ma non troppo, diciamo non come della prima a cui hai pensato.
Tra queste due persone, quindi, c’è una differenza: ti fidi di entrambe, ma non nella stessa misura.
Ora pensa a queste due persone e rifatti le tre domande che hai visto prima.
In questo modo noterai sottili sfumature delle tue regole e capirai in modo più profondo perché dai la tua fiducia ad alcuni e non ad altri.
Finito? Bene.
Ora sai per quali motivi ti fidi di alcune persone. Ma quali sono le ragioni per cui invece non ci fidiamo degli altri o spesso facciamo fatica pur volendolo?
Prima di spiegartelo è importante che ti aiuti a capire su cosa si basano le tue relazioni.
Ho creato un test per fare questo.
Non fidarti di nessuno: perché è difficile dare fiducia
Il motivo principale è uno solo: abbiamo paura.
Di cosa? Di rimanere delusi, è ovvio!
Se mi fido di te e tu tradirai le mie aspettative, resterò deluso, il che significa che non solo non otterrò quel buono che mi aspetto, ma soffrirò anche del tuo comportamento.
Quante volte hai sofferto per la delusione nata dai comportamenti degli altri?
Ti aspettavi qualcosa, un certo comportamento, magari il loro amore, e loro invece ti deludevano.
Mi sbaglio?
Il motivo per cui non ci fidiamo è proprio questo: paura di soffrire.
Ma non solo.
Spesso non ci fidiamo perché pensiamo che le persone non sapranno darci quello che vogliamo, che ci aspettiamo da loro.
Il problema è l’incertezza.
Non posso avere la sicurezza assoluta che tu farai quel che mi prometti. Anche se mi fido di te, in realtà, non ho garanzie.
Il problema sorge però solo quando ciò che mi aspetto dagli altri è per me importante.
Più abbiamo bisogno degli altri per raggiungere qualcosa di importante, più fidarci diventa un rischio, più abbiamo paura a farlo.
Immagina un tuo amico che ti chiede di prestargli 5 euro per un suo investimento.
Lo conosci da tanto e sai che te li ridarà. Ti fidi, non c’è problema.
Ma se ti chiedesse tutto quello che possiedi?
Lui è sempre una persona fidata, che conosci da tanto.
Eppure ci penseresti molto di più e, probabilmente, rifiuteresti di prestargli questi soldi.
Non ti fidi di me? Ti chiederà.
No, non ti fidi di lui.
Non lo ammetterai mai, dirai che è troppo e non puoi, ma in realtà il rischio è troppo per poterti fidare.
Come vedi, se ci pensi bene, il problema è il rischio, la posta in gioco.
Infine c’è un altro fattore per cui tendiamo a non fidarci degli altri: non crediamo che i loro interessi siano i nostri.
Quando propongo di scoprire le proprie regole della fiducia, spesso ne viene fuori una davvero fondamentale: l’amore.
Ci fidiamo delle persone che ci amano.
O almeno che dimostrano di amarci, che ce lo fanno credere.
Per un semplice motivo: amandoci vogliono il meglio per noi, vogliono che noi siamo felici e quindi possiamo fidarci di loro.
In fondo è probabile che ti fidi di più di coloro che sono interessati, sinceramente, a te che di persone a cui non importa nulla di te.
Ovvio no?
Ovvio, sì.
Facciamo il punto, ecco cosa rende così difficile fidarsi degli altri:
- Abbiamo paura che possano deluderci e farci soffrire.
- Non crediamo che potranno darci quello che desideriamo.
- Se la posta in palio è troppo alta, aumenta la paura.
- Non pensiamo siano davvero interessati a noi.
Il passo più importante è quindi imparare come difenderci dalla sofferenza.
Tu non ti fidi di nessuno, anche se non l’hai ancora capito
Ora ti mostro la differenza che esiste tra la fiducia, che non diamo mai a nessuno (neanche a noi stessi!) e la delega.
Mi raccomando, massima attenzione perché sto per spiegarti qualcosa che non dice nessuno.
Anche se sembra strano, in realtà noi non ci fidiamo mai degli altri.
Tu non ti fidi di un tuo amico, ma dei suoi comportamenti.
Ti fidi perché finora si è comportato in un certo modo, e fino a che continuerà a farlo, tu ti fiderai di lui.
Non ti fidi delle persone, ma dei loro risultati: se ho vinto un sacco di premi nel mio campo, è di questi che ti fidi, non di me.
Se li avessi comprati? Se avessi imbrogliato? Ti fideresti comunque di me per via dei miei risultati, perché sono quello che puoi vedere.
Cosa significa fiducia
Ho scoperto che esistono due tipi di fiducia, se così vogliamo chiamarli:
- La fiducia condizionata, ossia quella che si basa su cosa fanno gli altri.
- La fiducia incondizionata, quella che invece nasce per ciò che le persone sono.
La prima io la chiamo delega, perché è esattamente questo. La seconda possiamo chiamarla amore.
Fiducia condizionata: deleghiamo agli altri la nostra vita
La fiducia condizionata la diamo solo a condizione che gli altri facciano qualcosa che noi desideriamo.
Perché la chiamo delega? Perché quando deleghiamo, affidiamo agli altri un compito da fare al posto nostro.
Diciamo di avere fiducia nelle persone, ma in realtà stiamo delegando loro la nostra vita. Ecco come:
- Deleghiamo la nostra felicità: sono alcune persone a doverci rendere felici.
- Deleghiamo il senso del nostro valore personale: sono alcune persone a doverci convincere di quanto valiamo credendo in noi per prime.
- Deleghiamo il senso della nostra vita: viviamo per loro e senza, penseremmo che tutto sia inutile.
- Deleghiamo la nostra sicurezza: alcune persone speciali devono esserci, darci certezze, farci sentirci sicuri.
- Deleghiamo l’amore: è compito di alcune persone farci sentire amati, apprezzati e importanti.
- Deleghiamo i nostri successi: ad alcune persone spetta il compito di aiutarci a vincere, a loro chiediamo di farci raggiungere i grandi traguardi che desideriamo ottenere.
In pratica la nostra vita dipende dagli altri.
Non è che ci fidiamo di loro, neanche per sogno, è che abbiamo bisogno del loro aiuto e gli affidiamo alcuni importantissimi incarichi.
Perché è così difficile fidarsi degli altri? Perché noi deleghiamo a loro le cose più importanti della nostra vita.
Anzi, la nostra stessa vita è più affidata a chi ci sta vicino che non nelle nostre mani.
Capisci perché hai così paura a fidarti degli altri?
Perché è come se puntassi tutta la tua esistenza su un solo numero.
Se gli altri non faranno come dici tu? Se non ti ameranno o renderanno felice? Se nessuno ti farà sentire importante o speciale? Se nessuno crederà in te o ti darà certezze?
Hai delegato tutta la tua vita ad altre persone.
Non ti stai fidando di loro.
Sono cose differenti.
Quando deleghi, guardi a cosa fanno gli altri, come si comportano, che risultati hanno ottenuto.
La domanda è: ti fidi degli altri o di come si sono sempre comportati finora?
Questa è una domanda importantissima.
Tu non ti fidi di nessuno, come detto, perché hai delegato la tua vita agli altri, c’è troppo in ballo per dare fiducia alle persone.
Quando delego, non guardo la persona, ma cosa sa fare, come si comporta.
Non esiste presente e futuro, solo il passato.
Se ti fidi di me, è per quello che ho fatto fino a ieri. Tu non sai cosa deciderò oggi, potrei fare l’esatto contrario.
Ma visto che fino a ieri ti ho dato quel che volevi (comportamenti, azioni, parole), allora scommetti su di me, o meglio, scommetti sul fatto che continuerò a fare come ho fatto finora.
Non ti fidi di me, ma conti sui miei comportamenti e ti aspetti che siano come tu desideri.
Infatti, cosa succede se io cambio atteggiamento? Se oggi mi comporto come a te non piace?
Semplice: perdi la fiducia.
Ma non è che ora non ti fidi più di me, semplicemente pensi di dover delegare a qualcun altro, che farà come vuoi tu, quel che prima ti davo io.
Così recidiamo relazioni d’amore perché non riceviamo più quello che desideriamo e cerchiamo un’altra persona.
Amore?
No, deleghiamo ad altri, che si dimostrano più affidabili, quel che ci serve.
Recidiamo rapporti con amici che non hanno agito come speravamo quando ci serviva, e facciamo amicizia con altre persone, che invece rispettano le nostre aspettative.
Amicizia?
No, deleghiamo ad altri, che si dimostrano più affidabili, quel che ci serve.
Come vedi il problema non è che la gente è diventata inaffidabile, ma che tu hai delegato la tua vita agli altri e se loro non fanno come ti aspetti, ti allontani.
Questa è fiducia condizionata: mi fido di te se fai questo o quello.
In azienda funziona così, nel lavoro: ti affido questo incarico se porti certi risultati o fai il lavoro come piace a me.
Delega, non fiducia.
La delega riguarda i comportamenti, i risultati, il passato e tutto quel che è esteriore, possiamo vedere e magari misurare.
Perché preferiamo delegare che fidarci? Per due motivi:
- Viviamo dipendendo dagli altri e abbiamo bisogno che loro si adeguino alle nostre aspettative.
- È facile misurare gesti e comportamenti o risultati, e quindi delegare, mentre è difficilissimo scoprire gli altri, amarli e quindi fidarci di loro.
Il vecchio proverbio suggerisce che fidarsi è bene non fidarsi è meglio.
Finora hai delegato la tua vita agli altri e non hai mai avuto fiducia in nessuno, veramente. Adesso possiamo capire come imparare a fidarci degli altri, e di noi stessi.
Mi rendo conto di quanto sia diverso quello che ti sto dicendo, diverso da quel che ci hanno sempre insegnato.
Questo è un tema ricco e lo approfondisco molto nel mio percorso “Come amare senza farti usare“.
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio: la fiducia non è mai pericolosa
Io ho un cane.
Per quanto abbia fiducia nel suo amore per me, non mi lascio mettere le zampe in faccia oppure non vado a togliergli il cibo dai denti mentre mangia.
Per quanto possa volermi bene, è sempre un cane, e anche non volendolo potrebbe farmi male.
Un conto è fidarci degli altri, di chi loro sono, un altro è delegare loro responsabilità che spettano a noi e che, spesso, sono eccessive.
Fino a che la tua vita dipende dagli altri, finché felicità, sicurezza, amore, soddisfazione sono delegate a chi ti sta vicino, non potrai mai fidarti di nessuno.
Il primo passo, quindi, è comprendere che tutto quel che di solito deleghiamo, le cose che ci aspettiamo dagli altri, sono in realtà una tua responsabilità.
Ti spiego da dove devi cominciare a cambiare il tuo atteggiamento, cosa devi imparare per riprendere il controllo della tua vita, perché altrimenti fidarti sarà impossibile:
- Tutte le emozioni che provi, amore e felicità, ma anche infelicità o delusione, dipendono da te. Come gestire le emozioni negative e trasformarle in positive è forse una delle guide più importanti che ho scritto. Leggila subito.
- Possiamo essere sempre felici, nonostante difficoltà, problemi e comportamenti degli altri. Nessuno o niente può toglierti o darti felicità. Nella guida in cui ti spiego come essere felici lo capirai bene.
- Deleghi agli altri la tua vita anche perché spesso non credi davvero in te, nelle tue possibilità, nel tuo valore. Migliorare l’autostima ti porta a capire che hai tutto quello che ti serve per vivere la migliore esistenza possibile. Non c’è nulla che tu debba delegare agli altri.
- Se la tua visione delle cose è distorta, non riuscirai mai a fidarti né di te né di nessun altro. Prendere consapevolezza di quella che è la realtà è un passaggio indispensabile.
Ti ho suggerito 4 risorse indispensabili per comprendere appieno che non hai bisogno di delegare nulla agli altri. La tua vita è nelle tue mani, e sono ottime mani!
Quando comprendi questo, ti rendi conto che nessuno può ferirti.
Se ti ricordi, è la delusione una delle ragioni per cui si arriva a non fidarsi di nessuno. Temiamo di soffrire perché saranno deluse le nostre speranze.
Cosa genera la sofferenza secondo te?
Il comportamento degli altri? Le loro azioni o le loro parole?
No. Niente di tutto questo.
La sofferenza che provi dipende da una sottrazione: le tue aspettative – la realtà.
Quando ti aspetti qualcosa che non ricevi, soffri perché c’è uno scarto tra quello che desideravi e quello che ottieni realmente.
Questo accade in continuazione, e il problema non è cosa succede o come si comportano gli altri: il problema sono le tue aspettative.
Se dipendi dagli altri, pretenderai tantissimo da loro, perché tutto è nelle loro mani.
Non sempre le persone sapranno fare come pretendi, spesso non lo vorranno neanche. Cosa succede?
Soffri, non per come la gente ti tratta, ma per come tu ti aspettavi si comportasse.
Per arrivare a fidarti davvero gli altri devi eliminare due grossi problemi:
- Delegare le cose più importanti agli altri. Nessuno può renderti felice, mettitelo bene in testa.
- Smettere di avere aspettative nei confronti degli altri. Nessuno è qui per servirti!
Prima ti ho fatto l’esempio del mio cane. Lo stesso discorso vale per ogni persona.
Spesso gli altri non si rendono conto di cosa davvero tu ti aspetti da loro, non si rendono conto se fanno cose che a te non piacciono o se si comportano male.
Nella maggior parte dei casi, infine, non hanno capacità, forza, volontà per fare quello che chiedi.
Ognuno di noi ha dei limiti, delle paure, dei desideri. Le emozioni che proviamo condizionano le nostre scelte.
Le tue aspettative saranno sempre fonte di sofferenza, per te.
Gli altri, anche fossero la persona più speciale del mondo, non vivono per te e se tu dipendi da loro, soffrirai sempre, prima o poi.
Prima ti ho mostrato 4 passaggi per eliminare il bisogno di delegare agli altri al tua felicità, adesso devi capire che puoi fidarti di loro se riconosci i loro limiti.
Fidarsi non è rischioso
Voglio iniziare quest’ultima parte con un video che mi commuove ogni volta che lo rivedo e che è un ottimo punto di partenza per spiegarti che la fiducia non è mai rischiosa.
Fidarci degli altri vuol dire credere in loro, in ciò che sono, nel loro potenziale.
Come vedi non parlo di azioni e comportamenti. Non conta cosa fai, cosa hai fatto. Conta solamente cosa puoi fare.
Se ti basi su comportamenti e azioni, resti sempre nel campo della fiducia condizionata: deleghi a chi ritieni capace di fare qualcosa come vuoi tu.
Quando ti fidi, credi nella persona che hai di fronte, in ciò che può fare.
Fidarsi di qualcuno significa amarlo.
Non fidarsi di nessuno significa non amare affatto.
Se mi fido di te, è perché ti amo, credo che tu possa essere la migliore versione di te stesso, o te stessa, credo che tu abbia un enorme potenziale d’amore, praticamente infinito, da esprimere.
Non conta se l’hai mai visto o utilizzato.
Quando mi fido di te, ci credo, credo nella tua natura più autentica.
La fiducia è un atto d’amore. Su cosa significa amare leggi questo approfondimento. Magari anche adesso 😉
Non qualcosa che diamo a chi la merita, perché l’amore non si offre a chi lo merita.
Attenzione però, perché io mi fido del mio cane, ma sono prudente.
Fidarsi di una persona non significa dargli le chiavi di casa tua, significa credere che sia come te, che possa amare e diventare migliore.
Ma fidarsi non vuol dire essere ingenui.
Ognuno di noi, te lo ricordo, ha dei limiti, paure e insicurezze. Tutti sbagliamo.
Una mamma si fida del figlio appena nato, crede in lui.
Non ha mai camminato quando è piccolo, ma sa che crescendo ci riuscirà.
Non ha bisogno di prove, sa che può e che ce la farà.
Lei lo incoraggia senza stancarsi, non importa quante volte cade, lei continuerà sempre a credere in lui.
Ma questo significa forse che lo manderà in giro per la città da solo così piccolo?
No, perché si fida di lui, ma sa anche che ha dei limiti.
Credere negli altri non vuol dire che loro debbano fare come vogliamo noi e uniformarsi alle nostre aspettative.
Ma che noi siamo certi del loro valore, del loro potenziale, e diamo loro sempre l’occasione di mostralo.
Ecco il significato vero di dare fiducia a qualcuno:
- Credere nelle sue potenzialità, in quel che può essere e diventare ogni giorno.
- Incoraggiare senza mai stancarsi, perché sappiamo che può, nonostante le difficoltà.
- Non tenere conte di quante volte cade, ma esserci per aiutarlo a rialzarsi all’infinito.
- Dare sempre spazio e tempo per poter esprimere il meglio, senza fretta, senza limiti.
- Credere che qualsiasi errore sia recuperabile e che ogni giorno possa fare meglio del precedente.
Non ti ricorda qualcosa questo elenco di azioni?
Si chiama amare.
Non è che noi amiamo le persone di cui ci fidiamo, ma abbiamo fiducia quando scegliamo di amarle.
La fiducia non capita e non dipende da cosa fanno gli altri.
La fiducia è un dono, una scelta, come l’amore.
Dipende da te.
All’inizio ti ho fatto cercare le regole della fiducia che usi.
Bene, quelle sono più che altro regole della delega, o della fiducia condizionata.
Se davvero vuoi imparare a fidarti degli altri devi scegliere di fidarti di tutti, sempre.
Non fidarti mai di nessuno è il segnale della paura profonda che provi.
E voglio ripeterlo: fiducia in loro non significa ingenuità.Puoi credere negli altri scoprendo che loro non possono farti mai soffrire.
Dare fiducia significa amare, esserci, credere negli altri, senza mai dimenticare limiti, paura, difficoltà.
Tutti sbagliamo e commettiamo errori.
Per capire meglio questo punto, ti invito a leggere cosa ho imparato personalmente sul perdono, che è strettamente legato alla fiducia.
Non fidarsi di nessuno dipende da te, non dagli altri
Come ti avevo anticipato, hai letto qualcosa che non dice praticamente nessuno.
Facciamo il punto di tutto quello che ti ho spiegato, così sarà molto più chiaro e sarà anche più semplice capire come iniziare:
- Quasi nessuno si fida degli altri: di solito deleghi la tua vita a persone speciali da cui pretendi tantissimo.
- Mentre la delega si basa su azioni e comportamenti ed è condizionata alle tue aspettative, la fiducia si basa sulla natura delle persone, sul potenziale che ognuno di noi ha.
- Fidarsi degli altri non significa affidarsi a loro (io mi affiderei solo a Dio), ma credere in loro, amarli e dare il meglio perché possano diventare ciò che sono nati per essere.
- Per fidarti devi prendere in mano la tua vita, liberarti dalle emozioni negative, credere in te, osservare la realtà in modo obiettivo e imparare a essere sempre felice.
- A questo punto gli altri non hanno più potere su di te, puoi amare e credere in loro, fidarti senza correre nessun rischio.
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio: ci credi ancora?
Io non più oramai.
Diciamo che potremmo cambiarlo così: fidarsi è bene, non delegare è meglio!
Naturalmente ci sono tante situazioni in cui abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno, ma un conto è chiedere una mano, altro è far dipendere la nostra vita dalle loro scelte.
Ho capito, e vissuto soprattutto, che se vuoi essere felice, e tutti lo vogliamo, allora devi amare.
Fin qui tutto chiaro, ma il punto è che se non sai fidarti degli altri, davvero, non riuscirai nemmeno ad amarli.
La fiducia è un atto d’amore, non sono cose separate.
Non puoi amarmi e non fidarti di me.
La sfiducia è sempre legata all’insoddisfazione, alla delusione e poi anche alla rabbia e alla paura, perché vediamo che ci manca qualcosa che riteniamo indispensabile.
Ricordi che delegando gli altri devono renderci felici, sicuri o amati e speciali?
Quando proviamo sfiducia verso qualcuno, è perché tutte queste pretese sono rimaste deluse.
E quando accade stiamo male, soffriamo e l’unica cosa che mai potrai fare mentre provi queste emozioni, è amare qualcuno.
Ora sai che puoi fidarti degli altri se prendi in mano la tua vita e ti rendi conto che nessuno può farti soffrire.
Usa prudenza, perché ognuno di noi ha sempre dei limiti di cui spesso non si rende conto, ma inizia ad amare gli altri, a dare fiducia.
Questa è la strada da prendere se vuoi essere felice.
Ciao Giacomo, non ho capito cosa vuol dire in pratica avere fiducia ma non essere ingenui. Hai riportato l’esempio del cane e del bambino che comincia a camminare. Qui è semplice capire la differenza tra fiducia e ingenuità perché palese. Puoi fare invece qualche esempio di vita quotidiana?
Per esempio se qualcuno fa un’azione nei suoi interessi, come potrebbe essere pavoneggiarsi davanti al tuo titolare per dimostrargli che vale di più e prendere il posto a cui ambivate entrambe, oppure una bugia che ti viene raccontata.
In questo casi, ma potrei citarne molti altri, si tratta di capire che se l’altro agisce male nei tuoi confronti non lo fa per cattiveria, ma per debolezza e paura. In realtà se quella persona sarà in grado di superare le sue debolezze, agirà correttamente con te.
Quindi puoi fidarti di quella persona, ma non delegargli la tua felicità. Intanto devi anche prendere le distanze o difenderti dalle sue azioni che potrebbero danneggiarti.
Un altro esempio più pratico potrebbe essere il caso in cui presti la tua aiuto a chi sai non sa guadare correttamente. Se non lo sa fare non è detto che non imparerà, ma se tieni molto alla tua auto non delegarla a lei 🙂
Ti ho chiarito il concetto?
Ciao Serena, in realtà non mi è ancora chiaro.. cioè l’esempio della macchina mi sembra un esempio di fiducia condizionata: tu non guidi bene e mi chiedi in prestito la mia macchina nuova. Io posso anche avere fiducia del fatto che imparerai a guidare ma di fatto la macchina non te la presto perché non sono ingenua. Quindi pongo comunque un limite alla mia fiducia, e non è fiducia condizionata?
Esatto, il fatto che non gli presti la macchina significa che ti metti al riparo dalle azioni di quella persona perché sai che potrebbe imparare, ma ad ora non lo ha ancora fatto e non gli deleghi la guida dell’auto a cui tieni molto.
Intanto però ti fidi del fatto che può imparare, ti fidi della persona in quanto tale, ma non necessariamente delle sue azioni.
In questo caso parliamo della guida, ma, come detto potrei parlarti anche di una bugia per esempio. L’incapacità in quel caso sarebbe quella di dire la verità perché la paura non glielo permetterebbe. Quindi non dovresti delegare la tua felicità alla risposta di chi potrebbe mentirti per paura o debolezza.
In generale non dovresti delegare nulla che per te è importante 🙂
Ciao quindi io ora mi trovo in una fase dove sto soffrendo molto perché non ho
Più fiducia nel mio
Partner, non è fiduvia ma delega giusto? Perché io ho messo la mia felicità nelle sue mani? Come si può rompere questo circolo vizioso? Come posso riprendere la mia fiducia e stare bene senza soffrire ? Grazie
Riprendendo nelle tue mani la tua felicità. Leggi questa pagina 🙂
Cosa vuol dire fiducia non vuol dire ingenuità? Come essere prudenti?
Imparando a porre limiti.
Leggi questa pagina 😉
ma allora cade tutto scusa… limiti uguale pretese. E’ una contraddizione. Se ti fidi ti fidi ciecamente, non c’è una via di mezzo, peggio che col discorso amore. Se ti fidi ti fidi. se no non ti fidi. E la fiducia la dai sullo storico, certo.
Se poni dei limiti stai dicendo che non ti fidi mai di nessuno, o che ti fidi fino ad un certo punto. Ma la fiducia cieca è l’unica vera fiducia. Che per me equivale a dire so che non abbiamo le stesse vedute, so che non mi faresti mai del male gratuito.
Hai letto la differenza tra fiducia e delega?
Io mi fido di te, credo che tu possa essere la miglior Paola possibile.
Però riconosco che non hai la mia stessa visione, per cui non ti farei mia portavoce.
Rileggi questa distinzione… e poi approfondiamolo su Skype, così ci intendiamo meglio 😉
Grazie Giacomo. L’ho letta la differenza. Ma dire che ti fidi del potenziale di ogni essere vivente è tanto bello quanto utopico. La realtà è fatta di persone imperfette. Sempre. Ma con alcune decidi, non a caso, di fidarti per lo storico. Chiamala delega io lo chiamo patto più o meno esplicito con un’altro essere umano patto x cui io mi fido di te cioè so che non mi farai mai del male gratuito. Se le cose cambiano se non è così rivedo i miei patti i miei rapporti con te.
Io con mia sorella ho un rapporto così. So che qualunque cosa succeda potrò sempre contare su lei e lei su me. Fiducia cieca. Nonostante nn si sia sempre d’accordo su tutto e la ns visione del mondo nn sia sempre identica ma le fondamenta sono salde. Solo se impazzisi io o lei le cose cambierebbero ma a quel punto è una malattia non si sceglie.
La gente sbaglia anche senza dover impazzire.
Non esiste garanzia al mondo che quel patto sarà sempre rispettato.
Altro punto: male gratuito? No, chi fa male paga sempre un prezzo 🙂
gratuito nel senso che lo fa senza la minima scusa accettabile, ma seguendo verità di comodo. Se io fossi in pericolo e qualcuno mi spingesse per spostarmi dal pericolo e io ruzzolassi e mi rompessi e mi facessi male, non sarebbe un male gratuito, mi avrebbe salvato al vita, tanto per fare un esempio banale.
la garanzia io pensavo fosse data dall’amore. Pensavo. Pensavo che l’amore quando vero, fosse eterno, pensavo. Anzi, lo penso ancora. Penso ancora che anche se le persone possono cambiare col tempo, le fondamenta restino. E su quelle che uno poi basa la propria fiducia. Quel che può paradossalmente succedere è sbagliarsi nel aver giudicato una persona e le sue fondamenta. O quel che può succedere e non accorgersi, o temere di accorgersi dei cambiamenti e perdersi per causa loro.
ah, e comunque ho capito che tu pensi sostanzialmente che non ci si può fidare (delegare… ma alla fine fidare…) di nessuno tranne che del buon Dio… ok…
Non è quel che ho detto, ma se ti piace così, fai pure 🙂
fidarsi del potenziale vuol dire tutto e niente. E’ come dire fidarsi in teoria, ma in pratica essere prudenti e non delegare. Quindi?? Fidarsi solo di noi stessi, pensare positivo nei confronti di tutti gli altri e del loro potenziale, ma rimanere prudenti, quindi non fidarsi davvero… questo mi sembra di leggere.
Fiducia a delega sono cose differenti, se le intendi come sinonimi non puoi cogliere cosa dico 🙂
La delega è una conseguenza della fiducia. O no?
No.
Io possono delegarti qualcosa senza avere fiducia in te come persona, ma solo perché ti ritengo efficace in quella cosa che ti delego.
La delega è produttività: non delego perché credo in te, delego se produci i risultati che mi aspetto.
E se non lo fai, cambio. Nella fiducia la mia attenzione è su di te. Nella delega sul risultato e tu sei solo un mezzo per raggiungerlo 🙂
Non mi son mai aspettata niente dagli altri se non il rispetto, quello che si dà a qualunque essere vivente.
Se viene a mancare il rispetto la fiducia non può più esserci.
In realtà può, se non considero fiducia il fatto, come ho spiegato nell’articolo, di delegare agli altri le cose importanti (farmi sentire amato, proteggermi, darmi sicurezza ad esempio) 🙂